Category Archives: Anarchist prisoners

(it-en) Grecia: Scarcerati gli anarchici Christos e Gerasimos Tsakalos (24/07/2019)

https://anarhija.info/library/g-c-greece-ccf-member-damiano-bolano-released-from-1.jpgGrecia: Scarcerati gli anarchici Christos e Gerasimos Tsakalos (24/07/2019)

Mercoledì 24 luglio sono stati scarcerati i compagni anarchici Christos e Gerasimos Tsakalos, membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco. I compagni inizialmete vennero condannati a più di 70 anni di carcere, poi ridotti a 20. I compagni si sono appellati alla legge Paraskevopoulos, introdotta dal precedente governo di SYRIZA, e sono stati rilasciati dopo aver scontato 8 anni delle condanne di 20 anni. Continue reading

(it-en) Italia: Aggiornamenti sulla situazione dell’anarchico prigioniero Alfredo Cospito (24/07/2019)

Italia: Aggiornamenti sulla situazione dell’anarchico prigioniero Alfredo Cospito (24/07/2019)

Il compagno Alfredo Cospito aveva iniziato a sentirsi male 15 giorni fa, appena terminato lo sciopero della fame. Ha insistito subito per una TAC. In effetti, appena fatta la TAC lo hanno trasferito d’urgenza in ospedale, dove è stato operato. L’intervento è durato 5 ore perché hanno dovuto asportare la cistifellea, che era esplosa. Il tutto sempre perché da mesi i dottori dicevano che era necessario operarlo, ma il carcere ha sempre rimandato, cercando di risolvere il problema con delle pasticche, che in realtà non hanno risolto niente. Con lo sciopero della fame la situazione si era aggravata. Continue reading

(it-en-fr) Italia: Processo “Panico” – Considerazioni tecniche rispetto alla sentenza del 22 luglio 2019

https://anarhija.info/library/g-p-grecia-per-i-13-anni-di-carcere-a-irianna-14-0-1.jpgItalia: Processo “Panico” – Considerazioni tecniche rispetto alla sentenza del 22 luglio 2019

Testo aggiornato il 25 luglio 2019.

In sostanza molte cose sono rimaste invariate rispetto alle richieste dei p. m., alcune pene si sono addirittura inasprite.
Queste le differenze/considerazioni sostanziali così a colpo d’occhio:
Non è passata la qualificazione del reato di capodanno come tentato omicidio, ma è stato declassato a lesioni gravissime; questo però non ha determinato una grossa differenza nella pena rispetto alle richieste. E’ passata tuttavia la micidialità dell’ordigno. Giova, Ghespe e Paska sono stati condannati per capodanno, mentre Nicola è stato assolto da quella accusa.
E’ passata l’associazione a delinquere, ma 6 (su 15) degli “associati” ne sono stati assolti. Sono state confermate come “cape” dell’associazione Filomena e Carlotta, mentre non è stata accolta l’accusa per Giova di essere diventato il nuovo “capo” dopo l’arresto delle due in seguito alla prima ondata di misure cautelari. Continue reading

(it-en) Italia: Aggiornamento su Divine

Italia: Aggiornamento su Divine

Lunedì 15 luglio verso le ore 13 la polizia si è presentata presso l’abitazione del compagno anarchico Divine per condurlo in questura, dove gli è stato notificato un decreto di espulsione, firmato direttamente dal ministro Matteo Salvini. Nonostante vivesse in Italia da una ventina d’anni e avesse tutte le carte in regola per la sua permanenza, attraverso un’udienza per direttissima il giudice ha convalidato la misura di espulsione, appellandosi a denunce varie, tra cui una accusa con l’aggravante di terrorismo da cui era stato assolto anni fa. Il 16 luglio era prevista la deportazione in Nigeria, che però non è avvenuta, anche a seguito di una decisione della “Corte europea dei diritti dell’uomo”. Il sequestro del compagno è continuato e sempre il 16 luglio è stato incarcerato nel CPR di Bari, da cui, infine, è stato scarcerato il 19 luglio.

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(it-en) Italia: Comunicato di Alfredo dal carcere di Ferrara

Italia: Comunicato di Alfredo dal carcere di Ferrara

Carcere di Ferrara, 14/07/2019
Vi do la tragicomica notizia che la mia stramaledetta cistifellea dopo 5 ore di operazione ci ha abbandonato (8 luglio) causa sciopero della fame. Scusatemi ma non sono ancora in grado di rispondere decentemente alle vostre tante lettere. Ma contate sulle mie risposte. Unica cosa positiva ho perso 21 kg. Continuate a scrivermi. Sicuro che la lotta in solidarietà con le compagne proceda sempre più efficace.
Alfredo

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(it-en) Italia: Sequestro e tentata deportazione dell’anarchico Divine Umoru + Sabato 20 luglio: Presidio al CPR di Bari

Italia: Sequestro e tentata deportazione dell’anarchico Divine Umoru + Sabato 20 luglio: Presidio al CPR di Bari

Trasferimenti, violenze e deportazioni:

Ieri [15 luglio 2019] ci è arrivata notizia della deportazione, ora in corso, di Divine Umoru, resa possibile da un’ordinanza emessa direttamente da Salvini, malgrado avesse i documenti in regola. È un compagno anarchico che ha subito diversi processi, lo conosciamo e vogliamo essergli solidali.

Per questo, malgrado ci sia reso impossibile rintracciarne i movimenti, saremo a Malpensa alle ore 17,30 (martedì 16) al terminal 1 partenze ingresso 16. Fate girare e venite tutti e tutte!

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(it-en) Firenze, Italia: Verso la fine del processo “Panico”

https://anarhija.info/library/g-p-grecia-per-i-13-anni-di-carcere-a-irianna-14-0-1.jpgFirenze, Italia: Verso la fine del processo “Panico”

Si è conclusa oggi la settimana di udienze finali del processo panico. Lunedì 15 e metà di martedì 16 si è svolta la parte finale della fase dibattimentale; dalla parte dell’accusa, la trattazione dell’ultima tranche di trascrizioni peritali delle intercettazioni, ambientali e telefoniche; da parte della difesa, sono state sollevate alcune obiezioni rispetto all’ingerenza del perito dell’accusa nelle attività del perito del tribunale (ovvero: l’intercettazione principale con cui hanno accusato Paska è stata prima trascritta in modo diverso dal perito del tribunale, poi corretta dopo le pressioni dell’accusa per farla tornare conforme all’”originale”). Poi è stato sentito un testimone della difesa rispetto al piede rotto di Ghespe nel periodo intorno a capodanno [2017].

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(it-en) Italia: Richieste di condanna al processo per l’operazione “Panico”

https://anarhija.info/library/g-p-grecia-per-i-13-anni-di-carcere-a-irianna-14-0-1.jpgItalia: Richieste di condanna al processo per l’operazione “Panico”

Il 16 luglio 2019 i pubblici ministeri Focardi e Giunti hanno esposto le richieste di condanna nei confronti di 39 imputati nel processo per l’operazione “Panico” contro gli anarchici fiorentini. Il processo è frutto dell’unione di più procedimenti penali, tra cui quello legato all’operazione “Panico” del 31 gennaio 2017 (che comportò tre arresti domiciliari, alcune restrizioni e perquisizioni con l’accusa principale di “associazione a delinquere”) e l’operazione repressiva del 3 agosto 2017, che comportò otto arresti, perquisizioni e lo sgombero dell’occupazione La Riottosa, a Firenze, con le accuse (per gli otto anarchici arrestati) di aver compiuto un attacco esplosivo contro la libreria “Il Bargello” (Firenze, 1° gennaio 2017), spazio legato a fascisti e al partito fascista Casapound, azione durante cui rimase gravemente ferito un poliziotto artificiere che perse parte di una mano e un occhio, e un attacco incendiario contro una caserma dei carabinieri nel quartiere di Rovezzano (Firenze, 21 aprile 2016).

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(en-es-de-fr) Italy: Operation “Panico”. Call for international active solidarity, supporting prisoners and legal expenses

Italy: Operation “Panico”. Call for international active solidarity, supporting prisoners and legal expenses

https://anarhija.info/library/i-o-italy-operation-panico-en-2.jpg

[Poster taken from anarhija.info].

(it-en) Italia: Kabu è stato scarcerato

Italia: Kabu è stato scarcerato

Trieste – Udine
Oggi, venerdì 12 luglio, Kabu ha lasciato il carcere di Trieste ed è finalmente libero! È una gioia averlo di nuovo al nostro fianco!
Compagno punk anarchico, ribelle, generoso, istintivamente solidale e complice con tutti i dannati della terra.
In questi anni di detenzione non ha mai abbassato la testa, si è opposto in prima persona ai soprusi e alle violenze dell’amministrazione penitenziaria e delle schifose guardie carcerarie e ha dato coraggio anche con gesti semplici e quotidiani ai suoi compagni di prigionia, smascherando punto su punto tutte le nefandezze che avvengono dentro quella galera infame.
Un abbraccio caloroso va a lui e ai suoi familiari che in questi anni lo hanno sostenuto, valorizzando il suo modo di pensare e di essere, e che senza paura e con cuore sincero hanno appoggiato anche noi solidali fuori. Continue reading

(it-en) Grecia: Nikos Romanos è stato scarcerato dopo sei anni di prigionia

Grecia: Nikos Romanos è stato scarcerato dopo sei anni di prigionia

Nikos Romanos è stato rilasciato oggi, 11/7/19, dal carcere di Korydallos [Atene], dopo aver scontato la pena imposta.

Il compagno era stato arrestato nel febbraio del 2013, assieme ad altri tre compagni, per una doppia rapina armata, al Banco Agricolo e alle Poste Elleniche, a Velvento (Kozani).

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(it-en) Italia: Aggiornamento su Davide Delogu

Italia: Aggiornamento su Davide Delogu

L’udienza per la censura è andata male, infatti quest’ultima rimane attiva, motivata dal fatto che Davide ha contatti con altri anarchici.

