Author Archives: insuscettibilediravvedimento

(it) E’ uscito il settimo numero del giornale ecologista radicale “L’urlo della Terra”

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E’ uscito il settimo numero del giornale ecologista radicale “L’urlo della Terra”

In questo numero:

– Il Green New Deal e l’ecologismo di stato: la trappola della sostenibilità (Costantino Ragusa)
– I Paradossi delle politiche dell’identità (Silvia Guerini)
…O verso una civilizzazione post-umana? Conoscenza contro sapere, scienza contro mondo sensibile: progressione del disumano (André Gorz da L’immatèriel, editions le Galilée)
– Un resoconto equilibrato del mondo: uno sguardo critico alla visione del mondo scientifico (Wolfi Landstreicher)
– Il corpo di genere nello specchio delle nuove tecnologie (Game Over _ για τη διάσωση της αμήχανης σκέψης)
– Sabotiamo il mondo macchina della rete 5G e della smart city (Collettivo Resistenze al Nanomondo)
– Dal collettivo di Grenoble Anti Linky e da Pièces et Main d’Oeuvre
– Stralci dal libro “Meccanici i miei occhi. Nati in laboratorio. Dall’utero in affitto alla manipolazione genetica”.

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(en-es-de-fr) Italy: Operation “Panico”. Call for international active solidarity, supporting prisoners and legal expenses

Italy: Operation “Panico”. Call for international active solidarity, supporting prisoners and legal expenses

https://anarhija.info/library/i-o-italy-operation-panico-en-2.jpg

[Poster taken from anarhija.info].

(it-en) Roma, Italia: Programma dell’Incontro Internazionale di Liberazione Animale

https://animalgathering2019.noblogs.org/files/2019/04/testheader3.jpg

[ITA] Incontro Internazionale di Liberazione Animale 2019
Roma, 26-28 luglio 2019

Un momento in cui incontrarci, condividere analisi e conoscenze, discutere di pratiche e strategie per la lotta contro l’oppressione degli animali e la distruzione dei loro habitat. Una lotta che è parte di una tensione più ampia contro ogni forma di sfruttamento, oppressione e autorità, per la liberazione totale.

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(it-en) Italia: Kabu è stato scarcerato

Italia: Kabu è stato scarcerato

Trieste – Udine
Oggi, venerdì 12 luglio, Kabu ha lasciato il carcere di Trieste ed è finalmente libero! È una gioia averlo di nuovo al nostro fianco!
Compagno punk anarchico, ribelle, generoso, istintivamente solidale e complice con tutti i dannati della terra.
In questi anni di detenzione non ha mai abbassato la testa, si è opposto in prima persona ai soprusi e alle violenze dell’amministrazione penitenziaria e delle schifose guardie carcerarie e ha dato coraggio anche con gesti semplici e quotidiani ai suoi compagni di prigionia, smascherando punto su punto tutte le nefandezze che avvengono dentro quella galera infame.
Un abbraccio caloroso va a lui e ai suoi familiari che in questi anni lo hanno sostenuto, valorizzando il suo modo di pensare e di essere, e che senza paura e con cuore sincero hanno appoggiato anche noi solidali fuori. Continue reading

(it-en) Grecia: Nikos Romanos è stato scarcerato dopo sei anni di prigionia

Grecia: Nikos Romanos è stato scarcerato dopo sei anni di prigionia

Nikos Romanos è stato rilasciato oggi, 11/7/19, dal carcere di Korydallos [Atene], dopo aver scontato la pena imposta.

Il compagno era stato arrestato nel febbraio del 2013, assieme ad altri tre compagni, per una doppia rapina armata, al Banco Agricolo e alle Poste Elleniche, a Velvento (Kozani).

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(it-en) Italia: Aggiornamento su Davide Delogu

Italia: Aggiornamento su Davide Delogu

L’udienza per la censura è andata male, infatti quest’ultima rimane attiva, motivata dal fatto che Davide ha contatti con altri anarchici.

Ha anche fatto sapere che nel carcere di Rossano Calabro un ragazzo si è suicidato. Era stato trasferito lì perché già aveva compiuto un tentativo in un altro carcere nel nord italia e il DAP ha pensato bene di detenerlo in condizioni più dure.

Questi per ora gli aggiornamenti. Invitiamo pertanto a scrivere a Davide, così da scongiurare anche i tentativi di isolarlo con la censura postale. Continue reading

(it-en) Cremona, Italia: Tommaso è stato trasferito agli arresti domiciliari

Cremona, Italia: Tommaso è stato trasferito agli arresti domiciliari

[Nota: Tommaso è un anarchico che ha tentato di resistere ad un fermo di polizia avvenuto sotto casa di un fascista (che nei giorni precedenti si era messo in mostra con alcune provocazioni vigliacche), il 5 aprile 2019 a Cremona. Durante il fermo un finestrino di una macchina della polizia venne sfondato. Il 10 aprile è stato condannato ad un anno, otto mesi e dieci giorni di reclusione per le accuse di “resistenza”, “danneggiamento aggravato”, “lesioni”, “minacce” e “oltraggio”].

Nell’arco della giornata di ieri, mercoledì 10 luglio, è stata accolta la richiesta di scarcerazione per Tommy!
Ora, dopo 96 giorni di galera infame, si trova ai domiciliari con tutte le restrizioni… Noi lo vogliamo vedere presto scorrazzare per le strade di questo mondo di merda!
Tommy libero!
Tutti/e liberi/e! Continue reading

(it-en) Firenze, Italia: Ultime udienze del processo per l’operazione “Panico”

https://anarhija.info/library/g-p-grecia-per-i-13-anni-di-carcere-a-irianna-14-0-1.jpgFirenze, Italia: Ultime udienze del processo per l’operazione “Panico”

Le udienze dal 15 al 18 luglio 2019 sono confermate, ma per assenza di uno dei giudici la sentenza, prevista per il 22 luglio, potrebbe slittare, di massimo una settimana, a quanto pare.

E’ stato chiesto, per Giova, Paska e Ghespe ai domiciliari, il trasporto con mezzi propri per le udienze, quindi senza scorta. Per Paska è stato inoltre chiesto il trasferimento temporaneo di domiciliari in una casa nei pressi di Firenze.

Per quanto riguarda le presenze in aula, Paska dovrebbe quindi essere presente a tutte le udienze. Giova e Ghespe sicuramente non verranno all’udienza del 15, ma per quelle successive ancora non hanno deciso. Continue reading

(it-en) Italia: Aggiornamenti sull’operazione “Prometeo” – Giuseppe è stato trasferito nel carcere di Rossano Calabro

https://anarhija.info/library/i-a-italia-aggiornamento-su-prigionieri-anarchici-1.jpgItalia: Aggiornamenti sull’operazione “Prometeo” – Giuseppe è stato trasferito nel carcere di Rossano Calabro

Apprendiamo in data 8 luglio 2019 che l’anarchico Giuseppe Bruna è stato trasferito dal carcere di Alessandria a quello di Rossano Calabro. Il compagno è stato arrestato il 21 maggio assieme a Natascia e Robert per l’operazione repressiva “Prometeo”. Ricordiamo che recentemente anche Robert è stato trasferito (da Terni a Bancali, in Sardegna), mentre Natascia resta prigioniera all’Aquila. Continue reading

(gr) Ιταλία: Η μεταγωγή του Robert, συλληφθέντας της επιχείρησης “Prometeo”

https://anarhija.info/library/i-a-italia-aggiornamento-su-prigionieri-anarchici-1.jpgΙταλία: Η μεταγωγή του Robert, συλληφθέντας της επιχείρησης “Prometeo”

Στις 6 Ιούλη, 2019, μάθαμε ότι έγινε μεταγωγή στον Robert από την φυλακή Terni  στην φυλακή Bancali, στη Σαρδινία. οπότε παραθέτουμε την νέα του διέυθηνση:

Robert Firozpoor
C. C. di Sassari – Bancali
strada provinciale 56, n. 4
Località Bancali
07100 Sassari
Italia [Italy] Continue reading

(it-en) Sassari e Nuoro, Sardegna: Perquisizioni contro alcuni compagni

Sassari e Nuoro, Sardegna: Perquisizioni contro alcuni compagni

Nella mattina del 25 giugno [2019], Digos e Carabinieri si sono presentati in quattro abitazioni di compagni e compagne di Sassari e Nuoro per effettuare delle perquisizioni alla ricerca di armi e esplosivi. Si sono avvalsi dell’art. 41 del TULPS, che prevede che per motivi di particolare gravità legati alla sicurezza si possa procedere anche in assenza di un mandato di perquisizione firmato da un giudice. Nell’ambito dell’operazione è stato perquisito anche lo spazio S’Idea Libera, sempre a Sassari. Continue reading

(it-en) Italia: 14 luglio – Presenza solidale sotto le carceri di Terni ed Alessandria

https://spazio-di-documentazione-il-grimaldello.noblogs.org/files/2019/07/presodiiAlesTerni-1-724x1024.jpg

Italia: 14 luglio – Presenza solidale sotto le carceri di Terni ed Alessandria

Dopo un mese di sciopero della fame e di solidarietà dentro e fuori dal carcere; a sostegno di chi resiste all’isolamento carcerario; a fianco di Juan, Robert e Beppe, arrestati nelle ultime operazioni repressive; senza scordare i compagni che hanno difeso dignità e lotte in decenni di prigionia, continuiamo la mobilitazione. Continue reading

(it-en) Italia: Trasferimento di Robert, arrestato per l’operazione “Prometeo”

https://anarhija.info/library/i-a-italia-aggiornamento-su-prigionieri-anarchici-1.jpgItalia: Trasferimento di Robert, arrestato per l’operazione “Prometeo”

In data 6 luglio 2019 apprendiamo del trasferimento di Robert dal carcere di Terni a quello di Bancali, in Sardegna. Quindi il nuovo indirizzo è il seguente:

Robert Firozpoor
C. C. di Sassari – Bancali
strada provinciale 56, n. 4
Località Bancali
07100 Sassari Continue reading

(it-en-fr) Carcere dell’Aquila, Italia: “Un coup de dés”

Carcere dell’Aquila, Italia: “Un coup de dés”
Lettera di Anna, Silvia e Natascia sulla fine dello sciopero della fame.

Che la vita sia una partita a dadi contro il destino lo scrisse un poeta, che agli anarchici piaccia giocare lo sappiamo. Una prima partita l’abbiamo conclusa. Un mese per tastare il terreno ed annusare i confini della gabbia, un mese di sciopero della fame per far capire che siamo materiale difficile da inscatolare.

Al trentesimo giorno sospendiamo con il proposito di tornare con maggior forza. Un primo bilancio positivo è nella solidarietà viva, spontanea, immediata dentro e fuori le carceri, che ha sollevato chiaro e forte il problema.

Da dentro: un mese in sciopero anche [da] Marco e Alfredo in AS2 ad Alessandria e Ferrara, a cui si è aggiunta Natascia al suo arrivo a Rebibbia e con cui abbiamo proseguito una volta arrivata qui, poi altri compagni, Stecco, Ghespe, Giovanni, Madda, Paska e Leo.

