Category Archives: Manifesti

(it) Italia: Testi e materiali sull’epidemia in corso [in aggiornamento]

Italia: Testi e materiali sull’epidemia in corso [in aggiornamento]

Pubblichiamo una serie di testi di varia natura che a partire da concetti anche differenti affrontano la questione dell’epidemia in corso e l’attuale situazione in Italia e in Europa. Questa pagina è in continuo aggiornamento.


In corpore vili (12/03/2020)

«Scopo del terrore e dei suoi atti è di estorcere totalmente l’adattamento degli uomini al proprio principio, affinché anch’essi riconoscano, in definitiva, ancora solo uno scopo: quello dell’autoconservazione. Quanto più gli uomini hanno in mente senza scrupoli la propria sopravvivenza, tanto più diventano marionette psicologiche di un sistema che non ha altro scopo che mantenere se stesso al potere» – Leo Löwenthal, 1945. Continue reading

(it-en) Lecce, Italia: Interruzioni (marzo 2020)

https://roundrobin.info/wp-content/uploads/2020/03/Interruzioni.jpgLecce, Italia: Interruzioni (marzo 2020)

Che la vita sociale si svolga a distanza, in fondo, non è una novità. Ormai da tempo le persone vengono persuase che il modo migliore per comunicare e avere relazioni sia quello che utilizza un dispositivo. Protesi dell’essere umano, lo smartphone e i suoi affini, hanno trasformato i modi di stare assieme, di informarsi, imparare, comunicare, scrivere, leggere. Il passo successivo è una robotizzazione del vivente, la tecnica che pervade ogni luogo, ogni aspetto della vita quotidiana. Un superamento della natura e del naturale a favore di esseri e luoghi artificiali. Uno scenario simile non ha bisogno di vita sociale, non ha bisogno di relazioni, emozioni, pensieri, ha bisogno solo di ordine, disciplina, regolamentazione, macchine. Forse ora il Dominio prova a fare un passo in avanti e utilizza un problema sanitario, la diffusione di un virus, per arrivare quanto meno ad un’irreggimentazione generalizzata, il resto poi andrà da sé. Continue reading

(it-en-fr) Italia: Non sono mele marce. Manifesto in solidarietà a Paska (gennaio 2020)

https://roundrobin.info/wp-content/uploads/2020/01/manif.pngItalia: Non sono mele marce. Manifesto in solidarietà a Paska (gennaio 2020)

Il 17 settembre 2019 si è aperto il processo ai danni del nostro compagno Paska, accusato di resistenza e lesioni aggravate nei confronti dei suoi carcerieri, in occasione di una traduzione [da un carcere ad un altro].

I due spintoni dati ad alcuni secondini della scorta sono stati la reazione minima al trattamento che, in più occasione, gli avevano riservato: da ultimo, nella trasferta del 18 ottobre 2018, una guida da rally del blindato che gli aveva provocato un forte colpo alla testa e al costato.

D’altra parte, fin dal suo arrivo a La Spezia la direzione carceraria aveva deciso di riservargli in modo arbitrario misure ancor più restrittive, come rallentamenti della posta, divieti di incontro, isolamento, fino al regime differenziato di 14bis, corredato dal divieto di fare l’aria con gli altri detenuti. Continue reading

(it-en-fr-es) Cagliari, Sardegna (Italia): Manifesto in solidarietà con gli indagati dell’operazione “Lince”

https://nobordersard.files.wordpress.com/2019/10/df2.png?w=500Cagliari, Sardegna (Italia): Manifesto in solidarietà con gli indagati dell’operazione “Lince”

No basi

Mercoledì 18 settembre 2019 la procura di Cagliari ha chiuso le indagini riguardanti il ciclo di lotta antimilitarista negli anni 2014 – 2017, accusando quarantacinque persone.

Cinque di essi sono accusati di 270bis, “associazione sovversiva con finalità di terrorismo”, mentre i restanti vengono accusati di aver preso parte ad alcuni momenti di lotta collettiva quali cortei ai poligoni [militari] o in città,o per aver violato un foglio di via.

Lo Stato italiano presenta ora il conto cercando di farla pagare ad alcuni  dei tanti che in quegli anni si sono battuti per bloccare le esercitazioni e per mettere i bastoni tra le ruote ai militari che occupano la nostra terra.
Questo attacco è diretto a tutti coloro che osano alzare la testa contro l’occupazione militare della Sardegna, a tutti coloro che non vogliono stare inermi davanti a chi, a pochi passi da noi, prepara le guerre o fabbrica le armi.
Accusano cinque persone di “terrorismo” e di aver diretto le lotte di quegli anni. Niente di più falso.

Chi ha partecipato a quei momenti lo sa bene, nessun capo e un solo obiettivo: bloccare le esercitazioni [militari].
Non saranno queste accuse a fermare la nostra rabbia o a placare la nostra determinazione, sappiamo di essere nel giusto e questo ci basta. Continue reading

(it) Lecce, Italia: Occupiamo il firmamento. Nuova occupazione anarchica a Lecce

https://roundrobin.info/wp-content/uploads/2019/10/nuova-occupazione-a-Lecce.jpgLecce, Italia: Occupiamo il firmamento. Nuova occupazione anarchica a Lecce

Nell’universo libero, ogni essere umano è una stella indipendente, con una propria rotta. Nell’universo servile, ogni essere umano è nel migliore dei casi un pianeta e nel peggiore un satellite: di per sé spento, illuminato soltanto da un riflesso altrui, costretto in eterno a percorrere la stessa orbita attorno ad un centro (chiamato di volta in volta Stato o nazione, organizzazione o partito, legge o morale, fede o ideologia, ricchezza o carriera).