Ha anche fatto sapere che nel carcere di Rossano Calabro un ragazzo si è suicidato. Era stato trasferito lì perché già aveva compiuto un tentativo in un altro carcere nel nord italia e il DAP ha pensato bene di detenerlo in condizioni più dure.

Questi per ora gli aggiornamenti. Invitiamo pertanto a scrivere a Davide, così da scongiurare anche i tentativi di isolarlo con la censura postale. Continue reading

(it-en) Cremona, Italia: Tommaso è stato trasferito agli arresti domiciliari

Cremona, Italia: Tommaso è stato trasferito agli arresti domiciliari

[Nota: Tommaso è un anarchico che ha tentato di resistere ad un fermo di polizia avvenuto sotto casa di un fascista (che nei giorni precedenti si era messo in mostra con alcune provocazioni vigliacche), il 5 aprile 2019 a Cremona. Durante il fermo un finestrino di una macchina della polizia venne sfondato. Il 10 aprile è stato condannato ad un anno, otto mesi e dieci giorni di reclusione per le accuse di “resistenza”, “danneggiamento aggravato”, “lesioni”, “minacce” e “oltraggio”].

Nell’arco della giornata di ieri, mercoledì 10 luglio, è stata accolta la richiesta di scarcerazione per Tommy!
Ora, dopo 96 giorni di galera infame, si trova ai domiciliari con tutte le restrizioni… Noi lo vogliamo vedere presto scorrazzare per le strade di questo mondo di merda!
Tommy libero!
Tutti/e liberi/e! Continue reading

(it-en) Firenze, Italia: Ultime udienze del processo per l’operazione “Panico”

https://anarhija.info/library/g-p-grecia-per-i-13-anni-di-carcere-a-irianna-14-0-1.jpgFirenze, Italia: Ultime udienze del processo per l’operazione “Panico”

Le udienze dal 15 al 18 luglio 2019 sono confermate, ma per assenza di uno dei giudici la sentenza, prevista per il 22 luglio, potrebbe slittare, di massimo una settimana, a quanto pare.

E’ stato chiesto, per Giova, Paska e Ghespe ai domiciliari, il trasporto con mezzi propri per le udienze, quindi senza scorta. Per Paska è stato inoltre chiesto il trasferimento temporaneo di domiciliari in una casa nei pressi di Firenze.

Per quanto riguarda le presenze in aula, Paska dovrebbe quindi essere presente a tutte le udienze. Giova e Ghespe sicuramente non verranno all’udienza del 15, ma per quelle successive ancora non hanno deciso. Continue reading

(it-en) Italia: Aggiornamenti sull’operazione “Prometeo” – Giuseppe è stato trasferito nel carcere di Rossano Calabro

https://anarhija.info/library/i-a-italia-aggiornamento-su-prigionieri-anarchici-1.jpgItalia: Aggiornamenti sull’operazione “Prometeo” – Giuseppe è stato trasferito nel carcere di Rossano Calabro

Apprendiamo in data 8 luglio 2019 che l’anarchico Giuseppe Bruna è stato trasferito dal carcere di Alessandria a quello di Rossano Calabro. Il compagno è stato arrestato il 21 maggio assieme a Natascia e Robert per l’operazione repressiva “Prometeo”. Ricordiamo che recentemente anche Robert è stato trasferito (da Terni a Bancali, in Sardegna), mentre Natascia resta prigioniera all’Aquila. Continue reading

(it-en) Italia: 14 luglio – Presenza solidale sotto le carceri di Terni ed Alessandria

https://spazio-di-documentazione-il-grimaldello.noblogs.org/files/2019/07/presodiiAlesTerni-1-724x1024.jpg

Italia: 14 luglio – Presenza solidale sotto le carceri di Terni ed Alessandria

Dopo un mese di sciopero della fame e di solidarietà dentro e fuori dal carcere; a sostegno di chi resiste all’isolamento carcerario; a fianco di Juan, Robert e Beppe, arrestati nelle ultime operazioni repressive; senza scordare i compagni che hanno difeso dignità e lotte in decenni di prigionia, continuiamo la mobilitazione. Continue reading

(it-en) Italia: Trasferimento di Robert, arrestato per l’operazione “Prometeo”

https://anarhija.info/library/i-a-italia-aggiornamento-su-prigionieri-anarchici-1.jpgItalia: Trasferimento di Robert, arrestato per l’operazione “Prometeo”

In data 6 luglio 2019 apprendiamo del trasferimento di Robert dal carcere di Terni a quello di Bancali, in Sardegna. Quindi il nuovo indirizzo è il seguente:

Robert Firozpoor
C. C. di Sassari – Bancali
strada provinciale 56, n. 4
Località Bancali
07100 Sassari Continue reading

(it-en-fr) Carcere dell’Aquila, Italia: “Un coup de dés”

Carcere dell’Aquila, Italia: “Un coup de dés”
Lettera di Anna, Silvia e Natascia sulla fine dello sciopero della fame.

Che la vita sia una partita a dadi contro il destino lo scrisse un poeta, che agli anarchici piaccia giocare lo sappiamo. Una prima partita l’abbiamo conclusa. Un mese per tastare il terreno ed annusare i confini della gabbia, un mese di sciopero della fame per far capire che siamo materiale difficile da inscatolare.

Al trentesimo giorno sospendiamo con il proposito di tornare con maggior forza. Un primo bilancio positivo è nella solidarietà viva, spontanea, immediata dentro e fuori le carceri, che ha sollevato chiaro e forte il problema.

Da dentro: un mese in sciopero anche [da] Marco e Alfredo in AS2 ad Alessandria e Ferrara, a cui si è aggiunta Natascia al suo arrivo a Rebibbia e con cui abbiamo proseguito una volta arrivata qui, poi altri compagni, Stecco, Ghespe, Giovanni, Madda, Paska e Leo.

Da vicino: abbiamo sentito le battiture dal 41bis femminile e maschile aquilani, musica che rompe il silenzio di questa fortezza montana e a cui abbiamo risposto e continueremo a rispondere finché dureranno, solidali con quante e quanti subiscono da anni sulla propria pelle questo regime infame.

Da fuori: azioni dirette, incursioni informative, azioni di disturbo in giro per l’Italia e nel mondo hanno fatto da megafono a qualcosa che non è un gioco: differenziazione carceraria, circuiti punitivi, affinamento delle strategie repressive, in chiave anti-anarchica e non solo. Non è nulla che non conoscessimo e manteniamo la consapevolezza che dentro come fuori le scintille pronte a propagarsi sono ovunque, questo ci dà forza e determinazione.

È solo un inizio che speriamo sia stato un’iniezione di fiducia nelle potenzialità e nella forza che portiamo, dentro e fuori, con noi.

L’Aquila, 28 Giugno 2019
Silvia, Natascia, Anna

[Tratto da anarhija.info].

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Prison of L’Aquila, Italy: “Un coup de dés”
Letter of Anna, Silvia and Natascia on the end of the hunger strike.

A poet wrote that life is a game of dice against destiny, we know that anarchists like to play. We finished a first match. A month to test the ground and smell the confines of the cage, a month of hunger strike to make it clear that we are a difficult material to box.

On the thirtieth day we suspend with the intention of returning with more strength. A first positive balance is in the living, spontaneous and immediate solidarity inside and outside the prisons, which raised the problem clearly and strongly.

From inside: a month on strike also from Marco and Alfredo in AS2 sections in Alessandria and Ferrara prisons, to which added Natascia from her arrival in Rebibbia prison and with whom we continued once she arrived here, then other comrades, Stecco, Ghespe, Giovanni, Madda, Paska and Leo.

From nearby: we heard the beatings from the female and male 41bis sections in L’Aquila prison, music that breaks the silence of this mountain fortress and to which we have responded and will continue to respond as long as they last, in solidarity with those who have suffered this infamous regime on their skin for years.

From outside: direct actions, informative incursions, disturbing actions around Italy and in the world have acted as a megaphone to something that isn’t a game: prison differentiation, punitive circuits, refinement of repressive strategies, from an anti-anarchist perspective, and not only. It’s nothing that we didn’t know and we maintain the awareness that inside as well as outside the sparks ready to propagate are everywhere, this gives us strength and determination.

It’s only a beginning that we hope has been an injection of confidence in the potential and strength we bring, inside and outside, with us.

L’Aquila, June 28th, 2019
Silvia, Natascia, Anna

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Prison de L’Aquila (Italie) : Un coup de dés
Communiqué de fin de la grève de la faim.

C’est un poète qui a écrit que la vie est un jeu de dés contre le destin, et on sait que les anarchistes aiment jouer. Nous, on a terminé un premier match. Un mois pour prendre la température et renifler les frontières de la cage, un mois de grève de la faim pour leur faire comprendre que nous sommes du matériel difficile à mettre en boîte.

Arrivées au trentième jour, on arrête, avec l’intention de revenir avec plus de force encore. Un premier bilan positif on peut le voir dans la solidarité vivante, spontanée, immédiate, depuis l’intérieur et l’extérieur des prisons, qui a soulevé le problème, fort et clair.

Depuis l’intérieur : Marco et Alfredo, dans les AS2 d’Alessandria et de Ferrara, ont été en grève pendant un mois eux aussi ; Natascia nous a rejointes à son arrivée à Rebibbia et on a poursuivi ensemble quand elle est arrivée ici ; puis d’autres compagnons : Stecco, Ghespe, Giovanni, Madda, Paska et Leo.

Depuis tout près : on a entendu les battages des barreaux venants des sections 41bis pour femmes et pour hommes ; une musique qui brise le silence de cette forteresse dans la montagne, à laquelle on a répondu et on continuera à répondre jusqu’à quand elle continuera, en solidarité avec celles et ceux qui subissent sur leur peau, depuis des années, cet ignoble régime de détention.