Da vicino: abbiamo sentito le battiture dal 41bis femminile e maschile aquilani, musica che rompe il silenzio di questa fortezza montana e a cui abbiamo risposto e continueremo a rispondere finché dureranno, solidali con quante e quanti subiscono da anni sulla propria pelle questo regime infame.

Da fuori: azioni dirette, incursioni informative, azioni di disturbo in giro per l’Italia e nel mondo hanno fatto da megafono a qualcosa che non è un gioco: differenziazione carceraria, circuiti punitivi, affinamento delle strategie repressive, in chiave anti-anarchica e non solo. Non è nulla che non conoscessimo e manteniamo la consapevolezza che dentro come fuori le scintille pronte a propagarsi sono ovunque, questo ci dà forza e determinazione.

È solo un inizio che speriamo sia stato un’iniezione di fiducia nelle potenzialità e nella forza che portiamo, dentro e fuori, con noi.

L’Aquila, 28 Giugno 2019
Silvia, Natascia, Anna

[Tratto da anarhija.info].

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Prison of L’Aquila, Italy: “Un coup de dés”
Letter of Anna, Silvia and Natascia on the end of the hunger strike.

A poet wrote that life is a game of dice against destiny, we know that anarchists like to play. We finished a first match. A month to test the ground and smell the confines of the cage, a month of hunger strike to make it clear that we are a difficult material to box.

On the thirtieth day we suspend with the intention of returning with more strength. A first positive balance is in the living, spontaneous and immediate solidarity inside and outside the prisons, which raised the problem clearly and strongly.

From inside: a month on strike also from Marco and Alfredo in AS2 sections in Alessandria and Ferrara prisons, to which added Natascia from her arrival in Rebibbia prison and with whom we continued once she arrived here, then other comrades, Stecco, Ghespe, Giovanni, Madda, Paska and Leo.

From nearby: we heard the beatings from the female and male 41bis sections in L’Aquila prison, music that breaks the silence of this mountain fortress and to which we have responded and will continue to respond as long as they last, in solidarity with those who have suffered this infamous regime on their skin for years.

From outside: direct actions, informative incursions, disturbing actions around Italy and in the world have acted as a megaphone to something that isn’t a game: prison differentiation, punitive circuits, refinement of repressive strategies, from an anti-anarchist perspective, and not only. It’s nothing that we didn’t know and we maintain the awareness that inside as well as outside the sparks ready to propagate are everywhere, this gives us strength and determination.

It’s only a beginning that we hope has been an injection of confidence in the potential and strength we bring, inside and outside, with us.

L’Aquila, June 28th, 2019
Silvia, Natascia, Anna

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Prison de L’Aquila (Italie) : Un coup de dés
Communiqué de fin de la grève de la faim.

C’est un poète qui a écrit que la vie est un jeu de dés contre le destin, et on sait que les anarchistes aiment jouer. Nous, on a terminé un premier match. Un mois pour prendre la température et renifler les frontières de la cage, un mois de grève de la faim pour leur faire comprendre que nous sommes du matériel difficile à mettre en boîte.

Arrivées au trentième jour, on arrête, avec l’intention de revenir avec plus de force encore. Un premier bilan positif on peut le voir dans la solidarité vivante, spontanée, immédiate, depuis l’intérieur et l’extérieur des prisons, qui a soulevé le problème, fort et clair.

Depuis l’intérieur : Marco et Alfredo, dans les AS2 d’Alessandria et de Ferrara, ont été en grève pendant un mois eux aussi ; Natascia nous a rejointes à son arrivée à Rebibbia et on a poursuivi ensemble quand elle est arrivée ici ; puis d’autres compagnons : Stecco, Ghespe, Giovanni, Madda, Paska et Leo.

Depuis tout près : on a entendu les battages des barreaux venants des sections 41bis pour femmes et pour hommes ; une musique qui brise le silence de cette forteresse dans la montagne, à laquelle on a répondu et on continuera à répondre jusqu’à quand elle continuera, en solidarité avec celles et ceux qui subissent sur leur peau, depuis des années, cet ignoble régime de détention.

Depuis l’extérieur : actions directes, raids informatifs et actions de dérangement, en Italie et dans le monde, ont fonctionné comme des hauts-parleurs pour quelque chose qui n’est pas un jeu : la différenciation dans les prisons, les sections punitives, l’affinement de stratégies répressives contre les anarchistes, mais pas que. Rien qu’on ne connaissait pas auparavant et on garde la conscience que, à l’intérieur comme à l’extérieur, les étincelles prêtes à se propager sont partout ; cela nous donne force et détermination.

Ce n’est qu’un début et on espère que ça a été une injection de confiance dans les potentialités et dans la force que nous portons avec nous, à l’extérieur comme à l’intérieur.

L’Aquila, 28 juin 2019
Silvia, Natascia, Anna

[Depuis attaque.noblogs.org].

 

(it-en-fr) Genova, Italia, 25/06/2019: Sabotato ripetitore

Genova, Italia, 25/06/2019: Sabotato ripetitore

Genova 25/6/2019
Ripetitore sabotato con il fuoco.
Solidarietà con tutti i prigionieri anarchici.
Chiudere l’AS2 de L’Aquila!
Per la libertà!
Per l’anarchia!

[Tratto da anarhija.info].

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Genova, Italy, 25 June, 2019: Sabotage of a phone mast

Genova, June 25th, 2019
Phone mast sabotaged with fire.
Solidarity with all anarchist prisoners.
Close the AS2 of L’Aquila!
For freedom!
For anarchy!

[Note: “AS2” means “High Surveillance 2”, a detention regime in Italian prisons. Some anarchist prisoners were on hunger strike from 29th May to 28th June against the conditions in the AS2 section of L’Aquila prison].

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Gênes (Italie) : Sabotage d’une antenne relais

Gênes, 25/6/2019
Antenne relai sabotée par le feu.
Solidarité avec tous les prisonniers anarchistes.
Fermer l’AS2 de L’Aquila !
Pour la liberté !
Pour l’anarchie !

[Depuis attaque.noblogs.org].

(it-en) Italia: Aggiornamenti dal carcere di Alessandria (29/06/2019)

Italia: Aggiornamenti dal carcere di Alessandria (29/06/2019)

Da colloquio svolto con Marco stamattina apprendiamo che, venuto a conoscenza dell’interruzione dello sciopero della fame da parte delle compagne che l’avevano iniziato a L’Aquila [il 29 maggio], ha deciso di porre fine anche al suo. Oggi stesso riprenderà il cibo dal carrello.

Giuseppe [arrestato il 21 maggio per l’operazione “Prometeto”], trasferito da poco in quella stessa sezione [AS2 del carcere di Alessandria], ha iniziato ieri uno sciopero della fame perché si sblocchi l’isolamento in cui ancora lo tengono. Protrarrà il rifiuto del cibo fino a lunedì. Attenderà poi una settimana, al termine della quale, se non saranno cambiate le condizioni, valuterà in che termini riprendere la protesta.

Gli indirizzi:

Marco Bisesti
C. C. di Alessandria “San Michele”
strada statale per Casale 50/A
15121 Alessandria

Giuseppe Bruna
C. C. di Alessandria “San Michele”
strada statale per Casale 50/A
15121 Alessandria

[Tratto da roundrobin.info].

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Italy: Updates from the prison of Alessandria (June 29th, 2019)

From a meeting with Marco this morning we learn that, having learned of the interruption of the hunger strike by the comrades who had started it in L’Aquila on May 29th, he decided to put an end to his. Today he will resume the food from the cart.

Giuseppe, arrested on May 21st for the “Prometeto” repressive operation, recently transferred to the same section (“AS2” of the prison of Alessandria), started a hunger strike yesterday to end the isolation in which they still hold it. The refusal of food will continue until Monday. He will then wait a week, at the end of which, if the conditions are not changed, he will evaluate the terms in which to resume the protest.

The addresses:

Marco Bisesti
C. C. di Alessandria “San Michele”
strada statale per Casale 50/A
15121 Alessandria
Italia [Italy]

Giuseppe Bruna
C. C. di Alessandria “San Michele”
strada statale per Casale 50/A
15121 Alessandria
Italia [Italy]

(it-en) Italia: Aggiornamenti sullo sciopero della fame (28/06/2019)

Italia: Aggiornamenti sullo sciopero della fame (28/06/2019)

Oggi, 28 giugno 2019, le tre compagne anarchiche rinchiuse nella sezione A.S.2 del carcere di L’Aquila, hanno posto fine allo sciopero della fame iniziato dalle stesse Silvia e Anna lo scorso 29 maggio, facendone comunicazione ufficiale all’istituto penitenziario.

Hanno anche scritto una dichiarazione di conclusione dello sciopero che hanno spedito via posta ad alcune realtà di movimento.

Dal colloquio che si è svolto stamattina con alcune delle avvocate, apprendiamo anche la notizia relativa alla prosecuzione dello sciopero della fame in sostegno alle rivendicazioni delle compagne, oltre che di Marco, detenuto ad Alessandria, anche di Alfredo, detenuto a Ferrara. È ora urgente dare anche a loro comunicazione tempestiva dell’interruzione dello sciopero da parte delle compagne.

In vista di un’udienza che si terrà presso il tribunale di Torino il prossimo 2 luglio, che vede imputata con altri/e anche Silvia alla quale è stata autorizzata la presenza in aula, comunichiamo che il suo trasferimento è avvenuto già oggi.

Anna e Natascia proseguiranno nei prossimi giorni la protesta tramite battitura, unendosi a quella ancora in corso nelle sezioni di 41bis.

A breve le dovute considerazioni.

[Tratto da roundrobin.info].

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Italy: Updates on the hunger strike (June 28th, 2019)

Today, June 28th, 2019, the three anarchist comrades locked up in the AS2 section (“High Surveillance 2”) of the prison of L’Aquila, put an end to the hunger strike initiated by Silvia and Anna themselves on May 29th, making an official communication to the prison institution.

They also wrote a statement on the conclusion of the hunger strike that they mailed to some components of the anarchist movement.

From the meeting that took place this morning with some of the lawyers, we also learn the news concerning the continuation of the hunger strike in support of the claims of the comrades imprisoned in L’Aquila, as well as of Marco, detained in Alessandria, also of Alfredo, detained in Ferrara. It is now urgent to also give them timely notification of the termination of the strike by the comrades.

In view of a court hearing to be held at the court of Turin next July 2nd, which sees defendants with others also Silvia, to whom the presence in the courtroom has been authorized, we inform that her transfer in the prison of Turin has already taken place today.

Anna and Natascia will continue in the coming days the protest by typing, joining the one still in progress in the sections of 41bis.

The due considerations soon.

(it-fr) Francia: Un cassonetto della raccolta differenziata si è immolato col fuoco, qualche ora prima dell’estate

Francia: Un cassonetto della raccolta differenziata si è immolato col fuoco, qualche ora prima dell’estate

Chiamata ai cassonetti gialli
per un’estate 2019 infiammata.

Il 16 di questo mese [giugno], come ogni domenica sera,
ero uscito, ben pieno
di tutto un mucchio di rifiuti di questo mondo di merda
(eco-responsabile, dicono).