Ecco perché chi vuole muoversi senza interferenze ha bisogno non solo di allontanarsi il più possibile da ogni percorso prestabilito, ma anche di prendersi un proprio spazio. Continue reading

(it) Lega menzogne e violenza

Che la politica di ogni colore si schieri a fianco di leghisti conservatori, reazionari, omofobi, razzisti, fascisti e infami non meraviglia. Chi difende il suo ruolo di parassita non può che essere al
fianco di parassiti suoi simili, sbraitando la solita litania che ognuno deve esprimere la propria opinione poiché altrimenti si minano le basi della democrazia. Certo nessuno di essi risulta essere indignato da ciò che la politica della Lega sta portando avanti ormai da più di un
ventennio e che ora che è al Governo ha la possibilità di mettere in pratica. Una politica assassina nei confronti degli stranieri rei di essere poveri o di scappare da guerre e calamità poco naturali; una
politica di restaurazione dell’ordine e repressione della libertà in ogni ambito della vita quotidiana: basterebbe pensare alle parole del senatore Pillon che vorrebbe obbligare le donne a partorire per decidere di agire contro chi minaccia la libertà.
Domenica 19 maggio nella piazza centrale di Lecce alcuni militanti della Lega promuovevano queste politiche, dopo aver raccolto firme per la castrazione chimica contro chi si rende autore di abusi sessuali. Una proposta feroce, così come feroce è l’ideologia che considera i corpi umani sacrificabili come si faceva in altre epoche. Quella mattina qualcuno ha deciso di ostacolarli e naturalmente ne è nato un parapiglia.
Permettere a questi soggetti di parlare ed essere nelle piazze non ha nulla a che vedere con la libertà di pensiero. Sarebbe come dare la parola a Goebbels e consentirgli di esprimere quali erano i programmi del partito nazista o ad Eichmann per spiegare la gestione dei campi di
concentramento. Un fascista, un leghista non devono parlare, devono essere cancellati dalla Storia perché sono una minaccia costante per la libertà di tutti. Un candidato sindaco ha espresso loro solidarietà citando le parole di Pertini secondo cui tutti hanno diritto di parola, dimenticando che lo stesso Pertini nella medesima intervista sosteneva che il fascismo, al contrario, andava solo combattuto, poiché era un crimine.
Usare la violenza per respingere la violenza è necessario, affermava l’anarchico Malatesta, ed è per noi anche giusto. Pensare invece che fascismo, leghismo, autoritarismo, iniquità, privilegio, sopraffazione e devastazione della natura si cancelleranno pacificamente è una grande illusione e anche un pensiero molto comodo.
Detto questo non si può non ribadire la correttezza di mandare via i leghisti da ogni luogo anche perché, insieme ai servi giornalisti, sono solo in grado di mistificare la realtà e piagnucolare. Nessuna ragazza minorenne è stata infatti ferita la mattina del 19 maggio, mentre un leghista ha sferrato un pugno in faccia ad un compagno, rompendogli i denti. Questa la realtà, ma passare da vittime serve ai leghisti per nascondere la loro vigliaccheria e quella di tutti i politici che li hanno difesi.

Nemici della Lega e di ogni Fascismo

[Manifesto affisso a Lecce, 20.05.2019].

(it-es) Cile: Manifesto in memoria del compagno Mauricio Morales, a dieci anni dalla sua morte in azione

Manifesto in memoria del compagno Mauricio Morales, a dieci anni dalla sua morte in azione:

Mauricio Morales presente

La mattina del 22 maggio 2009 moriva in azione il compagno Mauricio Morales, in seguito alla detonazione anticipata del congegno esplosivo con il quale intendeva attaccare la Scuola della Gendarmeria, una fabbrica di miserabili carcerieri.

Ricordiamo la vita del Punki Mauri, la vita che ha scelto di vivere, le sue idee ed azioni, le decisioni che lo hanno portato a percorrere il sentiero anarchico, con cuore e convinzione. Dalla strada cerchiamo di mantenere viva l’anarchia, in ogni gesto di memoria attiva e conflittuale, senza vittimismo o docilità, rendendo l’atto e la parola un elemento pericoloso per l’ordine sociale dei potenti.

Niente è finito
Tutto continua

Por la expansion del caos…
Prokura ke viva la anarkía

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Propaganda en memoria del compañero Mauricio Morales, a 10 años de su muerte en acción (Chile):

Mauricio Morales presente

La madrugada del 22 de mayo de 2009 muere en axión el compañero Mauricio Morales, tras la detonación anticipada del artefacto explosivo con el que pretendía atacar la Escuela de Gendarmería, fábrica de miserables carceleros.

Recordamos la vida del Punki Mauri, la vida que eligió vivir, sus ideas y acciones, las decisiones que lo llevaron a transitar el camino anárquico, con corazón y convicción. Desde la kalle procuramos que siga viva la anarquía, en cada gesto de memoria activa y confrontacional, sin victimismo ni docilidad, haciendo en el acto y la palabra un elemento peligroso para el orden social de los poderosos.

NADA HA ACABADO
TODO CONTINÚA

Por la expansión del caos…
Prokura ke viva la anarkía

[Tomado de 325.nostate.net].