Depuis l’extérieur : actions directes, raids informatifs et actions de dérangement, en Italie et dans le monde, ont fonctionné comme des hauts-parleurs pour quelque chose qui n’est pas un jeu : la différenciation dans les prisons, les sections punitives, l’affinement de stratégies répressives contre les anarchistes, mais pas que. Rien qu’on ne connaissait pas auparavant et on garde la conscience que, à l’intérieur comme à l’extérieur, les étincelles prêtes à se propager sont partout ; cela nous donne force et détermination.

Ce n’est qu’un début et on espère que ça a été une injection de confiance dans les potentialités et dans la force que nous portons avec nous, à l’extérieur comme à l’intérieur.

L’Aquila, 28 juin 2019
Silvia, Natascia, Anna

[Depuis attaque.noblogs.org].

 

(it-en) Italia: Aggiornamenti dal carcere di Alessandria (29/06/2019)

Italia: Aggiornamenti dal carcere di Alessandria (29/06/2019)

Da colloquio svolto con Marco stamattina apprendiamo che, venuto a conoscenza dell’interruzione dello sciopero della fame da parte delle compagne che l’avevano iniziato a L’Aquila [il 29 maggio], ha deciso di porre fine anche al suo. Oggi stesso riprenderà il cibo dal carrello.

Giuseppe [arrestato il 21 maggio per l’operazione “Prometeto”], trasferito da poco in quella stessa sezione [AS2 del carcere di Alessandria], ha iniziato ieri uno sciopero della fame perché si sblocchi l’isolamento in cui ancora lo tengono. Protrarrà il rifiuto del cibo fino a lunedì. Attenderà poi una settimana, al termine della quale, se non saranno cambiate le condizioni, valuterà in che termini riprendere la protesta.

Gli indirizzi:

Marco Bisesti
C. C. di Alessandria “San Michele”
strada statale per Casale 50/A
15121 Alessandria

Giuseppe Bruna
C. C. di Alessandria “San Michele”
strada statale per Casale 50/A
15121 Alessandria

[Tratto da roundrobin.info].

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Italy: Updates from the prison of Alessandria (June 29th, 2019)

From a meeting with Marco this morning we learn that, having learned of the interruption of the hunger strike by the comrades who had started it in L’Aquila on May 29th, he decided to put an end to his. Today he will resume the food from the cart.

Giuseppe, arrested on May 21st for the “Prometeto” repressive operation, recently transferred to the same section (“AS2” of the prison of Alessandria), started a hunger strike yesterday to end the isolation in which they still hold it. The refusal of food will continue until Monday. He will then wait a week, at the end of which, if the conditions are not changed, he will evaluate the terms in which to resume the protest.

The addresses:

Marco Bisesti
C. C. di Alessandria “San Michele”
strada statale per Casale 50/A
15121 Alessandria
Italia [Italy]

Giuseppe Bruna
C. C. di Alessandria “San Michele”
strada statale per Casale 50/A
15121 Alessandria
Italia [Italy]

(it-en) Italia: Aggiornamenti sullo sciopero della fame (28/06/2019)

Italia: Aggiornamenti sullo sciopero della fame (28/06/2019)

Oggi, 28 giugno 2019, le tre compagne anarchiche rinchiuse nella sezione A.S.2 del carcere di L’Aquila, hanno posto fine allo sciopero della fame iniziato dalle stesse Silvia e Anna lo scorso 29 maggio, facendone comunicazione ufficiale all’istituto penitenziario.

Hanno anche scritto una dichiarazione di conclusione dello sciopero che hanno spedito via posta ad alcune realtà di movimento.

Dal colloquio che si è svolto stamattina con alcune delle avvocate, apprendiamo anche la notizia relativa alla prosecuzione dello sciopero della fame in sostegno alle rivendicazioni delle compagne, oltre che di Marco, detenuto ad Alessandria, anche di Alfredo, detenuto a Ferrara. È ora urgente dare anche a loro comunicazione tempestiva dell’interruzione dello sciopero da parte delle compagne.

In vista di un’udienza che si terrà presso il tribunale di Torino il prossimo 2 luglio, che vede imputata con altri/e anche Silvia alla quale è stata autorizzata la presenza in aula, comunichiamo che il suo trasferimento è avvenuto già oggi.

Anna e Natascia proseguiranno nei prossimi giorni la protesta tramite battitura, unendosi a quella ancora in corso nelle sezioni di 41bis.

A breve le dovute considerazioni.

[Tratto da roundrobin.info].

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Italy: Updates on the hunger strike (June 28th, 2019)

Today, June 28th, 2019, the three anarchist comrades locked up in the AS2 section (“High Surveillance 2”) of the prison of L’Aquila, put an end to the hunger strike initiated by Silvia and Anna themselves on May 29th, making an official communication to the prison institution.

They also wrote a statement on the conclusion of the hunger strike that they mailed to some components of the anarchist movement.

From the meeting that took place this morning with some of the lawyers, we also learn the news concerning the continuation of the hunger strike in support of the claims of the comrades imprisoned in L’Aquila, as well as of Marco, detained in Alessandria, also of Alfredo, detained in Ferrara. It is now urgent to also give them timely notification of the termination of the strike by the comrades.

In view of a court hearing to be held at the court of Turin next July 2nd, which sees defendants with others also Silvia, to whom the presence in the courtroom has been authorized, we inform that her transfer in the prison of Turin has already taken place today.

Anna and Natascia will continue in the coming days the protest by typing, joining the one still in progress in the sections of 41bis.

The due considerations soon.

(it-en) Grecia: Aggiornamenti riguardo l’anarchico Kostas Sakkas (25/06/2019)

Grecia: Aggiornamenti riguardo l’anarchico Kostas Sakkas (25/06/2019)

Nota: Kostas Sakkas è stato arrestato a Salonicco il 12 giugno 2019 assieme a Giannis Dimitrakis e Dimitra Syrianou durante una rapina.

Come atto di vendetta, il compagno è stato trasferito nel seminterrato della prigione femminile di Korydallos ad Atene per poter farlo partecipare al processo in corso per il caso dei cosiddetti “Ladri di Distomos”.

Il servizio di trasferimento lo ha registrato come prigioniero nelle carceri maschili di Korydallos. Attualmente è detenuto irregolarmente in un’altra prigione e in un regime speciale di detenzione con il divieto di visite e la privazione delle formalità di base, dal momento che è tipicamente “invisibile”.

In questi eventi è evidente il coinvolgimento della polizia anti-terrorismo e rivela la rabbia di quest’ultima nei confronti di militanti impenitenti, come il compagno Kostas Sakkas, decidendo sul trasferimento dei detenuti giudicati “particolarmente pericolosi”.

Immediato trasferimento di Kostas Sakkas nel carcere maschile di Korydallos.
Nessun compagno nelle mani dello Stato.

In solidarietà,
Act for Freedom Now!

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Greece: News of 25 June, 2019, concerning anarchist comrade Kostas Sakkas

Note: Kostas Sakkas has been arrested during a robbery together with Giannis Dimitrakis e Dimitra Syrianou, in Thessaloniki on June 12

As an act of revenge the comrade has been transferred to the basement of the women’s prison of Korydallos in Athens  in order to attend the ongoing trial for the “Thieves of Distomos” case.

The transfer service recorded him as a prisoner to the men’s prisons of Koridallos. At this time he is being irregularly imprisoned in another prison and in a special detention regime with a ban on visits and deprivation of basic formalities, since he is typically “invisible”.

The involvement of the anti-terrorist police is evident in this event and reveals its fury towards unrepentant militants such as comrade Kostas Sakkas by deciding on the transfer of detainees judged to be “particularly dangerous”.

IMMEDIATE TRANSFER OF KOSTAS SAKKAS TO KORYDALLOS MEN’S PRISONS.
NO COMRADE IN THE HANDS OF THE STATE.

IN SOLIDARITY,
ACT FOR FREEDOM NOW!

[Text taken from actfrofree.nostate.net].

(it-en) Italia: Aggiornamenti sullo sciopero della fame nelle carceri dell’Aquila e di Alessandria (26/06/2019)

Italia: Aggiornamenti sullo sciopero della fame nelle carceri dell’Aquila e di Alessandria (26/06/2019)

Notizie da L’Aquila, 26 giugno:

Come ogni mercoledì, anche oggi Silvia e Anna hanno svolto i colloqui con persone esterne.

Mentre Natascia, trasferita lì una settimana fa, non ha ancora la possibilità di vedere nessun altra/o all’infuori dell’avvocata. È sottoposta a censura e le hanno trattenuto anche le carte processuali.
Anche la posta di Silvia, in entrata e in uscita, continua a subire rallentamenti, e in parte viene trattenuta.

Ad oggi sono tutte e tre ancora in sciopero della fame.

Chi ha visto le due compagne riferisce di averle trovate bene, considerato il fatto che hanno raggiunto il 29° giorno di sciopero della fame. Accusano una fisiologica debolezza che risulta tuttavia essere nella norma. Con grande forza di spirito oggi le compagne hanno rifiutato il pacco, in cui era stata messa della frutta nell’ipotesi che avessero deciso di interrompere lo sciopero.

Le iniziative messe in campo – anche negli ultimi giorni – restituiscono loro forza. Confermano che le battiture dal 41bis – della durata di mezz’ora – continuano, quotidianamente, e che loro riescono a parteciparvi, in risposta, per non più di dieci minuti date le scarse energie. Stanno tirando la corda in una situazione che di giorno in giorno diventa sempre più critica, e l’assenza di una risposta da parte dell’istituzione penitenziaria, sempre più gravida di responsabilità. È attendibile la notizia di una visita nel carcere avvenuta in giornata da parte del garante nazionale dei detenuti, sollecitata dalla gravità della situazione. Le compagne sono monitorate dal personale sanitario, ma la loro richiesta di poter far entrare un medico dall’esterno viene ad oggi ancora disattesa.