Ispirato da altri gialli in rivolta
e in ultimo tentativo di liberarmi,
mi sono avvicinato a un macchinario di cantiere del futuro ecoquartiere
subito prima di immolarmi col fuoco.

Ci ho messo un po’ prima di bruciare
sicuramente a causa delle forti piogge delle ultime ore,
ma un po’ di combustibile in più mi ha fatto felice.
Ho finito per bruciare e causare dei danni ad un macchinario di una piccola impresa locale
che lavora al megaprogetto dell’eco-quartiere “Vauban”[1].

L’estate arriva, molti miei fratelli non aspettano altro che bruciare.
E a volte hanno bisogno di un aiutino.
Non ci vuole molto, soprattutto quando il tempo è secco e caldo,
un semplice fazzoletto basta per passare una serata infiammata.

Ho voluto contribuire alla guerra sociale,
sono determinato, contro i ricchi e lo Stato.
Uffici di collocamento, municipi, banche, prefetture, commissariati, ecoquartieri…
Ci sono talmente tante cosa da bruciare sul nostro cammino verso la libertà!

#sonocassonettogiallo

[1] Nota di “Attaque”: Questo comunicato non indica il luogo in cui l’incendio è avvenuto, ma dopo una rapida ricerca su internet si vede che l’eco-quartiere Vauban è un progetto della città di Besançon.

[Tratto da anarhija.info].

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France: Une poubelle jaune s’est immolée, quelques heures avant l’été

Appel aux poubelles jaunes
pour un été 2019 enflammé

Le 16 de ce mois, comme chaque dimanche soir,
j’étais de sortie, le bac bien rempli
de tout un tas de déchets de ce monde de merde
(éco-responsable qu’ils disent).

Inspirée par d’autres jaunes révoltés
et dans une ultime tentative de me libérer,
je me suis collée à un engin de chantier d’un futur écoquartier
juste avant de m’immoler.

J’ai mis un peu de temps avant de m’embraser,
certainement à cause des fortes pluies des dernières heures,
mais quelques combustibles supplémentaires ont fait mon bonheur.
J’ai fini par m’embraser et à causer des dégâts à une machine d’une petite entreprise locale,
engagée dans le mégaprojet d’écoquartier « Vauban »*.

L’été est là. plein de mes consoeurs n’attendent que ça, de se faire allumer le bac.
et des fois elles ont besoin d’un petit coup de main.
Ca demande pas grand chose, surtout quand il fait sec et chaud,
un simple mouchoir suffit à passer une soirée enflammée.

A la guerre sociale j’ai voulu contribuer,
contre les riches et l’Etat j’étais déterminée.
Pole emploi, mairies, banques, préfs, commicos, écoquartiers …
Il y a tant de choses à cramer sur notre chemin vers la liberté !

#jesuispoubellejaune

Note d’Attaque : ce communiqué n’indique pas le lieu où s’est passé, mais après une rapide recherche sur internet on voit que l’eco-quartier Vauban est un projet de la ville de Besançon.

[Tratto da attaque.noblogs.org].

(it) Torino, Italia, 2/07/2019: Presenza solidale in aula

https://roundrobin.info/wp-content/uploads/2019/06/2-luglio-per-web.jpg“Chi lotta non è mai solo”

Il 2 luglio 2019 si terranno a Torino delle udienze di due processi differenti, in cui sono imputati anche Silvia (arrestata il 7 febbraio per l’operazione “Scintilla”) e Leonardo (arrestato il 26 febbraio per un residuo di pena relativo ad una condanna per una rapina inizialmente inclusa tra le accuse dell’operazione “Ardesia”, 2007).

Presenza solidale in aula alle udienze del 2 luglio. Ritrovo alle ore 8.30, davanti al Palazzo di Giustizia di Torino.

[Per informazioni più dettagliate leggere il testo presente nel manifesto].

(it-en) Grecia: Aggiornamenti riguardo l’anarchico Kostas Sakkas (25/06/2019)

Grecia: Aggiornamenti riguardo l’anarchico Kostas Sakkas (25/06/2019)

Nota: Kostas Sakkas è stato arrestato a Salonicco il 12 giugno 2019 assieme a Giannis Dimitrakis e Dimitra Syrianou durante una rapina.

Come atto di vendetta, il compagno è stato trasferito nel seminterrato della prigione femminile di Korydallos ad Atene per poter farlo partecipare al processo in corso per il caso dei cosiddetti “Ladri di Distomos”.

Il servizio di trasferimento lo ha registrato come prigioniero nelle carceri maschili di Korydallos. Attualmente è detenuto irregolarmente in un’altra prigione e in un regime speciale di detenzione con il divieto di visite e la privazione delle formalità di base, dal momento che è tipicamente “invisibile”.

In questi eventi è evidente il coinvolgimento della polizia anti-terrorismo e rivela la rabbia di quest’ultima nei confronti di militanti impenitenti, come il compagno Kostas Sakkas, decidendo sul trasferimento dei detenuti giudicati “particolarmente pericolosi”.

Immediato trasferimento di Kostas Sakkas nel carcere maschile di Korydallos.
Nessun compagno nelle mani dello Stato.

In solidarietà,
Act for Freedom Now!

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Greece: News of 25 June, 2019, concerning anarchist comrade Kostas Sakkas

Note: Kostas Sakkas has been arrested during a robbery together with Giannis Dimitrakis e Dimitra Syrianou, in Thessaloniki on June 12

As an act of revenge the comrade has been transferred to the basement of the women’s prison of Korydallos in Athens  in order to attend the ongoing trial for the “Thieves of Distomos” case.

The transfer service recorded him as a prisoner to the men’s prisons of Koridallos. At this time he is being irregularly imprisoned in another prison and in a special detention regime with a ban on visits and deprivation of basic formalities, since he is typically “invisible”.

The involvement of the anti-terrorist police is evident in this event and reveals its fury towards unrepentant militants such as comrade Kostas Sakkas by deciding on the transfer of detainees judged to be “particularly dangerous”.

IMMEDIATE TRANSFER OF KOSTAS SAKKAS TO KORYDALLOS MEN’S PRISONS.
NO COMRADE IN THE HANDS OF THE STATE.

IN SOLIDARITY,
ACT FOR FREEDOM NOW!

[Text taken from actfrofree.nostate.net].

(it-en) Italia: Aggiornamenti sullo sciopero della fame nelle carceri dell’Aquila e di Alessandria (26/06/2019)

Italia: Aggiornamenti sullo sciopero della fame nelle carceri dell’Aquila e di Alessandria (26/06/2019)

Notizie da L’Aquila, 26 giugno:

Come ogni mercoledì, anche oggi Silvia e Anna hanno svolto i colloqui con persone esterne.

Mentre Natascia, trasferita lì una settimana fa, non ha ancora la possibilità di vedere nessun altra/o all’infuori dell’avvocata. È sottoposta a censura e le hanno trattenuto anche le carte processuali.
Anche la posta di Silvia, in entrata e in uscita, continua a subire rallentamenti, e in parte viene trattenuta.

Ad oggi sono tutte e tre ancora in sciopero della fame.

Chi ha visto le due compagne riferisce di averle trovate bene, considerato il fatto che hanno raggiunto il 29° giorno di sciopero della fame. Accusano una fisiologica debolezza che risulta tuttavia essere nella norma. Con grande forza di spirito oggi le compagne hanno rifiutato il pacco, in cui era stata messa della frutta nell’ipotesi che avessero deciso di interrompere lo sciopero.

Le iniziative messe in campo – anche negli ultimi giorni – restituiscono loro forza. Confermano che le battiture dal 41bis – della durata di mezz’ora – continuano, quotidianamente, e che loro riescono a parteciparvi, in risposta, per non più di dieci minuti date le scarse energie. Stanno tirando la corda in una situazione che di giorno in giorno diventa sempre più critica, e l’assenza di una risposta da parte dell’istituzione penitenziaria, sempre più gravida di responsabilità. È attendibile la notizia di una visita nel carcere avvenuta in giornata da parte del garante nazionale dei detenuti, sollecitata dalla gravità della situazione. Le compagne sono monitorate dal personale sanitario, ma la loro richiesta di poter far entrare un medico dall’esterno viene ad oggi ancora disattesa.

Venerdì, 28 giugno, sarà la prossima occasione di contatto diretto con le tre compagne detenute nell’A.S.2 del carcere de L’Aquila, quando andranno da loro a colloquio le rispettive avvocate.

Notizie da Alessandria, 26 giugno:

Oggi verso le 13.30, mi sono recato in visita presso il carcere di Alessandria per incontrare Marco, detenuto nella sezione AS2. Ho passato circa un’ora con lui e mi ha assicurato di stare soggettivamente bene nonostante I diversi giorni di sciopero della fame, è ancora in forze a dispetto dei 9 kg persi (pesa attualmente 42 kg), riesce a sgranchirsi le gambe e a chiacchierare coi compagni quando gli è permesso. Assume solamente 3 bottiglie di acqua da 1.5 litri addizionandole con un cucchiaino di sale e uno di zucchero. Giorni fa, rifiutandosi di non integrare nulla con l’acqua, ha subito una crisi ipoglicemica per cui sono state necessarie alcune flebo di glucosata e fisiologica, ma attualmente il problema pare risolto e viene parametrato dal personale sanitario due volte al giorno per evitare che si verifichi di nuovo. Gli esami ematochimici di ieri e I parametri vitali valutabili indicano uno stato di sofferenza generalizzata da denutrizione lieve, ma non preoccupante in questo momento.
Consapevole delle possibili conseguenze del protrarsi dello sciopero intrapreso, per ora non vuole desistere ed è deciso a rifiutare qualsiasi proposta di trattamento da parte dei carcerieri.
Le notizie delle mobilitazioni all’esterno e delle condizioni degli altri compagni in sciopero gli arrivano abbastanza aggiornate, mentre lamenta notevole lentezza nelle comunicazioni in uscita.
Marco ringrazia tutti i compagni solidali e la cassa antirep [Cassa Antirepressione delle Alpi occidentali] in particolare.
Dai Marco!!

Da Fabio (medico che giovedì 26/06 ha visitato Marco)

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Italy: Update on the hunger strike in the prisons of L’Aquila and Alessandria (26th June, 2019)

News from L’Aquila, June 26th:

Like every Wednesday, Silvia and Anna also held talks with external people today.

While Natascia moved there a week ago, she still has no chance to see anyone else but ‘advocate. She is subjected to censorship and has also withheld her trial papers. Even Silvia’s mail, in and out, continues to suffer slowdowns, and is partly withheld.

To date all three are still on hunger strike.

Who have seen the two comrades [Anna and Silvia] report having found them well, considering the fact that they reached the 29th day of the hunger strike. They accuse a physiological weakness that appears to be normal. With great strength of spirit today the companions refused the package, in which fruit had been put in the hypothesis that they had decided to stop the strike.

The initiatives put in place – even in the last few days – restored their strength. They confirm that the keystrokes from 41bis – lasting half an hour – continue, daily, and that they manage to participate, in response, for no more than ten minutes given the limited energy. They are pulling the rope in a situation that by day in day becomes more and more critical, and the absence of a response from the penitentiary institution, increasingly full of responsibility. The news of a visit to the prison on the same day by the national detainee guarantor, prompted by the gravity of situation, is reliable. The comrades are monitored by health personnel, but their request to allow a doctor to come in from outside the prison is still disregarded today.

Friday, June 28, will be the next opportunity for direct contact with the three comrades held in the AS2 section of the prison of L’Aquila, when the respective lawyers will go to interview them.

News from Alessandria, June 26th:

Today at around 13.30, I visited the prison of Alessandria to meet Marco, who is detained in AS2 section. I spent about an hour with him and he assured me that he was subjectively good despite the several days of hunger strike, he is still in force despite the 9 kg lost (currently weighing 42 kg), he is able to stretch his legs and chat with comrades when allowed. It takes only 3 bottles of 1.5 liter water and adds them with a teaspoon of salt and one of sugar. Days ago, refusing not to integrate anything with water, he suffered a hypoglycemic crisis for which some glucosate and physiological infusions were needed, but currently the problem seems to be solved and is parameterized by the health personnel twice a day to prevent them from check again. Yesterday’s blood tests and evaluable vital signs indicate a state of general suffering from mild malnutrition, but not worrying at this time.
Aware of the possible consequences of the ongoing strike undertaken, for now he does not want to give up and is determined to reject any proposal for treatment by the jailers. The news of the mobilizations outside and the conditions of the other comrades on strike arrived quite up to date, while he complained of a noticeable slowness in outgoing communications.
Marco thanks the comrades in solidarity e in particular the Cassa Antipressione delle Alpi Occidentali [Anti-repression fund of the western Alps].
Come on Marco!!

From Fabio (doctor who visited Marco on Thursday 26/06)

(it-en) Italia: Aggiornamento su alcuni anarchici prigionieri (24/06/2019)

Italia: Aggiornamento su alcuni anarchici prigionieri (24/06/2019)

E’ notizia di ieri, 24/06/2019, che il prigioniero anarchico Alfredo Cospito, nel carcere di Ferrara, in sciopero della fame dal 29 maggio in solidarietà con le compagne Anna e Silvia, ha posto fine allo sciopero.

Ed è sempre di ieri, 24/06/2019, notizia che ai prigionieri anarchici Robert e Giuseppe sono state riconfermate le misure cautelari, e trasferiti rispettivamente nel carcere di Terni e di Alessandria.

A presto ulteriori aggiornamenti.

Nota: Robert e Giuseppe sono stati arrestati assieme a Natascia il 21 maggio 2019 nell’operazione repressiva“Prometeo” con l’accusa di attentato con finalità di terrorismo o di eversione, perché considerati responsabili dell’invio di tre pacchi-bomba nel 2017 ai p. m. Sparagna (nel processo “Scripta Manent”) e Rinaudo (in vari processi contro gli anarchici), e a Santi Consolo, a quell’epoca direttore del DAP Roma.

[Tratto da anarhija.info].

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Italy: Updates about some anarchist prisoners (24th June)

Is yesterday’s news, 24th June 2019, that the anarchist prisoner Alfredo Cospito, in Ferrara prison, on a hunger strike since May 29th in solidarity with comrades Anna and Silvia, put an end to the strike.

It’s also yesterday’s news, 24th June, news that the anarchist prisoners Robert and Giuseppe have been re-confirmed the precautionary measures, and transferred respectively to the Terni and Alessandria prisons.

Further updates soon.

Note: Robert and Giusepoe were arrested together with Natasciaon May 21st, 2019 in the repressive operation “Prometeo” (“Prometheus”) with charges of terrorist or subversive attacks, because they are considered responsible for sending three bomb-packages in 2017 to the p. m. [public prosecutor] Sparagna (in the process “Scripta Manent”) and Rinaudo (in various trials against the anarchists), and to Santi Consolo, at that time director of the DAP [prison administration department”] in Rome.

(fr) Italie – Opération Prometeo: Sur la situation des compas emprisonné.e.s

https://anarhija.info/library/i-a-italia-aggiornamento-su-prigionieri-anarchici-1.jpgItalie – Opération Prometeo: Sur la situation des compas emprisonné.e.s

Après leur arrestation le 21 mai, suite à l’opération répressive « Prometeo », Robert et Beppe ont été enfermés dans la prison d’Opera (près de Milan), jusqu’au 21 juin. Natascia a été arrêtée et emprisonnée en France.

Dans la prison de haute sécurité d’Opera, Robert et Beppe ont passé un mois entier en isolement, dans la section 41bis, étant donné que dans cette taule il n’y a pas de section AS2. Ils avaient une seule heure de « socialité » par jours, pendant laquelle ils pouvaient se voir; le reste de la journée les portes blindées de leurs cellules respectives restaient fermées. L’« illégalité » de l’application du régime 41bis aux deux compagnons a été signalée au juge, au Procureur et au Garant des droits des détenus, d’autant plus que je juge n’avait pas demandé l’isolement, mais pendant un mois rien n’a changé. Continue reading

(it-en) Roma, Italia: Incendiato ripetitore in solidarietà con gli anarchici prigionieri in sciopero della fame

Roma, Italia: Incendiato ripetitore in solidarietà con gli anarchici prigionieri in sciopero della fame

ROMA – 12 GIUGNO
INCENDIATI I COPERTONI DI UN CAMION-RIPETITORE
IN SOLIDARIETA’ CON ANNA SILVIA E I PRIGIONIERI ANARCHICI IN SCIOPERO DELLA FAME
PER LA CHIUSURA DELLA SEZIONE AS2 DELL’AQUILA
NO 41 BIS
NO VIDEOCONFERENZA

[Tratto da roundrobin.info].

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Rome, Italy: Phone mast torched in solidarity with anarchists prisoners on hunger strike

ROMA – 12th JUNE
TORCHED THE WHEELS OF A TRUCK-PHONE MAST
IN SOLIDARITY WITH ANNA, SILVIA AND THE ANARCHIST PRISONERS ON HUNGER STRIKE
FOR THE CLOSING OF THE AS2 SECTION OF L’AQUILA
NO 41 BIS
NO VIDEOCONFERENCE

(it-en) Atene, Grecia: Informazioni sulla sentenza nel quinto processo contro Lotta Rivoluzionaria

https://actforfree.nostate.net/wp-content/uploads/2019/04/asteri-mauro-kokkino-150x150.jpgAtene, Grecia: Informazioni sulla sentenza nel quinto processo contro Lotta Rivoluzionaria

La sentenza riguarda il tentativo di fuga in effettuato il 21 febbraio 2016 da Pola Roupa (quest’ultima, all’epoca clandestina e ricercata, tentò di fare evadere Nikos Maziotis dal carcere di Korydallos dirottando un elicottero), alcuni espropri bancari (uno al Pireo presso l’ospedale “Sotiria” e uno alla Banca nazionale Malesina) e possesso di armi e materiale esplosivo. Continue reading

(it) Le giravolte di Lecce: una città frantumata

Le giravolte di Lecce: una città frantumata

Un filo rosso sembra attraversare le storie vissute nel quartiere delle Giravolte di Lecce. Un luogo ormai quasi frantumato dopo l’arrivo di una palazzinara affarista, dal nome Beatrice Baldisser, che ne trasformerà il volto e il tessuto sociale in maniera irreversibile. E dopo la morte di questo quartiere, Lecce potrà dirsi una città completamente trasformata. In cambio ci sarà tanta movida e locali alla moda, ristoranti e alberghi e i diffusissimi B&B. E tanti tanti turisti. In molti saranno contenti di un turismo che consuma la città, ma pochi rifletteranno sul fatto che questo fenomeno, conosciuto ormai anche in tante città del mondo è di fatto un processo violento, disumano e omologante. Violento e disumano perché dà vita ad un assioma: caccia i poveri per fare spazio ai ricchi. O meglio caccia tutto ciò che è indesiderabile e stonato rispetto a un quadro omologato di turismo, per fare spazio al denaro con il quale tutto diventa fruibile e senza il quale tutto diventa vietato. Basti pensare alle varie norme che vietano di sedersi sui gradini di una qualche chiesa o di una qualche palazzo storico per mangiare un panino. Ordinanze cosiddette antidegrado che man mano diventano la regola e vengono accettate. Dal centro di Lecce, ormai diventato vetrina intoccabile, questo processo si estenderà ai quartieri limitrofi: San Pio, Leuca, …

DIO, DENARO, LUCRO
Spietata e affarista, la signora Baldisser, che per ripulire i posti in cui speculare, murerebbe anche la gente dentro, come ha affermato lei stessa, in fondo non ha tutte le colpe. Ovvio che economia e politica fanno il paio: l’una, che conosce solo il linguaggio del denaro, tenta di far profitto in ogni modo, l’altra consente, in maniera legale o meno – in questi casi non vengono usate tante sottigliezze su questo concetto, urlato invece in altri contesti – regalando permessi, agevolando amici e parenti o semplicemente chi è disposto a pagare di più. E la signora Baldisser, tenutaria di un centro benessere all’interno dell’hotel Tiziano di cui è proprietario l’ex sindaco Perrone, nonché tenutaria in passato di un centro benessere per dipendenti comunali all’interno del Comune di Lecce durante la giunta Poli Bortone, (quando si dice la politica dalla parte della gente…), nel 2016 riusciva infatti ad acquistare dal comune di Lecce, un immobile proprio in via delle Giravolte per farne un luogo di lusso. Tale immobile tuttavia risultava destinato a fini sociali così come molti immobili del quartiere. Per evitare di sprecare tempo con troppa burocrazia la signora Baldisser, ottenuto comunque un cavallo di Troia per inserirsi in un contesto sociale a lei estraneo e trarne profitto, si è rivolta al monastero delle suore benedettine, proprietarie di molti immobili in questo e altri quartieri della città. Le suore benedettine, per nulla turbate dal possesso di questi edifici e dai precetti sulla povertà e la carità della “Santa Romana Chiesa”, li avevano da qualche anno messi in vendita dopo aver fatto sgomberare decine di immigrati che lì vivevano da numerosi anni. E per accorciare i tempi avevano fatto tagliare loro l’acqua, nonostante sia considerata un bene primario che non può essere sottratto. Ma anche in questo caso, chi ha solo sete di potere e denaro ha necessità di semplificare le cose e considera un ostacolo chi ha sete veramente. Chiaro che chi ha eseguito il taglio dell’acqua ha la stessa responsabilità di chi ne ha fatto richiesta.