Venerdì, 28 giugno, sarà la prossima occasione di contatto diretto con le tre compagne detenute nell’A.S.2 del carcere de L’Aquila, quando andranno da loro a colloquio le rispettive avvocate.

Notizie da Alessandria, 26 giugno:

Oggi verso le 13.30, mi sono recato in visita presso il carcere di Alessandria per incontrare Marco, detenuto nella sezione AS2. Ho passato circa un’ora con lui e mi ha assicurato di stare soggettivamente bene nonostante I diversi giorni di sciopero della fame, è ancora in forze a dispetto dei 9 kg persi (pesa attualmente 42 kg), riesce a sgranchirsi le gambe e a chiacchierare coi compagni quando gli è permesso. Assume solamente 3 bottiglie di acqua da 1.5 litri addizionandole con un cucchiaino di sale e uno di zucchero. Giorni fa, rifiutandosi di non integrare nulla con l’acqua, ha subito una crisi ipoglicemica per cui sono state necessarie alcune flebo di glucosata e fisiologica, ma attualmente il problema pare risolto e viene parametrato dal personale sanitario due volte al giorno per evitare che si verifichi di nuovo. Gli esami ematochimici di ieri e I parametri vitali valutabili indicano uno stato di sofferenza generalizzata da denutrizione lieve, ma non preoccupante in questo momento.
Consapevole delle possibili conseguenze del protrarsi dello sciopero intrapreso, per ora non vuole desistere ed è deciso a rifiutare qualsiasi proposta di trattamento da parte dei carcerieri.
Le notizie delle mobilitazioni all’esterno e delle condizioni degli altri compagni in sciopero gli arrivano abbastanza aggiornate, mentre lamenta notevole lentezza nelle comunicazioni in uscita.
Marco ringrazia tutti i compagni solidali e la cassa antirep [Cassa Antirepressione delle Alpi occidentali] in particolare.
Dai Marco!!

Da Fabio (medico che giovedì 26/06 ha visitato Marco)

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Italy: Update on the hunger strike in the prisons of L’Aquila and Alessandria (26th June, 2019)

News from L’Aquila, June 26th:

Like every Wednesday, Silvia and Anna also held talks with external people today.

While Natascia moved there a week ago, she still has no chance to see anyone else but ‘advocate. She is subjected to censorship and has also withheld her trial papers. Even Silvia’s mail, in and out, continues to suffer slowdowns, and is partly withheld.

To date all three are still on hunger strike.

Who have seen the two comrades [Anna and Silvia] report having found them well, considering the fact that they reached the 29th day of the hunger strike. They accuse a physiological weakness that appears to be normal. With great strength of spirit today the companions refused the package, in which fruit had been put in the hypothesis that they had decided to stop the strike.

The initiatives put in place – even in the last few days – restored their strength. They confirm that the keystrokes from 41bis – lasting half an hour – continue, daily, and that they manage to participate, in response, for no more than ten minutes given the limited energy. They are pulling the rope in a situation that by day in day becomes more and more critical, and the absence of a response from the penitentiary institution, increasingly full of responsibility. The news of a visit to the prison on the same day by the national detainee guarantor, prompted by the gravity of situation, is reliable. The comrades are monitored by health personnel, but their request to allow a doctor to come in from outside the prison is still disregarded today.

Friday, June 28, will be the next opportunity for direct contact with the three comrades held in the AS2 section of the prison of L’Aquila, when the respective lawyers will go to interview them.

News from Alessandria, June 26th:

Today at around 13.30, I visited the prison of Alessandria to meet Marco, who is detained in AS2 section. I spent about an hour with him and he assured me that he was subjectively good despite the several days of hunger strike, he is still in force despite the 9 kg lost (currently weighing 42 kg), he is able to stretch his legs and chat with comrades when allowed. It takes only 3 bottles of 1.5 liter water and adds them with a teaspoon of salt and one of sugar. Days ago, refusing not to integrate anything with water, he suffered a hypoglycemic crisis for which some glucosate and physiological infusions were needed, but currently the problem seems to be solved and is parameterized by the health personnel twice a day to prevent them from check again. Yesterday’s blood tests and evaluable vital signs indicate a state of general suffering from mild malnutrition, but not worrying at this time.
Aware of the possible consequences of the ongoing strike undertaken, for now he does not want to give up and is determined to reject any proposal for treatment by the jailers. The news of the mobilizations outside and the conditions of the other comrades on strike arrived quite up to date, while he complained of a noticeable slowness in outgoing communications.
Marco thanks the comrades in solidarity e in particular the Cassa Antipressione delle Alpi Occidentali [Anti-repression fund of the western Alps].
Come on Marco!!

From Fabio (doctor who visited Marco on Thursday 26/06)

(it-en) Italia: Aggiornamento su alcuni anarchici prigionieri (24/06/2019)

Italia: Aggiornamento su alcuni anarchici prigionieri (24/06/2019)

E’ notizia di ieri, 24/06/2019, che il prigioniero anarchico Alfredo Cospito, nel carcere di Ferrara, in sciopero della fame dal 29 maggio in solidarietà con le compagne Anna e Silvia, ha posto fine allo sciopero.

Ed è sempre di ieri, 24/06/2019, notizia che ai prigionieri anarchici Robert e Giuseppe sono state riconfermate le misure cautelari, e trasferiti rispettivamente nel carcere di Terni e di Alessandria.

A presto ulteriori aggiornamenti.

Nota: Robert e Giuseppe sono stati arrestati assieme a Natascia il 21 maggio 2019 nell’operazione repressiva“Prometeo” con l’accusa di attentato con finalità di terrorismo o di eversione, perché considerati responsabili dell’invio di tre pacchi-bomba nel 2017 ai p. m. Sparagna (nel processo “Scripta Manent”) e Rinaudo (in vari processi contro gli anarchici), e a Santi Consolo, a quell’epoca direttore del DAP Roma.

[Tratto da anarhija.info].

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Italy: Updates about some anarchist prisoners (24th June)

Is yesterday’s news, 24th June 2019, that the anarchist prisoner Alfredo Cospito, in Ferrara prison, on a hunger strike since May 29th in solidarity with comrades Anna and Silvia, put an end to the strike.

It’s also yesterday’s news, 24th June, news that the anarchist prisoners Robert and Giuseppe have been re-confirmed the precautionary measures, and transferred respectively to the Terni and Alessandria prisons.

Further updates soon.

Note: Robert and Giusepoe were arrested together with Natasciaon May 21st, 2019 in the repressive operation “Prometeo” (“Prometheus”) with charges of terrorist or subversive attacks, because they are considered responsible for sending three bomb-packages in 2017 to the p. m. [public prosecutor] Sparagna (in the process “Scripta Manent”) and Rinaudo (in various trials against the anarchists), and to Santi Consolo, at that time director of the DAP [prison administration department”] in Rome.

(it-en) Atene, Grecia: Informazioni sulla sentenza nel quinto processo contro Lotta Rivoluzionaria

https://actforfree.nostate.net/wp-content/uploads/2019/04/asteri-mauro-kokkino-150x150.jpgAtene, Grecia: Informazioni sulla sentenza nel quinto processo contro Lotta Rivoluzionaria

La sentenza riguarda il tentativo di fuga in effettuato il 21 febbraio 2016 da Pola Roupa (quest’ultima, all’epoca clandestina e ricercata, tentò di fare evadere Nikos Maziotis dal carcere di Korydallos dirottando un elicottero), alcuni espropri bancari (uno al Pireo presso l’ospedale “Sotiria” e uno alla Banca nazionale Malesina) e possesso di armi e materiale esplosivo. Continue reading

(it-en) Italia: Aggiornamenti sugli anarchici arrestati per l’operazione “Prometeo” (25/06/2019)

https://anarhija.info/library/i-a-italia-aggiornamento-su-prigionieri-anarchici-1.jpgItalia: Aggiornamenti sugli anarchici arrestati per l’operazione “Prometeo” (25/06/2019)

Dopo gli arresti del 21 maggio 2019 per l’operazione repressiva “Prometeo”, Robert e Beppe sono stati rinchiusi nel carcere di Opera a Milano fino al 21 giugno, mentre Natascia è stata rinchiusa in Francia [sulla sua carcerazione in Francia leggere a questo link: https://roundrobin.info/2019/06/operazione-prometeo-due-parole-in-piu-sullarresto-di-natascia-a-bordeaux/].

Nel carcere di massima sicurezza di Opera Robert e Beppe hanno passato un intero mese in isolamento nella sezione 41bis, non essendoci una sezione AS2 [“Alta Sorveglianza 2”], con solo un’ora al giorno di “socialità” potendosi vedere tra loro, e il resto della giornata col blindo chiuso. Questo regime “illegale” è stato segnalato a giudice, PM e garante dei detenuti, tanto più che non era stato richiesto l’isolamento dal giudice, ma nulla è cambiato per un mese. Continue reading

(it-en) Italia, operazione “Prometeo”: Natascia è stata trasferita nel carcere de L’Aquila ed è entrata in sciopero della fame

https://anarhija.info/library/i-a-italia-aggiornamento-su-prigionieri-anarchici-1.jpgItalia, operazione “Prometeo”: Natascia è stata trasferita nel carcere de L’Aquila ed è entrata in sciopero della fame

La compagna anarchica Natascia Savio, arrestata il 21 maggio 2019 per l’operazione “Prometeo” (assieme a Giuseppe e Robert), è stata trasferita dal carcere femminile di Rebibbia a Roma al carcere dell’Aquila, precisamente nella stessa sezione (AS2) dove sono prigioniere Anna Beniamino e Silvia Ruggeri, in sciopero della fame dal 29 maggio.

Sempre nel mese di giugno era stata trasferita dal carcere di Gradignan, nei pressi di Bordeaux (in Francia), a Roma Rebibbia, dove è stata prigioniera qualche giorno e dove ha cominciato uno sciopero della fame in solidarietà con Anna e Silvia. Il 20 giugno si è saputo del suo trasferimento all’Aquila, quindi la compagna risulta essere attualmente prigioniera nelle stesse condizioni e restrizioni imposte ad Anna e Silvia. Continue reading

(it-en) Italia, operazione “Panico”: Ghespe trasferito agli arresti domiciliari

https://anarhija.info/library/g-p-grecia-per-i-13-anni-di-carcere-a-irianna-14-0-1.jpgItalia, operazione “Panico”: Ghespe trasferito agli arresti domiciliari

Ieri venerdì 21 giugno, dopo quasi 2 anni di carcerazione cautelare [venne arrestato il 3 agosto 2017], sono stati accettati i domiciliari per Ghespe, con tutte le restrizioni, ma con possibilità di colloquio di un’ora tre volte la settimana, per portargli la spesa.

Manda un abbraccio forte a tutti! Continue reading

(it-en) Italia: Notizie dal carcere di L’Aquila al 20/06/2019

Italia: Notizie dal carcere di L’Aquila al 20/06/2019

Le condizioni di salute delle compagne Anna e Silvia [in sciopero della fame dal 29 maggio] sono buone.
Oggi è tornata in sezione la direttrice del carcere, che ha riferito di aver fatto pressione sul D.A.P. affinché la situazione cambi.

Purtroppo, proprio oggi è stato eseguito il trasferimento di Natasha da Rebibbia a L’Aquila [è stata il arrestata il 21 maggio per l’operazione “Prometeto”].

Le compagne riferiscono di aver udito forte la battitura delle sbarre anche oggi. Hanno iniziato a sentirla lunedì scorso, dopo che la notizia dello sciopero della fame è stata trasmessa sul TG regionale; così ieri, all’ora di pranzo, e appunto oggi. Avremo conferma di cosa sta accadendo all’interno del carcere solo in seguito ai prossimi colloqui.
A breve ulteriori aggiornamenti.

Nel frattempo invitiamo tutte e tutti al presidio davanti al carcere di L’Aquila, che si terrà domenica 23 giugno alle ore 15:00.

[Tratto da anarhija.info].

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Italia: Updates from L’Aquila prison on 20 June

The health conditions of the companions Anna and Silvia [on the hunger strike since May 29] are good.
Today the director of the prison is back in section, who reported having put pressure on the D.A.P. [prison administration department] so that the situation changes.

Unfortunately, today Natasha was transferred from Rebibbia to L’Aquila [she was arrested on May 21st for the “Prometeto” operation].

The comrades report having heard loudly the beating of the bars Also today. They started hearing about it last Monday after the news of the hunger strike was broadcast on the regional TG; so yesterday, at lunchtime, and precisely today. We will have confirmation of what is happening inside the prison only after the next meetings [with the imprisoned comrades].
Shortly more updates.

In the meantime we invite all to the demo in front of the prison of L’Aquila, which will be held Sunday, June 23 at 3:00 pm.

(it-en-es) Carcere di Ferrara, Italia: Aggiornamento sullo sciopero della fame al 18/06/2019

Carcere di Ferrara, Italia: Aggiornamento sullo sciopero della fame al 18/06/2019

Alfredo Cospito, in sciopero della fame dal 29 maggio, in solidarietà con le compagne Anna e Silvia, ha perso ormai ben 15 chili, ma dice che sta benino, e che ha cominciato a prendere zuccheri. Ribadisce che non porrà fine allo sciopero finché non smetteranno le due compagne nel carcere di L’Aquila.

Invece Stecco (Luca Dolce), anche lui in sciopero della fame dal 29 maggio, lo ha interrotto ieri, 17 giugno, avendo perso troppi chili.

Tutti i compagni e compagne chiedono aggiornamento sugli altri prigionieri e prigionere in sciopero della fame.

[Tratto da anarhija.info].

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Ferrara prison, Italy: Update on the hunger strike on 18 June, 2019

Alfredo Cospito, on a hunger strike since May 29th, in solidarity with comrades Anna and Silvia, has now lost 15 kilos, but says he is well and that began taking sugars. He reiterated that he would not end the strike until the two comrades in the prison of L’Aquila stopped.

Instead, Stecco (Luca Dolce), also on a hunger strike since May 29th, interrupted yesterday, June 17th, having lost too many kilos.

All the comrades ask for updates on the other prisoners them on hunger strike.

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PRISIÓN DE FERRARA, ITALIA: ACTUALIZACIÓN DE LA HUELGA DE HAMBRE (18/06/2019)

Alfredo Cospito, en huelga de hambre desde el 29 de mayo, en solidaridad con sus compañeras Anna y Silvia, ha perdido 15 kilos, pero dice que lo está haciendo bien y que ha comenzado a tomar azúcares. Reitera que no terminará la huelga hasta que las dos compañeras en la prisión de L’Aquila se detengan.

En cambio, Stecco (Luca Dolce), también en huelga de hambre desde el 29 de mayo, lo interrumpió el 17 de junio, por haber perdido demasiados kilos.

Todos los compañeros y compañeras piden información actualizada sobre lxs otrxs prisionerxs y en huelga de hambre.

[Tomado de anarquia.info].

(it-en-fr) Carcere di Uta, Italia: Maddalena in sciopero della fame dal 10 al 12 giugno

Carcere di Uta (Sardegna), Italia: Maddalena in sciopero della fame dal 10 al 12 giugno

Da una lettera dell’8/6/2019 della compagna anarchica Maddalena Calore dal carcere di Uta (arrivata ieri, 14 giugno, alla Cassa AntiRepressione delle Alpi occidentali):

“…Anche io mando un abbraccio ad Anna e Silvia con uno sciopero della fame che intraprenderò nei giorni 10, 11 e 12 Giugno, in solidarietà alla protesta che stanno portando avanti le compagne per le condizioni detentive a cui sono sottoposte.
Contro i regimi differenziati ed ogni forma di isolamento!
Una stretta di cuore a tutti i ribelli di ogni dove, con chi cerca di mantenere la propria dignità e per chi si batte per la vera libertà!
Un saluto a tutt* i/le compa
un abbraccio per la libertà.
Madda”.

[Tratto da roundrobin.info].

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Uta prison (Sardinia), Italy: Maddalena on a hunger strike from 10 to 12 June

From a letter dated 6/6 2019 written by anarchist comrade Maddalena Calore from Uta prison (arrived yesterday, June 14, at the Cassa AntiRepressione delle Alpi occidentali):

“… I too send a hug to Anna and Silvia with a hunger strike that I will undertake on June 10th, 11th and 12th, in solidarity with the protest that the comrades are carrying out for the conditions of detention to which they are subjected.
Against differentiated regimes and each
a form of isolation!
A heartfelt all rebels everywhere, with those who seek to maintain their dignity and for those who strive for true freedom!
Greetings to all the comrades.
An embrace for freedom.
Madda”.

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Uta (Italie): Maddalena aussi a fait une grève de la faim

Extraits d’une lettre de Maddalena, datée du 8 juin, depuis la prison de Uta (la lettre est arrivée le 14 juin à la Cassa Antirepressione delle Alpi occidentali):

“Moi aussi j’envoie une accolade à Anna et Silvia, en faisant une grève de la faim pendant les journées du 10, 11 et 12 juin, en solidarité avec leur protestation contre les conditions de détention auxquelles elles sont soumises.
Contre les régimes différenciés et toute forme d’isolement!
Une accolade de cœur à tous les rebelles de partout, avec ceux qui essayent de garder leur dignité et ceux qui se battent pour la vraie liberté!
Une salutation à tou.te.s les compas!
Une accolade pour la liberté!
Madda”.

[Depuis attaque.noblogs.org].

(it-en) Terni, Italia: 19 giugno – Un saluto per Juan e un grido di lotta per le anarchiche prigioniere in sciopero della fame

https://anarhija.info/library/t-i-terni-italia-19-giugno-un-saluto-per-juan-e-un-1.jpg

Terni, Italia: 19 giugno – Un saluto per Juan e un grido di lotta per le anarchiche prigioniere in sciopero della fame

Un saluto per Juan e un grido di lotta per le anarchiche prigioniere in sciopero della fame

Il 19 giugno 2019, dalle ore 18.00, ci troveremo fuori dal carcere di Terni, in via delle Campore 32, per dare un saluto a Juan, anarchico arrestato il 22 maggio in provincia di Brescia e di recente trasferito in questa struttura dove si trovano una sezione AS2 e diverse sezioni di 41bis.

Grideremo il nostro odio per il carcere, in solidarietà con Juan, con Anna e Silvia dal 29 maggio in sciopero della fame nel carcere dell’Aquila e con gli anarchici prigionieri in sciopero della fame in altre carceri.

Mercoledì 19 giugno • Ore 18.00
Presso il carcere di Terni
in via delle Campore 32

[Tratto da anarhija.info].

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Terni, Italy: June 19 – A greeting for Juan and a scream of struggle for the imprisoned anarchists on hunger strike

A greeting for Juan and a scream of struggle for the imprisoned anarchists on hunger strike

On 19 June 2019, from 6.00 pm, we will be outside the prison of Terni, in Via delle Campore 32, to give a greeting to Juan, an anarchist arrested on 22 May in the province of Brescia and recently transferred to this structure where there are a section AS2 and different sections of 41bis.

We will shout our hatred for the prison, in solidarity with Juan, with Anna and Silvia since 29 May on hunger strike in the prison of L’Aquila and with the anarchists on hunger strike in other prisons.

Wednesday 19 June • 6 pm
At the prison of Terni
at via delle Campore 32

(it-en) Salonicco, Grecia: Giannis, Kostas e Dimitra – Dal carcere del Quartier generale di polizia

Salonicco, Grecia: Giannis, Kostas e Dimitra – Dal carcere del Quartier generale di polizia

Dalla galera del Quartier generale di polizia di Salonicco inviamo saluti anarchici ai nostri compagni che nuovamente rimangono solidali in questa nostra nuova avventura con il mattatoio repressivo poliziesco-giudiziario.