LA STORIA NON CAMBIA
Ancora un passo indietro e ci si imbatte nel personaggio di Mara, una transessuale leccese che molti ricordano con simpatia, per il suo carattere eccentrico, per la sua schiettezza. Mara aveva conosciuto il carcere a Genova a causa delle leggi sul travisamento e ed era stata allontanata dalla sua famiglia per via delle sue scelte di vita. Ma una volta tornata a Lecce si era trasformata da oppresso in oppressore, accumulando denaro, acquistando immobili affittati poi a stranieri stipati all’interno, anche 15 per stanza, in modo da ricavarne il più possibile e pressando mese dopo mese con ricatti e minacce, affinché i canoni fossero pagati. Alla sua morte aveva donato tutto al monastero delle suore benedettine, richiedendo che gli immobili fossero lasciati in uso a chi già li usava e che quindi avessero una destinazione sociale. Un fatto che dovrebbe essere ovvio per delle suore. E invece questi immobili hanno preso altre destinazioni e dopo essere stati utilizzati da chi, in tempi passati, veniva disprezzato per il fatto di abitare nel centro storico, ora verranno abitati da chi vive il centro storico come uno status quo. La vita in comunità e la solidarietà di un tempo, sostituite dal lusso e da un turismo che avrà contribuito a spazzare via le storie dei quartieri e che non esisteranno più. E questo non è solo il destino di Lecce. Basta andare in una qualsiasi città europea ora asfissiata dal turismo, per rendersi conto di quanto le strade percorse non parlano più nessuna lingua, non emanano odori né profumi, non sono nulla se non delle strade qualsiasi prive di qualunque caratteristica di vita.

SENZA FUTURO
Tuttavia, ancora per poco, i muri delle Giravolte rimangono impregnati di racconti, storie, odori, profumi, sensazioni, e anche tanto sfruttamento. Qualcuno sarà finalmente contento di azzerare tutto quanto e portarvi la tanto osannata riqualificazione, che farà sì che all’interno del quartiere potranno accedervi solo danarosi turisti, con conseguente lievitazione dei prezzi delle case e cacciata definitiva di chi non ha un nutrito conto in banca.
Ma la tanto osannata riqualificazione è il perpetuarsi di una forbice sempre più grande tra ricchi e poveri, tra inclusi ed esclusi, tra chi accede e chi viene cacciato. Tra chi è considerato adatto a questa società, non importano i suoi costumi, l’importante è che possa pagare, e chi è considerato inadatto e in questo caso i suoi costumi contano eccome. Un po’ come chi fa la differenza tra una prostituta di strada, che la morale generale disprezza e una escort, cioè una prostituta d’alto bordo, una che ad esempio si esibisce nei locali, vendendo il suo corpo con professionisti, politici e altro. Entrambe fanno lo stesso mestiere ma il giudizio della morale dominante varia a seconda dei clienti che le sono davanti.
Le storie di queste potenti donne in definitiva fanno tutte schifo: da Mara, alle suore benedettine, all’affarista Baldisser e chi la foraggia, sono tutte storie di potere e di denaro, avidità e calcolo.

BRECCE NEL MURO
Ma per tre anni, dal 2016 al 2019 in uno di questi appartamenti in via delle Giravolte, vi è stata anche una biblioteca anarchica occupata. Il suo nome, Disordine, aveva ed ha in sé il progetto di diffondere libri e idee che rompessero con la morale comune e con l’ordine costituito. Un ordine fatto di potere e repressione, sfruttamento e devastazione, obbedienza e annichilimento delle coscienze. Disordine è appunto l’opposto. Relazioni umane non più basate sulla gerarchia, ribellione e rivolta contro le iniquità, libertà da ogni schiavitù, religiosa, morale, economica, salariale, tecnologica, statale. Di questi tempi, d’altronde, coltivare sogni, progetti e una tensione antiautoritaria, risulta davvero urgente e necessario, per resistere ad un pensiero unico sempre più asfissiante e ad un ordine tecnologico livellante e avvilente. In questi tempi in cui a Lecce si è sparlato di anarchici sui giornali, per fare terra bruciata attorno a loro, inventando storie esilaranti, è ancora tempo di aprire spazi di libertà, di critica, di autorganizzazione.

Biblioteca anarchica Disordine
[Lecce, giugno 2019]

[Pdf del testo scaricabile a questo link].

(it) E’ uscito il numero 9 della rivista anarchica “i giorni e le notti”

E’ uscito il numero 9 della rivista anarchica “i giorni e le notti”

E’ uscito il numero 9 della rivista anarchica “i giorni e le notti”.
Le perquisizioni del 19 febbraio ci hanno scompaginato le carte, impedendoci di utilizzare sia l’e-mail della rivista che la vecchia poste pay. Pertanto per richiedere copie, inviare considerazioni e contributi, l’indirizzo cui scrivere per il momento è: navedeifolli@gmail.com

Per i pagamenti: poste pay numero 5333 1710 2666 5055 intestata a Carlo Andrea Casucci.
Si prega inoltre di segnalare con un’e-mail i pagamenti effettuati

Di seguito un brano dell’editoriale:

Le ingiunzioni dell’Apparato producono un fascio di reazioni condizionate nella vita quotidiana che poi la Reazione mobilita nella difesa servile e rancorosa dell’ordine sociale. Come in tutte le fasi di profonda ristrutturazione – pensiamo, per quanto riguarda l’Italia, al periodo a cavallo tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta – lo Stato ha bisogno di armare la classe proprietaria. Ai ceti più vigliacchi, silenziosi quando le lotte sono in posizione di attacco, l’attuale ideologia sovranista – che sembra coniugare l’arroganza neoliberale di un Reagan e di una Tatcher con il collettivismo nazionalista di un Putin – offre una prospettiva di potere. A quel blocco sociale reazionario che in questo paese è sempre esistito – e che nella spietata competizione del capitale globale ha la funzione della variabile passiva e intercambiabile -, il Capitano con la maglia della polizia (calcio e spirito di caserma insieme) fornisce la coesione dell’ordine. Da questo punto di vista la legge sulla legittima difesa e quella sulla famiglia vanno lette assieme. Il maschio proprietario deve poter sparare ai figli e ristabilire il proprio comando sulla moglie e sui figli. “Dio, famiglia e proprietà” è da sempre lo slogan di quel clerico-fascismo che dal Brasile di Bolsonaro all’Italia di Salvini e Fontana esprime l’ideologia del fazendeiro e del bottegaio.

Stanno cercando di metterci all’angolo. Proprio per questo non bisogna né demordere né appiattirsi sulle lotte e sulle risposte immediate. Dare alla resistenza il respiro di una prospettiva, all’attacco il calore del mondo per cui ci battiamo, dell’utopia – questo l’ossimoro vivente che dobbiamo imparare a diventare.

(it-en) Italia: Aggiornamenti sugli anarchici arrestati per l’operazione “Prometeo” (25/06/2019)

https://anarhija.info/library/i-a-italia-aggiornamento-su-prigionieri-anarchici-1.jpgItalia: Aggiornamenti sugli anarchici arrestati per l’operazione “Prometeo” (25/06/2019)

Dopo gli arresti del 21 maggio 2019 per l’operazione repressiva “Prometeo”, Robert e Beppe sono stati rinchiusi nel carcere di Opera a Milano fino al 21 giugno, mentre Natascia è stata rinchiusa in Francia [sulla sua carcerazione in Francia leggere a questo link: https://roundrobin.info/2019/06/operazione-prometeo-due-parole-in-piu-sullarresto-di-natascia-a-bordeaux/].

Nel carcere di massima sicurezza di Opera Robert e Beppe hanno passato un intero mese in isolamento nella sezione 41bis, non essendoci una sezione AS2 [“Alta Sorveglianza 2”], con solo un’ora al giorno di “socialità” potendosi vedere tra loro, e il resto della giornata col blindo chiuso. Questo regime “illegale” è stato segnalato a giudice, PM e garante dei detenuti, tanto più che non era stato richiesto l’isolamento dal giudice, ma nulla è cambiato per un mese. Continue reading

(it-en) Italia, operazione “Prometeo”: Natascia è stata trasferita nel carcere de L’Aquila ed è entrata in sciopero della fame

https://anarhija.info/library/i-a-italia-aggiornamento-su-prigionieri-anarchici-1.jpgItalia, operazione “Prometeo”: Natascia è stata trasferita nel carcere de L’Aquila ed è entrata in sciopero della fame

La compagna anarchica Natascia Savio, arrestata il 21 maggio 2019 per l’operazione “Prometeo” (assieme a Giuseppe e Robert), è stata trasferita dal carcere femminile di Rebibbia a Roma al carcere dell’Aquila, precisamente nella stessa sezione (AS2) dove sono prigioniere Anna Beniamino e Silvia Ruggeri, in sciopero della fame dal 29 maggio.

Sempre nel mese di giugno era stata trasferita dal carcere di Gradignan, nei pressi di Bordeaux (in Francia), a Roma Rebibbia, dove è stata prigioniera qualche giorno e dove ha cominciato uno sciopero della fame in solidarietà con Anna e Silvia. Il 20 giugno si è saputo del suo trasferimento all’Aquila, quindi la compagna risulta essere attualmente prigioniera nelle stesse condizioni e restrizioni imposte ad Anna e Silvia. Continue reading

(it-en) Italia, operazione “Panico”: Ghespe trasferito agli arresti domiciliari

https://anarhija.info/library/g-p-grecia-per-i-13-anni-di-carcere-a-irianna-14-0-1.jpgItalia, operazione “Panico”: Ghespe trasferito agli arresti domiciliari

Ieri venerdì 21 giugno, dopo quasi 2 anni di carcerazione cautelare [venne arrestato il 3 agosto 2017], sono stati accettati i domiciliari per Ghespe, con tutte le restrizioni, ma con possibilità di colloquio di un’ora tre volte la settimana, per portargli la spesa.

Manda un abbraccio forte a tutti! Continue reading

(it-en) Italia: Notizie dal carcere di L’Aquila al 20/06/2019

Italia: Notizie dal carcere di L’Aquila al 20/06/2019

Le condizioni di salute delle compagne Anna e Silvia [in sciopero della fame dal 29 maggio] sono buone.
Oggi è tornata in sezione la direttrice del carcere, che ha riferito di aver fatto pressione sul D.A.P. affinché la situazione cambi.

Purtroppo, proprio oggi è stato eseguito il trasferimento di Natasha da Rebibbia a L’Aquila [è stata il arrestata il 21 maggio per l’operazione “Prometeto”].

Le compagne riferiscono di aver udito forte la battitura delle sbarre anche oggi. Hanno iniziato a sentirla lunedì scorso, dopo che la notizia dello sciopero della fame è stata trasmessa sul TG regionale; così ieri, all’ora di pranzo, e appunto oggi. Avremo conferma di cosa sta accadendo all’interno del carcere solo in seguito ai prossimi colloqui.
A breve ulteriori aggiornamenti.

Nel frattempo invitiamo tutte e tutti al presidio davanti al carcere di L’Aquila, che si terrà domenica 23 giugno alle ore 15:00.

[Tratto da anarhija.info].

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Italia: Updates from L’Aquila prison on 20 June

The health conditions of the companions Anna and Silvia [on the hunger strike since May 29] are good.
Today the director of the prison is back in section, who reported having put pressure on the D.A.P. [prison administration department] so that the situation changes.

Unfortunately, today Natasha was transferred from Rebibbia to L’Aquila [she was arrested on May 21st for the “Prometeto” operation].

The comrades report having heard loudly the beating of the bars Also today. They started hearing about it last Monday after the news of the hunger strike was broadcast on the regional TG; so yesterday, at lunchtime, and precisely today. We will have confirmation of what is happening inside the prison only after the next meetings [with the imprisoned comrades].
Shortly more updates.