Affermiamo che rimaniamo forti, con la nostra dignità intatta, con i nostri principi e valori alla guida del nostro essere. Non cederemo alle nuove avversità che i dominatori di questo mondo ci stanno preparando.

Nessun passo indietro!
Il terrorismo è la schiavitù salariata, nessuna pace con i padroni.
Terroristi e banditi sono gli Stati e i capitalisti.
La solidarietà è la nostra arma.

Giannis Dimitrakis
Kostas Sakkas
Dimitra Syrianou
16/6/19

[Tratto da anarhija.info].

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Greece, Thessaloniki: Letter from Giannis, Kostas and Dimitra, from the dungeons of the General Police headquarters

From the dungeons of the General Police headquarters of Thessaloniki, we send comradely greetings to our comrades who once again stand in solidarity in our new adventures with the police-law repressive mincer.

We declare that we remain strong, with our dignity intact, our principles and values ​​guiding our being. We will stand up to the new sufferings that the rulers of this world are preparing for us.
Not a step back!

Terrorism is wage slavery, no peace with the bosses.
Terrorists and bandits are States and capitalists.
Solidarity is our weapon.

Giannis Dimitrakis
Kostas Sakkas
Dimitra Syrianou
16/6/19

[Text taken from 325.nostate.net].

(it-en) Italia, operazione “Prometeo”: Natascia è stata trasferita nel carcere di Rebibbia a Roma

https://anarhija.info/library/i-a-italia-aggiornamento-su-prigionieri-anarchici-1.jpgItalia, operazione “Prometeo”: Natascia è stata trasferita nel carcere di Rebibbia a Roma

Natascia è stata trasferita dal carcere di Gradignan, nei pressi di Bordeaux (Francia), al carcere di Rebibbia femminile, a Roma. Qui l’indirizzo:

Natascia Savio
Casa Circondariale di Roma Rebibbia femminile
via Bartolo Longo 92
00156 Roma Continue reading

(it-en-fr) Italia, operazione “Panico”: Giovanni e Paska sono stati trasferiti agli arresti domiciliari

https://anarhija.info/library/g-p-grecia-per-i-13-anni-di-carcere-a-irianna-14-0-1.jpgItalia, operazione “Panico”: Giovanni e Paska sono stati trasferiti agli arresti domiciliari

Apprendiamo che per i compagni anarchici prigionieri Giovanni e Paska, accusati (assieme al compagno Ghespe) di attacco esplosivo contro la libreria fascista “Il Bargello” avvenuto il 01/01/2017 (quando un artificiere della polizia rimase gravemente ferito), è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari.

[Nota: Vennero arrestati il 3 agosto 2017 nell’ambito di una operazione repressiva che comportò otto arresti, alcune perquisizioni e lo sgombero dell’occupazione “La Riottosa” a Firenze]. Continue reading

(it-en-fr) Salonicco, Grecia, 12/06/2019: Arrestati tre compagni anarchici durante un’espropriazione

Salonicco, Grecia, 12/06/2019: Arrestati tre compagni anarchici durante un’espropriazione

Giovedì 12 giugno, tre dei nostri compagni anarchici sono stati arrestati a Salonicco, mentre stavano espropriando un portavalori che stava per ricaricare un bancomat all’ospedale universitario AHEPA.

Sono stati catturai dagli sbirri dell’unità antiterrorismo proprio quando stavano entrando in macchina per abbandonare il luogo.

I due compagni sono Giannis Dimitrakis e Kostas Sakkas, che hanno già pagato il prezzo della loro scelta politica per essersi opposti alle autorità di questo mondo, sono stati presi di mira e scontato la pena in carcere. La terza compagna, Dimitra, è accusata di aver collaborato all’espropriazione.

Le loro case sono state perquisite e molti oggetti personali sequestrati. I media hanno creato un’ondata di terrore. Inoltre, nella mattina di 13 giugno i compagni sono stati portati davanti al p.m. Da allora non ci sono più stati dettagli sul caso.

Sosteniamo i nostri compagni
Dimitra, Giannis, Kostas, siate forti
La solidarietà è la nostra arma

[Tratto da anarhija.info].

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Thessaloniki, Greece: About the arrests of 3 comrades during an expropriation

On Wednesday 12th of June, three of our anarchist comrades were arrested in Thessaloniki, during expropriating a guarded money transport that was about to refill an ATM at the university hospital AHEPA.

They were caught from cops of the counter-terrorism unit just when they were getting in their car to leave from the spot.

The two comrades are Giannis Dimitrakis and Kostas Sakkas, that had already paid the price of their political choice to stand against the authorities of this world, being targeted and serving time in prison. The third comrade, Dimitra, is accused for cooperation in the expropriation.

There have been searches in their houses and many personal thing have been taken. Media create a wave of terror. Also, in the morning of 13th of June, the comrades were took to the prosecutor. Since now, there are no more details about this case.

We stand by our comrades
Dimitra, Giannis, Kostas, be strong
Solidarity is our weapon

[Text taken from 325.nostate.net].

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Thessalonique (Grèce) : Trois compas arrêté.e.s lors d’une expropriation

Mercredi 13 juin, trois de nos camarades anarchistes ont été arrêté.e.s à Thessalonique, lors de l’expropriation d’un convoi de fonds qui était en train de remplir un distributeur de billets dans l’hôpital universitaire AHEPA.

Ils/elle ont été interpellé.e.s par les flics de l’unité anti-terrorisme, au moment d’entrer dans leur voiture pour quitter les lieux.

Les deux compagnons sont Giannis Dimitrakis et Kostas Sakkas, qui ont déjà payé le prix de leur choix politique de s’opposer aux autorités de ce monde : par le passé ils ont été dans le collimateur de la justice et ont purgé des peines de prison. La troisième compagnonne, Dimitra, est accusée de complicité dans l’expropriation.

Il y a eu des perquisitions dans leurs maisons et des nombreux effets personnels ont été saisis. Les médias créent un climat de terreur. Le matin du 13 juin, les trois compas ont été présenté.e.s au juge d’instruction. pur l’instant, il n’y a pas d’autres informations.

Nous sommes à côté de nos compas.
Dimitra, Gianni, Kosta, restez fort.e.s
La solidarité est notre arme.

[Depuis attaque.noblogs.org].

(it-en) Italia: Aggiornamento al 11/06/2019 sullo sciopero della fame dei compagni anarchici prigionieri

Italia: Aggiornamento al 11/06/2019 sullo sciopero della fame dei compagni anarchici prigionieri

Alfredo Cospito, nel carcere di Ferrara, ha perso più o meno 11 chili, ma essendo prima stato sovrappeso non sta male, ma sta comunque perdendo molto peso.

Anche Stecco (Luca Dolce), il compagno detenuto nello stesso carcere di Ferrara, ha perso 9 chili.

L’avvocato che ha visto Marco Bisesti, nel carcere di Alessandria, ha riferito che il compagno ha perso 9 chili, che per il suo peso precedente è tantissimo.

Non hanno intenzione di mollare fino a quando non smetteranno le compagne.

Anche la compagna Anna Beniamino, nel carcere de l’Aquila, ha perso qualche altro chilo dall’ultimo colloquio fatto lo scorso mercoledì.

Nessuno dei compagni nominati sta prendendo zuccheri. Per quanto riguarda Alfredo, dice che non è una questione di principio, ma di salute, perché gli zuccheri potrebbero fargli male, però fa notare che nel momento quando inizierà a star male inizierà ad assumerli.

Invece, è notizia di qualche giorno fa, che Ghespe (Salvatore Vespertino) al settimo giorno dello sciopero aveva perso ben sei chili (arrivando così a 61 chili), ma nonostante la stanchezza fisica, sta bene ed è deciso a continuare.

La situazione comincia ad essere seria.

Tutti/e chiedono notizie su altri compagni e compagne in sciopero della fame.

[Tratto da anarhija.info].

[Nota: Anna Beniamino, Alfredo Cospito e Marco Bisesti il 24 aprile sono stati condannati a pene tra i 5 e i 20 anni nella sentenza di primo grado del processo “Scripta Manent” (anche altri due compagni sono stati condannati); Anna e Marco, assieme ad altri compagni, sono stati arrestati il 6 settembre 2016, mentre Alfredo è stato arrestato a settembre 2012 assieme al compagno Nicola Gai con l’accusa di aver compiuto l’azione del 7 maggio 2012 contro Roberto Adinolfi (amministratore delegato di Ansaldo Nucleare) – azione poi rivendicata individualmente da Alfredo e Nicola durante il processo. Salvatore Vespertino è prigioniero dal 5 agosto 2017 ed è attualmente accusato nel processo per la cosiddetta operazione “Panico” contro gli anarchici fiorentini. Silvia Ruggeri, prigioniera all’Aquila, è stata arrestata il 7 febbraio per l’operazione “Scintilla”. Luca Dolce è prigioniero dal 19 febbraio per l’operazione “Renata”. Anna e Silvia hanno iniziato lo sciopero della fame il 29 maggio, contro le condizioni e le restrizioni nella sezione AS2 del carcere de L’Aquila].

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Italy: Update on June 11th on the hunger strike of imprisoned anarchist comrades

Alfredo Cospito, in Ferrara prison, has lost more or less 11 kilos, but being first overweight is not ill, but is still losing a lot of weight.

Also Stecco (Luca Dolce), a comrade detained in the same prison in Ferrara, lost 9 kilos.

The lawyer who saw Marco Bisesti, in the prison of Alessandria, reported that the comrade lost 9 kilos, which due to his previous weight is very much.

They are not going to give up until the comrades in L’Aquila prison will stop the hunger strike.

Even the comrade Anna Beniamino, in the prison of L’Aquila, has lost a few more kilos since the last colloquy in prison done last Wednesday.