In the meantime we invite all to the demo in front of the prison of L’Aquila, which will be held Sunday, June 23 at 3:00 pm.

(it-fr) Grenoble, Francia, 17/06/2019: Per dire perché abbiamo bruciato delle macchine di EDF

Grenoble, Francia, 17/06/2019: Per dire perché abbiamo bruciato delle macchine di EDF

io e mia sorella eravamo veramente stufi. nostro padre ci lavora per EDF [l’ENEL francese; NdAtt.] da 30 anni gia molto prima che nasciamo. ci ha sempre parlato della littricità come la roba più importante per l’umanità. ma io e mia sorella non ci è mai piaciuta, abiamo sempre preferito giocare fuori, fare i matti, correre, scalare gli alberi, rotolarsi nell’erba, fare li indiani contro i couboi, nasconderci nel bosco per guardare tutti gli animali e fare un sacco di altre robe. trallaltro abiamo sempre preferito gli animali agli umani, almeno non posono essere alcolizati come nostro padre che odiamo. lui a pichiato nostra madre fino a quando lei è partita e ci sgrida quando siamo a casa sua ma scapiamo quando vuole picchiarci e ci nascondiamo dove nisciuno puo’ trovarci.

io e mia sorella odiamo la littricità perché per noi rapresenta nostro padre e la sua violenza e la sua autorità e poi anche la società e tutte le robe che gli umani devono attaccare alla spina per esistere e non anoiarsi. io e mia sorella non abbiamo bisogno di littricità per giocare nella natura e ci piace fare dei fuochi e acciendre delle candele, odiamo vedere li enormi piloni di ferro con i fili lettrici superlunghi che attraversano i prati e le foreste e poi sulle montagne ci fa incazzare un casino e anche odiamo le enormi eliche bianche che girano per fare della llittricità, sono troppo brutti e rovinano i nostri sogni a occhi aperti quando guardiamo il cielo lontano e li vediamo, rendono brutto il paesaggio e nostro padre dice che le eoliche servono solo che così la gente critica meno EDF. perché lui dice sempre che è il nucleare che è super e che salverà la umanità e il sistama dalla catastrofa climatica che la gente dicono spesso alla tivvù, allora nostro padre si incaza contro la tivvù, e dice che il nucleare salverà tutto.

per fortuna che nostra madre ci a tutto spiegato bene sul nucleare e la littricità e la stupidanza degli umani. è grazzie a lei che adoriamo la natura. lei ci a sempre portati a giocare nella foresta e nei prati e lei ci ha imparato a fare un casino di robe per cavarcela nella natura e per non avere bisogno di littricità. lei ci a sempre detto a me e mia sorella che i problemi più grossi che hanno fatto impazzire gli umani e distrutto tutto quello che vive, sono le città e tutto sto cemento, tutte le macchine, camion, aerei e tutte le robe che hanno bisogno di petroglio. e anche tutto il lavoro che la gente deve fare tutti i giorni per fabbricare tutte le robe che non ci abbiamo nemmeno bisogno. nostra madre dice anche che sono gli uomini che dirigono il mondo e che le donne sono quasi sempre obbligate ad ascoltare uomini, anche se c’è un mucchio di donne come lei che si rivoltano. allora lei mi ha imparato ad ascoltarle sempre, lei e mia sorella. e lei dice che ce anche il razismo e la paura degli stranieri e il massacro dei animali e tutta la violenza e ancor più con l’alcol.

io e mia sorella abbiamo voluto far vedere a nostro padre che lo odiamo per davvero, allora la notte dal 16 al 17 giugno abiamo brucciato delle macchine di EDF a Grenoble, dove lui lavora. abbiamo pensato a quando delle machine di ENEDIS avevano brucciato nel 2017 a Grenoble. nostro padre era talmente incazato che non smetteva di parlarne; diceva che erano dei narchici per la liberazione della terra che l’avevano fatto. poco dopo nostra madre ci aveva detto che degli anarchici avevano bruciato un edificio della ENEDIS poco lontano da Grenoble. io e mia sorella avevamo visto che ci avevano fatto piacere a nostra madre quei due grandi fuochi contro la littricità. allora abbiamo fatto uguale, per far soffrire nostro padre e far piacere a nostra madre. e per divertirci io e mia sorella ci siamo detti che eravamo degli

Energumènes Diablement Furax [energumeni super furiosi]

e siamo scapati sotto la luna piena che sorrideva

[Tratto da anarhija.info].

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Grenoble, France, 17 juin 2019: Pour dire pourquoi on a bruler des véicules de EDF

moi et ma soeur on en a eu diablement mare. notre père y bosse à EDF depuis plus de 30 ans, déja bien avant qu’on sois né. y nous a toujours parler de l’électricité comme le truc le plus important pour l’humanité. mais moi et ma soeur on a jamais aimer sa, on a toujours préférer jouer dehors faire les fous courir partout grimper au arbres se rouler dans l’herbe faire les indiens contre les cowboys se cacher dans la forêt pour observer tout les animaux et faire plein d’autres trucs. on a dailleurs toujours préférer les animaux au humains et au moin y peuves pas être alcolique comme notre père qu’on déteste. lui il a battu notre mère jusqu’a qu’elle parte de la maison et il nous hurle dessus quand on est ché lui mais on s’enfuis quand y veux nous fraper et on va se cacher la ou personne peux nous trouver.

moi et ma soeur on déteste l’électricité passque pour nous sa représente notre père et sa violence et son autorité puis la société et tout les trucs que les humains y doives brancher pour exister et pas s’ennuyer. moi et ma soeur on a pas besoin d’électricité pour jouer dans la nature et on adore faire du feu et alumer des bougis. on déteste voir les imence potos en fer avec les super long files électrique qui traverse les prés et les forêts puis sur les montagnes. sa nous énerve diablement. et aussi on déteste les imence élices blanche qui tourne pour faire de l’électricité. c’est trop moche et sa gache nos rêveries quand on regarde le ciel loin et qu’on les vois. sa rend laid les paysages et notre père y dis que sa sert juste pour que les gens y critique moin EDF. car lui y dis tout le temps que c’est le nucléaire qui est super et qui va sauver l’humanité et le système de la catastrophe climatique que les gens y parles souvent à la télé, alors notre père y crille sur la télé pour dire que le nucléaire sa va tout sauver.

heureusement que notre mère elle nous a tout expliquer sur l’électricité le nucléaire et la connerie des humains. c’est grace a elle qu’on adore la nature. elle nous a toujours enmener jouer dans la forêt et les prés et elle nous a appris a faire plein de trucs pour se débrouiller dans la nature et pour pas avoir besoin de l’électricité. elle a toujours dis a moi et ma soeur que les problèmes les plus grand qui ont rendu fou les humains et qui détruit tout ce qui vis, c’est les villes et tout le béton, tout les voitures camions et avions et tout les trucs qui on besoin de pétrol. et aussi le travaille que tout les gens y doives faire tout les jours pour fabriquer tout les trucs qu’on a même pas besoin. notre mère elle dis aussi que c’est les hommes qui dirige le monde et que les femmes elles sont presque tout le temps obliger d’écouter les hommes, même si ya plein de femmes comme elle qui se révolte. alors elle ma toujours appris a l’écouter elle et ma soeur. et elle dis que ya le racisme aussi et la peur des étrangés et le massacre des animaux et toute la violence, encore plus avec l’alcol.

moi et ma soeur on a voulu montrer a notre père qu’on le déteste vraiment, alors dans la nuit du 16 au 17 juin 2019 on a bruler des véicules de EDF a Grenoble, la ou il travaille. on a repenser que quand des voitures de ENEDIS avais bruler en 2017 à Grenoble, notre père il avais été tellement en colère qu’il arrètais pas d’en parler. il disais que s’était des arnarquos libère terre qui avais fait sa. pas longtemps après notre mère elle nous avais dit que des anarchistes avais bruler un batiment de ENEDIS pas très loin de Grenoble. moi et ma soeur on navet vu que sa avais fait plaisir à notre mère ces 2 grand feux contre l’électricité. alors on a fais pareille pour faire soufrir notre père et faire plaisir a notre mère. et pour se marer moi et ma soeur on c’est dis qu’on étais des

Energumènes Diablement Furax

et on c’est sauver sous la lune pleinement souriante.

[Depuis attaque.noblogs.org].

(fr) “Avis de tempêtes” – Bulletin anarchiste pour la guerre sociale, n. 18

https://actforfree.nostate.net/wp-content/uploads/2019/06/Avisdetempetes18couv-768x500.jpgAvis de tempêtes – bulletin anarchiste pour la guerre sociale n. 18 (juin 2019) vient de sortir.

Pour lire, imprimer et diffuser ce petit bulletin autour de soi (il est en format A5, et celui-ci fait 16 pages), on pourra retrouver chaque nouveau numéro tous les 15 du mois, ainsi que les précédents, sur le blog :

https://avisdetempetes.noblogs.org

“Se défaire des embarras qui accompagnent assez souvent les débats entre révolutionnaires quand il s’agit de couper le jus de ce monde. Oser affronter la question de la projectualité pour s’émanciper du triste sort d’anarchistes trop souvent à la remorque d’autrui. Ce qui peut s’ouvrir, c’est la possibilité de milliers de sabotages diffus frappant l’approvisionnement énergétique du monstre qu’il faut abattre. Personne ne peut prévoir ce que ça peut donner, mais une chose est sûre: c’est une pratique de la liberté”.

[Depuis actforfree.nostate.net].

(it-en-es) Carcere di Ferrara, Italia: Aggiornamento sullo sciopero della fame al 18/06/2019

Carcere di Ferrara, Italia: Aggiornamento sullo sciopero della fame al 18/06/2019

Alfredo Cospito, in sciopero della fame dal 29 maggio, in solidarietà con le compagne Anna e Silvia, ha perso ormai ben 15 chili, ma dice che sta benino, e che ha cominciato a prendere zuccheri. Ribadisce che non porrà fine allo sciopero finché non smetteranno le due compagne nel carcere di L’Aquila.

Invece Stecco (Luca Dolce), anche lui in sciopero della fame dal 29 maggio, lo ha interrotto ieri, 17 giugno, avendo perso troppi chili.

Tutti i compagni e compagne chiedono aggiornamento sugli altri prigionieri e prigionere in sciopero della fame.

[Tratto da anarhija.info].

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Ferrara prison, Italy: Update on the hunger strike on 18 June, 2019

Alfredo Cospito, on a hunger strike since May 29th, in solidarity with comrades Anna and Silvia, has now lost 15 kilos, but says he is well and that began taking sugars. He reiterated that he would not end the strike until the two comrades in the prison of L’Aquila stopped.

Instead, Stecco (Luca Dolce), also on a hunger strike since May 29th, interrupted yesterday, June 17th, having lost too many kilos.

All the comrades ask for updates on the other prisoners them on hunger strike.

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PRISIÓN DE FERRARA, ITALIA: ACTUALIZACIÓN DE LA HUELGA DE HAMBRE (18/06/2019)

Alfredo Cospito, en huelga de hambre desde el 29 de mayo, en solidaridad con sus compañeras Anna y Silvia, ha perdido 15 kilos, pero dice que lo está haciendo bien y que ha comenzado a tomar azúcares. Reitera que no terminará la huelga hasta que las dos compañeras en la prisión de L’Aquila se detengan.

En cambio, Stecco (Luca Dolce), también en huelga de hambre desde el 29 de mayo, lo interrumpió el 17 de junio, por haber perdido demasiados kilos.

Todos los compañeros y compañeras piden información actualizada sobre lxs otrxs prisionerxs y en huelga de hambre.

[Tomado de anarquia.info].

(it-en-fr) Carcere di Uta, Italia: Maddalena in sciopero della fame dal 10 al 12 giugno

Carcere di Uta (Sardegna), Italia: Maddalena in sciopero della fame dal 10 al 12 giugno

Da una lettera dell’8/6/2019 della compagna anarchica Maddalena Calore dal carcere di Uta (arrivata ieri, 14 giugno, alla Cassa AntiRepressione delle Alpi occidentali):

“…Anche io mando un abbraccio ad Anna e Silvia con uno sciopero della fame che intraprenderò nei giorni 10, 11 e 12 Giugno, in solidarietà alla protesta che stanno portando avanti le compagne per le condizioni detentive a cui sono sottoposte.
Contro i regimi differenziati ed ogni forma di isolamento!
Una stretta di cuore a tutti i ribelli di ogni dove, con chi cerca di mantenere la propria dignità e per chi si batte per la vera libertà!
Un saluto a tutt* i/le compa
un abbraccio per la libertà.
Madda”.

[Tratto da roundrobin.info].

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Uta prison (Sardinia), Italy: Maddalena on a hunger strike from 10 to 12 June

From a letter dated 6/6 2019 written by anarchist comrade Maddalena Calore from Uta prison (arrived yesterday, June 14, at the Cassa AntiRepressione delle Alpi occidentali):

“… I too send a hug to Anna and Silvia with a hunger strike that I will undertake on June 10th, 11th and 12th, in solidarity with the protest that the comrades are carrying out for the conditions of detention to which they are subjected.
Against differentiated regimes and each
a form of isolation!
A heartfelt all rebels everywhere, with those who seek to maintain their dignity and for those who strive for true freedom!
Greetings to all the comrades.
An embrace for freedom.
Madda”.

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Uta (Italie): Maddalena aussi a fait une grève de la faim

Extraits d’une lettre de Maddalena, datée du 8 juin, depuis la prison de Uta (la lettre est arrivée le 14 juin à la Cassa Antirepressione delle Alpi occidentali):

“Moi aussi j’envoie une accolade à Anna et Silvia, en faisant une grève de la faim pendant les journées du 10, 11 et 12 juin, en solidarité avec leur protestation contre les conditions de détention auxquelles elles sont soumises.
Contre les régimes différenciés et toute forme d’isolement!
Une accolade de cœur à tous les rebelles de partout, avec ceux qui essayent de garder leur dignité et ceux qui se battent pour la vraie liberté!
Une salutation à tou.te.s les compas!
Une accolade pour la liberté!
Madda”.

[Depuis attaque.noblogs.org].

(it-es) Contributo per l’assemblea del 9 giugno 2019 a Bologna di Alfredo Cospito

https://anarhija.info/library/i-u-italija-uvijek-visoko-uzdignute-glave-poziv-na-1.jpg“Contributo per l’assemblea del 9 giugno 2019 a Bologna” di Alfredo Cospito

Ritengo importante che i compagne-i anarchiche-i con visioni e pratiche diverse si incontrino su questi temi. Per quanto limitato questo è il mio contributo, solo qualche spunto di riflessione critica.

Prima di affrontare dall’interno della “bestia” l’argomento per il quale vi siete riuniti e dire la mia sulle cose “positive” e negative di un AS2 e su come contrastare (secondo me) la repressione che ci sta colpendo bisognerebbe chiarire alcuni punti, farsi almeno due domande… La repressione sta realmente aumentando nei confronti degli anarchici-e? …perché? Qual è la pratica che ha costretto il “potere” a diventare più aggressivo nei nostri confronti? Continue reading

(fr) Italie – Opération Prometeo: Natascia transférée à la prison de Rebibbia

https://anarhija.info/library/i-a-italia-aggiornamento-su-prigionieri-anarchici-1.jpgItalie – Opération Prometeo: Natascia transférée à la prison de Rebibbia

Natascia a été transférée de la prison de Bordeaux-Grandignan à celle de Rebibbia, à Rome. Voici son adresse:

Natascia Savio
Casa Circondariale di Roma Rebibbia femminile
via Bartolo Longo 92
00156 Roma
Italie

Natascia, Giuseppe et Robert ont été arrêtés mardi 21 mai lors d’une opération répressive nommée « Prometeo » et menée par les Carabinieri du ROS [brigade des Carabinieri qui « s’occupe » de criminalité organisée et de terrorisme; NdAtt.]. Il y a eu aussi des perquisitions. L’accusation principale est « attentat avec finalité de terrorisme ou de subversion », parce qu’ils sont considérés responsables de l’envoi de trois colis piégés, en juin 2017, aux Procureurs Rinaudo (Proc’ dans plusieurs procès contre le mouvement subversif et contre des anarchistes) et Sparagna (Proc’ dans le procès qui a suivi l’opération Scripta Manent), ainsi qu’à Santi Consolo, à l’époque directeur du DAP (l’Administration Pénitentiaire italienne). Ils ne sont accusés d’aucun délit « associatif » (comme les art. 270 ou 27bis du Code pénal). Continue reading

(it-en) Terni, Italia: 19 giugno – Un saluto per Juan e un grido di lotta per le anarchiche prigioniere in sciopero della fame

https://anarhija.info/library/t-i-terni-italia-19-giugno-un-saluto-per-juan-e-un-1.jpg

Terni, Italia: 19 giugno – Un saluto per Juan e un grido di lotta per le anarchiche prigioniere in sciopero della fame

Un saluto per Juan e un grido di lotta per le anarchiche prigioniere in sciopero della fame

Il 19 giugno 2019, dalle ore 18.00, ci troveremo fuori dal carcere di Terni, in via delle Campore 32, per dare un saluto a Juan, anarchico arrestato il 22 maggio in provincia di Brescia e di recente trasferito in questa struttura dove si trovano una sezione AS2 e diverse sezioni di 41bis.

Grideremo il nostro odio per il carcere, in solidarietà con Juan, con Anna e Silvia dal 29 maggio in sciopero della fame nel carcere dell’Aquila e con gli anarchici prigionieri in sciopero della fame in altre carceri.

Mercoledì 19 giugno • Ore 18.00
Presso il carcere di Terni
in via delle Campore 32

[Tratto da anarhija.info].

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Terni, Italy: June 19 – A greeting for Juan and a scream of struggle for the imprisoned anarchists on hunger strike

A greeting for Juan and a scream of struggle for the imprisoned anarchists on hunger strike

On 19 June 2019, from 6.00 pm, we will be outside the prison of Terni, in Via delle Campore 32, to give a greeting to Juan, an anarchist arrested on 22 May in the province of Brescia and recently transferred to this structure where there are a section AS2 and different sections of 41bis.

We will shout our hatred for the prison, in solidarity with Juan, with Anna and Silvia since 29 May on hunger strike in the prison of L’Aquila and with the anarchists on hunger strike in other prisons.

Wednesday 19 June • 6 pm
At the prison of Terni
at via delle Campore 32

(it-en) Salonicco, Grecia: Giannis, Kostas e Dimitra – Dal carcere del Quartier generale di polizia

Salonicco, Grecia: Giannis, Kostas e Dimitra – Dal carcere del Quartier generale di polizia

Dalla galera del Quartier generale di polizia di Salonicco inviamo saluti anarchici ai nostri compagni che nuovamente rimangono solidali in questa nostra nuova avventura con il mattatoio repressivo poliziesco-giudiziario.

Affermiamo che rimaniamo forti, con la nostra dignità intatta, con i nostri principi e valori alla guida del nostro essere. Non cederemo alle nuove avversità che i dominatori di questo mondo ci stanno preparando.

Nessun passo indietro!
Il terrorismo è la schiavitù salariata, nessuna pace con i padroni.
Terroristi e banditi sono gli Stati e i capitalisti.
La solidarietà è la nostra arma.

Giannis Dimitrakis
Kostas Sakkas
Dimitra Syrianou
16/6/19

[Tratto da anarhija.info].

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Greece, Thessaloniki: Letter from Giannis, Kostas and Dimitra, from the dungeons of the General Police headquarters

From the dungeons of the General Police headquarters of Thessaloniki, we send comradely greetings to our comrades who once again stand in solidarity in our new adventures with the police-law repressive mincer.

We declare that we remain strong, with our dignity intact, our principles and values ​​guiding our being. We will stand up to the new sufferings that the rulers of this world are preparing for us.
Not a step back!

Terrorism is wage slavery, no peace with the bosses.
Terrorists and bandits are States and capitalists.
Solidarity is our weapon.

Giannis Dimitrakis
Kostas Sakkas
Dimitra Syrianou
16/6/19

[Text taken from 325.nostate.net].

(it-en) Italia, operazione “Prometeo”: Natascia è stata trasferita nel carcere di Rebibbia a Roma

https://anarhija.info/library/i-a-italia-aggiornamento-su-prigionieri-anarchici-1.jpgItalia, operazione “Prometeo”: Natascia è stata trasferita nel carcere di Rebibbia a Roma

Natascia è stata trasferita dal carcere di Gradignan, nei pressi di Bordeaux (Francia), al carcere di Rebibbia femminile, a Roma. Qui l’indirizzo:

Natascia Savio
Casa Circondariale di Roma Rebibbia femminile
via Bartolo Longo 92
00156 Roma Continue reading

(it-en-fr) Italia, operazione “Panico”: Giovanni e Paska sono stati trasferiti agli arresti domiciliari

https://anarhija.info/library/g-p-grecia-per-i-13-anni-di-carcere-a-irianna-14-0-1.jpgItalia, operazione “Panico”: Giovanni e Paska sono stati trasferiti agli arresti domiciliari

Apprendiamo che per i compagni anarchici prigionieri Giovanni e Paska, accusati (assieme al compagno Ghespe) di attacco esplosivo contro la libreria fascista “Il Bargello” avvenuto il 01/01/2017 (quando un artificiere della polizia rimase gravemente ferito), è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari.

[Nota: Vennero arrestati il 3 agosto 2017 nell’ambito di una operazione repressiva che comportò otto arresti, alcune perquisizioni e lo sgombero dell’occupazione “La Riottosa” a Firenze]. Continue reading

(it-en-fr) Salonicco, Grecia, 12/06/2019: Arrestati tre compagni anarchici durante un’espropriazione

Salonicco, Grecia, 12/06/2019: Arrestati tre compagni anarchici durante un’espropriazione

Giovedì 12 giugno, tre dei nostri compagni anarchici sono stati arrestati a Salonicco, mentre stavano espropriando un portavalori che stava per ricaricare un bancomat all’ospedale universitario AHEPA.

Sono stati catturai dagli sbirri dell’unità antiterrorismo proprio quando stavano entrando in macchina per abbandonare il luogo.