None of the named comrades is taking sugar. As for Alfredo, he says it’s not a matter of principle, but of health, because sugars could hurt him, but he points out that when he starts to get sick he’ll start taking them.

Instead, it’s news from a few days ago that Ghespe (Salvatore Vespertino) on the seventh day of the strike had lost as much as six kilos (thus reaching 61 kilos), but despite the physical tiredness, he is well and is determined to continue.

The situation begins to be serious.

Everyone is asking about other comrades on the hunger strike.

[Note: On April 24th Anna Beniamino, Alfredo Cospito e Marco Bisesti were sentenced to sentences of between 5 and 20 years in the first instance sentence of the “Scripta Manent” trial (two other comrades were also convicted); Anna and Marco, along with other comrades, were arrested on 6 September 2016, while Alfredo was arrested in September 2012 along with comrade Nicola Gai on charges of having carried out the action on 7 May 2012 against Roberto Adinolfi (CEO by Ansaldo Nucleare) – an action subsequently claimed individually by Alfredo and Nicola during the trial. Salvatore Vespertino is imprisoned since 5 August 2017 and is currently charged in the trial for the so-called “Panico” operation against the Florentine anarchists. Silvia Ruggeri, detained in L’Aquila prison, was arrested on February 7th for the “Scintilla” operation. Luca Dolce is imprisoned since February 19th for the “Renata” operation. The hunger strike of Anna and Silvia began on May 29th, against the conditions and restrictions in the AS2 section of L’Aquila prison].

(it-en) Grecia: L’anarchico Giannis Michailidis è evaso dal carcere di Tyrintha

Grecia: L’anarchico Giannis Michailidis è evaso dal carcere di Tyrintha

L’anarchico prigioniero Giannis Michailidis [talvolta il nome è riportato come Yannis e il cognome come Mihailidis] è fuggito pochi giorni fa dalla cosiddetta prigione rurale di Tyrintha (Tirinto), in Peloponneso. Era stato arrestato il 1° febbraio 2013 a seguito della doppia rapina avvenuta a Velventos (regione di Kozani, in Grecia), insieme agli anarchici Nikos Romanos, Dimitris Politis e Andreas-Dimitris Bourzoukos (per gli stessi fatti il 30 aprile 2013 vennero arrestati anche gli anarchici latitanti Argyris Dalios, Foivos Harisis, Giannis Naxakis e Grigoris Sarafoudis – non tutti sono stati condannati per le rapine). Il compagno, prima di evadere, stava scontando una condanna di 16 anni e 4 mesi imposta con la sentenza che ha fatto seguito al processo riguardo i fatti di Velventos. Inoltre, nel 2015 è stato condannato a 15 anni per delle accuse legate ad attacco contro la polizia avvenuto il 18 maggio 2011 a Pefki, durante un controllo (furono feriti due poliziotti e l’anarchico Theofilos Mavropoulos, a sua volta ferito, venne arrestato). Giannis è noto anche come “l’arciere di Syntagma” da quando, a febbraio 2011, nel corso dei disordini verificatisi durante uno sciopero generale, venne arrestato per avere colpito con arco e frecce la polizia antisommossa che proteggeva il parlamento greco in piazza Syntagma, ad Atene.

Le forze dell’ordine, secondo la stampa, starebbero già indagando su cosa è successo.
Lungo volo per l’anarchico Giannis Michailidis!

[Ricevuto via e-mail].

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Greece: The anarchist Giannis Michailidis has escaped from Tyrintha prison

The anarchist prisoner Giannis Michailidis [sometimes the name is reported as Yannis and the surname as Mihailidis] escaped a few days ago from the so-called rural prison of Tyrintha (Tiryns), in Peloponnese. He was arrested on 1 February 2013 following the double robbery that took place in Velventos (Kozani region, in Greece), along with the anarchists Nikos Romanos, Dimitris Politis and Andreas-Dimitris Bourzoukos (for the same facts on 30 April 2013 were also arrested the fugitives anarchists Argyris Dalios, Fivos Harisis, Giannis Naxakis and Grigoris Sarafoudis — not all of them were convicted of robberies). The comrade, before the escape, was serving a sentence of 16 years and 4 months, imposed with the sentence that followed the trial regarding the facts of Velventos. Furthermore, in 2015 he was sentenced to 15 years for charges linked to an attack on the police on May 18, 2011, in Pefki, during a police check (two policemen were wounded and the anarchist Theofilos Mavropoulos was arrested, wounded as well). Giannis is also known as “the archer of Syntagma” since, in February 2011, in the clashes during a general strike, he was arrested for hitting the riot police that protected the Greek parliament in Syntagma Square (Athens) with a bow and arrow.

The police, according to the press, are already investigating the incident.
Long flight for the anarchist Giannis Michailidis!

[Text taken from anarhija.info].

(it-en) Grecia: Il compagno anarchico Damiano Bolano, membro della CCF, è stato scarcerato

https://anarhija.info/library/g-c-greece-ccf-member-damiano-bolano-released-from-1.jpgGrecia: Il compagno anarchico Damiano Bolano, membro della CCF, è stato scarcerato

Il 21 maggio 2019 Damiano Bolano, membro della Cospirazione delle Cellule di Fuoco, è stato scarcerato. Il compagno era prigioniero da marzo 2011 [precisamente venne arrestato il 14 marzo].

Libertà per tutti!
Fino a quando verrà distrutta l’ultima prigione!
Supportiamo i compagni imprigionati moralmente, materialmente e politicamente. Continue reading

(it-en-fr) Italia: Aggiornamenti su Juan e Manu, anarchici arrestati il 22 maggio a Brescia

Italia: Aggiornamenti su Juan e Manu, anarchici arrestati il 22 maggio a Brescia

Juan, accusato di associazione con finalità di terrorismo o eversione dell’ ordine democratico (270bis), atto di terrorismo con ordigni micidiali od esplosivi (articolo 280bis) e di strage (articolo 285) per l’attacco alla sede della lega di Treviso di agosto 2018, di possesso di documenti falsi (497bis) e di porto d’armi o oggetti atti ad offendere (per un coltellino, articolo 4 della legge 110/75) è stato trasferito al carcere di Terni.
Manu invece è stato trasferito al carcere di Monza [quest’ultimo compagno è accusato di “favoreggiamento personale” (art. 378)].

Per scrivere loro:

Juan Antonio Sorroche Fernandez
C. C. di Terni
strada delle Campore 32
05100 Terni

Manuel Oxoli
C. C. di Monza
via S. Quirico 6
20900 Monza (Mb)

Tutti liberi! Tutte libere!

[Tratto da anarhija.info].

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Italy: Updates on Juan and Manu, anarchists arrested on May 22 in Brescia

Juan was transferred to the prison of Terni. He is accused of “association with the purpose of terrorism or subversion of the democratic order” (art. 270bis of the penal code), “act of terrorism with deadly or explosive devices” (art. 280bis) and “massacre” (article 285) for the attack against the headquarters of the “Lega Nord” party in Treviso in August 2018, of “possession of forged documents” (497bis) and of “carrying of weapons or objects to offend” (for a small knife, article 4 of law 110/75).
Manu was transferred to the Monza prison [this last comrade is accused of “personal aiding” (art. 378), in reference to the absconding of Juan].

To write to them:

Juan Antonio Sorroche Fernandez
Casa Circondariale di Terni
strada delle Campore 32
05100 Terni
Italia (Italy)

Manuel Oxoli
Casa Circondariale di Monza
via S. Quirico 6
20900 Monza (Mb)
Italia (Italy)

All free!

[Text taken from anarhija.info].

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Italie : Encore des nouvelles de Juan et Manu

Juan est accusé d’association avec finalité de terrorisme et de subversion de l’ordre démocratique (art. 270bis du Code pénal), acte de terrorisme avec un engin mortel ou explosif (art. 280bis) et massacre (art. 285), pour l’attaque au local de la Lega de Treviso, en août 2018. Il est accusé aussi de possession de faux papiers (art. 497bis) et de possession d’une arme (un canif – art. 4 de la loi 110/75). Il est à la prison de Terni.
Manu, dont la préventive à été confirmée, a été transféré à la prison de Monza.

Pour leur écrire :

Manuel Oxoli
Casa Circondariale di Monza
Via San Quirico, 6
20900 – Monza (Italie)

Juan Antonio Sorroche Fernandez
Casa Circondariale di Terni
Strada delle Campore, 32
05100 – Terni (Italie)

[Depuis attaque.noblogs.org].

(it-en-fr) Francia: Aggiornamenti su Natascia, prigioniera per l’operazione repressiva “Prometeo”

https://anarhija.info/library/i-a-italia-aggiornamento-su-prigionieri-anarchici-1.jpgFrancia: Aggiornamenti su Natascia, prigioniera per l’operazione repressiva “Prometeo”

Nota: Martedì 21 maggio 2019 sono stati arrestati Natascia, Beppe e Robert nel contesto di una operazione repressiva chiamata “Prometeo” ed eseguita dai carabinieri del ROS. Sono state eseguite anche alcune perquisizioni. L’accusa principale è di “attentato con finalità di terrorismo o di eversione”, poiché ritenuti responsabili dell’invio di tre pacchi-bomba arrivati nel giugno 2017 ai p. m. Rinaudo (pubblico ministero in molti processi contro il movimento antagonista e gli anarchici) e Sparagna (pubblico ministero nel processo per l’operazione “Scripta Manent”) e a Santi Consolo, all’epoca direttore del DAP (“Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria”) di Roma. Non sono stati accusati di alcun reato “associativo” (come gli art. 270 o 270bis, c. p.).