I due compagni sono Giannis Dimitrakis e Kostas Sakkas, che hanno già pagato il prezzo della loro scelta politica per essersi opposti alle autorità di questo mondo, sono stati presi di mira e scontato la pena in carcere. La terza compagna, Dimitra, è accusata di aver collaborato all’espropriazione.

Le loro case sono state perquisite e molti oggetti personali sequestrati. I media hanno creato un’ondata di terrore. Inoltre, nella mattina di 13 giugno i compagni sono stati portati davanti al p.m. Da allora non ci sono più stati dettagli sul caso.

Sosteniamo i nostri compagni
Dimitra, Giannis, Kostas, siate forti
La solidarietà è la nostra arma

[Tratto da anarhija.info].

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Thessaloniki, Greece: About the arrests of 3 comrades during an expropriation

On Wednesday 12th of June, three of our anarchist comrades were arrested in Thessaloniki, during expropriating a guarded money transport that was about to refill an ATM at the university hospital AHEPA.

They were caught from cops of the counter-terrorism unit just when they were getting in their car to leave from the spot.

The two comrades are Giannis Dimitrakis and Kostas Sakkas, that had already paid the price of their political choice to stand against the authorities of this world, being targeted and serving time in prison. The third comrade, Dimitra, is accused for cooperation in the expropriation.

There have been searches in their houses and many personal thing have been taken. Media create a wave of terror. Also, in the morning of 13th of June, the comrades were took to the prosecutor. Since now, there are no more details about this case.

We stand by our comrades
Dimitra, Giannis, Kostas, be strong
Solidarity is our weapon

[Text taken from 325.nostate.net].

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Thessalonique (Grèce) : Trois compas arrêté.e.s lors d’une expropriation

Mercredi 13 juin, trois de nos camarades anarchistes ont été arrêté.e.s à Thessalonique, lors de l’expropriation d’un convoi de fonds qui était en train de remplir un distributeur de billets dans l’hôpital universitaire AHEPA.

Ils/elle ont été interpellé.e.s par les flics de l’unité anti-terrorisme, au moment d’entrer dans leur voiture pour quitter les lieux.

Les deux compagnons sont Giannis Dimitrakis et Kostas Sakkas, qui ont déjà payé le prix de leur choix politique de s’opposer aux autorités de ce monde : par le passé ils ont été dans le collimateur de la justice et ont purgé des peines de prison. La troisième compagnonne, Dimitra, est accusée de complicité dans l’expropriation.

Il y a eu des perquisitions dans leurs maisons et des nombreux effets personnels ont été saisis. Les médias créent un climat de terreur. Le matin du 13 juin, les trois compas ont été présenté.e.s au juge d’instruction. pur l’instant, il n’y a pas d’autres informations.

Nous sommes à côté de nos compas.
Dimitra, Gianni, Kosta, restez fort.e.s
La solidarité est notre arme.

[Depuis attaque.noblogs.org].

(it-en) Italia: Aggiornamento al 11/06/2019 sullo sciopero della fame dei compagni anarchici prigionieri

Italia: Aggiornamento al 11/06/2019 sullo sciopero della fame dei compagni anarchici prigionieri

Alfredo Cospito, nel carcere di Ferrara, ha perso più o meno 11 chili, ma essendo prima stato sovrappeso non sta male, ma sta comunque perdendo molto peso.

Anche Stecco (Luca Dolce), il compagno detenuto nello stesso carcere di Ferrara, ha perso 9 chili.

L’avvocato che ha visto Marco Bisesti, nel carcere di Alessandria, ha riferito che il compagno ha perso 9 chili, che per il suo peso precedente è tantissimo.

Non hanno intenzione di mollare fino a quando non smetteranno le compagne.

Anche la compagna Anna Beniamino, nel carcere de l’Aquila, ha perso qualche altro chilo dall’ultimo colloquio fatto lo scorso mercoledì.

Nessuno dei compagni nominati sta prendendo zuccheri. Per quanto riguarda Alfredo, dice che non è una questione di principio, ma di salute, perché gli zuccheri potrebbero fargli male, però fa notare che nel momento quando inizierà a star male inizierà ad assumerli.

Invece, è notizia di qualche giorno fa, che Ghespe (Salvatore Vespertino) al settimo giorno dello sciopero aveva perso ben sei chili (arrivando così a 61 chili), ma nonostante la stanchezza fisica, sta bene ed è deciso a continuare.

La situazione comincia ad essere seria.

Tutti/e chiedono notizie su altri compagni e compagne in sciopero della fame.

[Tratto da anarhija.info].

[Nota: Anna Beniamino, Alfredo Cospito e Marco Bisesti il 24 aprile sono stati condannati a pene tra i 5 e i 20 anni nella sentenza di primo grado del processo “Scripta Manent” (anche altri due compagni sono stati condannati); Anna e Marco, assieme ad altri compagni, sono stati arrestati il 6 settembre 2016, mentre Alfredo è stato arrestato a settembre 2012 assieme al compagno Nicola Gai con l’accusa di aver compiuto l’azione del 7 maggio 2012 contro Roberto Adinolfi (amministratore delegato di Ansaldo Nucleare) – azione poi rivendicata individualmente da Alfredo e Nicola durante il processo. Salvatore Vespertino è prigioniero dal 5 agosto 2017 ed è attualmente accusato nel processo per la cosiddetta operazione “Panico” contro gli anarchici fiorentini. Silvia Ruggeri, prigioniera all’Aquila, è stata arrestata il 7 febbraio per l’operazione “Scintilla”. Luca Dolce è prigioniero dal 19 febbraio per l’operazione “Renata”. Anna e Silvia hanno iniziato lo sciopero della fame il 29 maggio, contro le condizioni e le restrizioni nella sezione AS2 del carcere de L’Aquila].

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Italy: Update on June 11th on the hunger strike of imprisoned anarchist comrades

Alfredo Cospito, in Ferrara prison, has lost more or less 11 kilos, but being first overweight is not ill, but is still losing a lot of weight.

Also Stecco (Luca Dolce), a comrade detained in the same prison in Ferrara, lost 9 kilos.

The lawyer who saw Marco Bisesti, in the prison of Alessandria, reported that the comrade lost 9 kilos, which due to his previous weight is very much.

They are not going to give up until the comrades in L’Aquila prison will stop the hunger strike.

Even the comrade Anna Beniamino, in the prison of L’Aquila, has lost a few more kilos since the last colloquy in prison done last Wednesday.

None of the named comrades is taking sugar. As for Alfredo, he says it’s not a matter of principle, but of health, because sugars could hurt him, but he points out that when he starts to get sick he’ll start taking them.

Instead, it’s news from a few days ago that Ghespe (Salvatore Vespertino) on the seventh day of the strike had lost as much as six kilos (thus reaching 61 kilos), but despite the physical tiredness, he is well and is determined to continue.

The situation begins to be serious.

Everyone is asking about other comrades on the hunger strike.

[Note: On April 24th Anna Beniamino, Alfredo Cospito e Marco Bisesti were sentenced to sentences of between 5 and 20 years in the first instance sentence of the “Scripta Manent” trial (two other comrades were also convicted); Anna and Marco, along with other comrades, were arrested on 6 September 2016, while Alfredo was arrested in September 2012 along with comrade Nicola Gai on charges of having carried out the action on 7 May 2012 against Roberto Adinolfi (CEO by Ansaldo Nucleare) – an action subsequently claimed individually by Alfredo and Nicola during the trial. Salvatore Vespertino is imprisoned since 5 August 2017 and is currently charged in the trial for the so-called “Panico” operation against the Florentine anarchists. Silvia Ruggeri, detained in L’Aquila prison, was arrested on February 7th for the “Scintilla” operation. Luca Dolce is imprisoned since February 19th for the “Renata” operation. The hunger strike of Anna and Silvia began on May 29th, against the conditions and restrictions in the AS2 section of L’Aquila prison].

(it-en) Grecia: L’anarchico Giannis Michailidis è evaso dal carcere di Tyrintha

Grecia: L’anarchico Giannis Michailidis è evaso dal carcere di Tyrintha

L’anarchico prigioniero Giannis Michailidis [talvolta il nome è riportato come Yannis e il cognome come Mihailidis] è fuggito pochi giorni fa dalla cosiddetta prigione rurale di Tyrintha (Tirinto), in Peloponneso. Era stato arrestato il 1° febbraio 2013 a seguito della doppia rapina avvenuta a Velventos (regione di Kozani, in Grecia), insieme agli anarchici Nikos Romanos, Dimitris Politis e Andreas-Dimitris Bourzoukos (per gli stessi fatti il 30 aprile 2013 vennero arrestati anche gli anarchici latitanti Argyris Dalios, Foivos Harisis, Giannis Naxakis e Grigoris Sarafoudis – non tutti sono stati condannati per le rapine). Il compagno, prima di evadere, stava scontando una condanna di 16 anni e 4 mesi imposta con la sentenza che ha fatto seguito al processo riguardo i fatti di Velventos. Inoltre, nel 2015 è stato condannato a 15 anni per delle accuse legate ad attacco contro la polizia avvenuto il 18 maggio 2011 a Pefki, durante un controllo (furono feriti due poliziotti e l’anarchico Theofilos Mavropoulos, a sua volta ferito, venne arrestato). Giannis è noto anche come “l’arciere di Syntagma” da quando, a febbraio 2011, nel corso dei disordini verificatisi durante uno sciopero generale, venne arrestato per avere colpito con arco e frecce la polizia antisommossa che proteggeva il parlamento greco in piazza Syntagma, ad Atene.

Le forze dell’ordine, secondo la stampa, starebbero già indagando su cosa è successo.
Lungo volo per l’anarchico Giannis Michailidis!

[Ricevuto via e-mail].

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Greece: The anarchist Giannis Michailidis has escaped from Tyrintha prison

The anarchist prisoner Giannis Michailidis [sometimes the name is reported as Yannis and the surname as Mihailidis] escaped a few days ago from the so-called rural prison of Tyrintha (Tiryns), in Peloponnese. He was arrested on 1 February 2013 following the double robbery that took place in Velventos (Kozani region, in Greece), along with the anarchists Nikos Romanos, Dimitris Politis and Andreas-Dimitris Bourzoukos (for the same facts on 30 April 2013 were also arrested the fugitives anarchists Argyris Dalios, Fivos Harisis, Giannis Naxakis and Grigoris Sarafoudis — not all of them were convicted of robberies). The comrade, before the escape, was serving a sentence of 16 years and 4 months, imposed with the sentence that followed the trial regarding the facts of Velventos. Furthermore, in 2015 he was sentenced to 15 years for charges linked to an attack on the police on May 18, 2011, in Pefki, during a police check (two policemen were wounded and the anarchist Theofilos Mavropoulos was arrested, wounded as well). Giannis is also known as “the archer of Syntagma” since, in February 2011, in the clashes during a general strike, he was arrested for hitting the riot police that protected the Greek parliament in Syntagma Square (Athens) with a bow and arrow.

The police, according to the press, are already investigating the incident.
Long flight for the anarchist Giannis Michailidis!

[Text taken from anarhija.info].

(it-es) Madrid, Spagna: Sabotate bici elettriche