Natascia sta bene.
La posta è bloccata dalla censura, ma in Francia è una cosa normale quando l’inchiesta è in corso.
Al 31 di maggio ha ricevuto solo le lettere di una compagna francese, probabilmente perché più semplice per la censura proprio perché scritte in francese. Però parla di lettere che ha mandato ma che non sono mai state ricevute, per cui probabilmente quella ricevuta oggi è passata tra le maglie.
Ha ricevuto carta, buste e francobolli per l’Italia.
Ha ricevuto i soldi della cassa.
Dentro dice che è un mortorio, non succede nulla, la gente va di psicofarmaci a manetta per cui assomiglia di più ad un ospedale. Il cibo fa schifo forte.
Ma la sua compagna di cella è simpatica, si è trovata bene e l’ha aiutata molto all’inizio.
Sa che verrà trasferita a breve.Inoltre, da una lettera inviata a suo padre, apprendiamo che il 10 giugno il tribunale francese deciderà in merito all’estradizione di Natascia. Entro il 20 di questo mese sarà quindi trasferita in Italia, ma non si sa dove.
Nat libera! Tutti e tutte libere! Continue reading

(it-en-fr) Italia: Dichiarazione di inizio dello sciopero della fame di Giovanni

Italia: Dichiarazione di inizio dello sciopero della fame di Giovanni

Dalla mattina del 30 maggio 2019 ho iniziato lo sciopero della fame in solidarietà con la compagne recluse nella sezione AS2 del carcere dell’Aquila, Silvia e Anna, che da mesi stanno vivendo una condizione carceraria particolarmente restrittiva, ovvero una sorta di 41bis ammorbidito.

— Per il trasferimento delle compagne e la chiusura della sezione A.S. 2 dell’Aquila!
— Contro il 41 bis!

Per un mondo senza galere!
Per la libertà!

Giovanni Ghezzi
dal carcere di Firenze-Sollicciano.

[Tratto ad anarhija.info].

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Italy: Declaration of the beginning of the hunger strike of Giovanni

From the morning of May 30, 2019 I started the hunger strike in solidarity with the recluse comrades in the AS2 section of the prison of L’Aquila, Silvia and Anna, who for months have been experiencing a particularly restrictive prison condition, that is a kind of softened 41bis.

— For the transfer of the comrades and the closing of the AS2 section of the L’Aquila!
— Against the 41 bis!

For a world without prisons!
For freedom!

Giovanni Ghezzi
from Firenze-Sollicciano prison.

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Déclaration de Giovanni sur le début de sa grève de la faim

Le matin du 30 mai j’ai commencé une grève de la faim en solidarité avec Silvia et Anna, compagnonnes enfermées dans la section AS2 de la prison de L’Aquila, qui vivent depuis des mois des conditions de détentions très strictes, une sorte de 41bis soft.

— Pour le transfert des compagnonnes et la fermeture de la section AS2 de L’Aquila !
— Contre le 41bis !

Pour un monde sans taules !
Pour la liberté !

Giovanni Ghezzi
depuis la prison de Florence-Sollicciano.

[Depuis attaque.noblogs.org].

(it-en-fr) Italia: Comunicato e sciopero della fame di Leonardo in solidarietà ad Anna e Silvia

Italia: Comunicato e sciopero della fame di Leonardo in solidarietà ad Anna e Silvia

Dal carcere di Lucca.
A fianco di Anna e Silvia, che dalla sezione AS2 del carcere dell’Aquila intraprendono uno sciopero della fame per protestare contro le condizioni carcerarie. La mia solidarietà, al di là di un caloroso abbraccio che passa oltre ben due finestre barrate, la esprimo con tre giorni di sciopero della fame a partire dal 2 giugno.
Quando il corpo pulsa, quando si mette in gioco la propria libertà, quando la galera la si affronta a testa alta, quando gli occhi si iniettano di sangue, quando si sente dentro e fuori, un’immensa appassionata voglia di libertà…
Quando ancora il cuore non si è spento.
Per l’anarchia.

Leonardo L.
Carcere di Lucca
Maggio 2019

[Tratto da roundrobin.info].

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Italy: Communiqué and Leonardo’s hunger strike in solidarity with Anna and Silvia

From the prison of Lucca.
Alongside Anna and Silvia, that from the AS2 section of the L’Aquila prison begin a hunger strike to protest against prison conditions.
Beyond a warm embrace that passes over two barred windows, I express my solidarity with three days of hunger strike starting from June 2nd.
When the body pulsates, when its freedom is put into play, when the
prison is faced with head held high, when the eyes are injected with blood, when one feels inside and out, an immense passionate desire for freedom…
When the heart hasn’t yet turned off.
For anarchy.

Leonardo L.
Prison of Lucca
May 2019

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Italie : Leo aussi en grève de la faim

Depuis la prison de Lucca.
A côté d’Anna et de Silvia qui, depuis la section AS2 de la prison de L’Aquila, mènent une grève de la faim pour protester contre leurs conditions d’enfermement. Ma solidarité, en plus d’une accolade chaleureuse qui passe au delà des barreaux de deux fenêtres, je vais l’exprimer avec trois jours de grève de la faim, à partir du 2 juin.
Quand le corps palpite, quand on se joue sa propre liberté, quand on fait face à la taule la tête haute, quand les yeux sont injectés de sang, quand on ressent, à l’intérieur et à l’extérieur, une immense, passionnée envie de liberté…
Quand le cœur, encore, ne s’est pas arrêté.
Pour l’anarchie.

Leonardo L.
Prison de Lucca
Mai 2019

[Depuis attaque.noblogs.org].

(it-en) Italia: Ulteriore aggiornamento sullo sciopero della fame degli anarchici prigionieri

Italia: Ulteriore aggiornamento sullo sciopero della fame degli anarchici prigionieri

Il 29 maggio 2019 le compagne anarchiche Anna Beniamino e Silvia Ruggeri hanno annunciato di aver iniziato, a partire dal giorno stesso, uno sciopero della fame contro le condizioni e le restrizioni imposte loro nella sezione AS2 del carcere dell’Aquila, dove sono rinchiuse.

Nei giorni seguenti, tra il 29 e il 31 maggio, anche altri sei compagni anarchici hanno aderito allo sciopero della fame: Alfredo Cospito e Luca Dolce (detto Stecco) nel carcere di Ferrara, Marco Bisesti nel carcere di Alessandria, Salvatore Vespertino (detto Ghespe) e Giovanni Ghezzi nel carcere di Sollicciano a Firenze, e Leonardo Landi nel carcere di Lucca. Riguardo quest’ultimo compagno nei giorni scorsi non era stato divulgato il fatto che fosse in sciopero della fame. Leonardo è stato arrestato a febbraio 2019 per un residuo di pena di 2 anni e 8 mesi relativo ad una condanna del 2012 nel processo legato all’operazione repressiva “Ardesia”. Assieme ad altri compagni era accusato di aver compiuto una rapina nel 2007 e di aver costituito una “associazione sovversiva” (reato per cui non sono stati condannati).

Anna e Marco sono stati arrestati il 6 settembre 2016 per l’operazione “Scripta Manent”, mentre Alfredo è stato arrestato a settembre 2012 per l’azione contro l’amministratore delegato di “Ansaldo Nucleare” Roberto Adinolfi (7 maggio 2012, Genova), azione rivendicata individualmente da Alfredo e dal compagno Nicola Gai durante il processo. Questi ultimi due compagni sono stati destinatari, a settembre 2016, di altrettante misure cautelari in carcere per l’operazione “Scripta Manent”. Anna, Marco e Alfredo, assieme a Nicola e Alessandro, sono stati condannati nella sentenza di primo grado nel processo “Scripta Manent” a pene tra i 5 e i 20 anni di carcere, accusati di aver costituito o partecipato ad una “associazione sovversiva con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico” (tutti e cinque, in riferimento alla FAI/FRI) e per “attentato con finalità di terrorismo”, “strage” e “detenzione e trasporto di materiale esplodente” (due persone, in riferimento a sette azioni esplosive compiute tra il 2005 e il 2007 da alcuni gruppi aderenti alla FAI). I compagni imputati nel processo erano una ventina e l’accusa di “istigazione a delinquere” relativa alla pubblicazione dell’ultima edizione di “Croce Nera Anarchica” e alla gestione di alcuni siti internet è caduta per tutti gli accusati.

Giovanni e Ghespe sono stati arrestati il 3 agosto 2017 nel contesto di una operazione repressiva che ha visto otto compagni arrestati e lo sgombero dell’occupazione anarchica La Riottosa, a Firenze. Assieme ad un altro anarchico prigioniero (Paska) sono accusati di aver compiuto l’attacco esplosivo contro la libreria fascista “Il Bargello” del 1° gennaio 2017, in cui rimase gravemente ferito un artificiere della polizia. Sono tutti imputati nel processo per l’operazione “Panico”, in cui rientrano anche i fatti di cui sono accusati (per i reati di “tentato omicidio”, “detenzione e trasporto di materiale esplodente”, “associazione a delinquere”, e altri), la cui sentenza è prevista a luglio 2019.

Il compagno Luca Dolce, detto Stecco, è in carcere dal 19 febbraio 2019, arrestato assieme ad altri sette anarchici per l’operazione repressiva denominata “Renata”. Il 9 maggio sono stati trasferiti agli arresti domiciliari cinque anarchici, mentre un altra compagna inizialmente posta agli arresti domiciliari è sottoposta ad alcune misure restrittive. Per tutti loro, nel mese di marzo, a seguito di una decisione del tribunale del riesame che ha ritenuto insussistenti le accuse e le aggravanti di “terrorismo”, è caduta l’accusa di “associazione sovversiva con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico” di cui inizialmente erano accusati una parte dei compagni arrestati, e il reato ipotizzato è divenuto quello di “associazione sovversiva”. Invariate le accuse relative a fatti specifici (“interruzione di pubblico servizio”, “danneggiamento”, “sabotaggio di apparecchi telematici”, “incendio” e “trasporto di materiale esplodente”).

La compagna Silvia Ruggeri è stata arrestata il 7 febbraio 2019 per l’operazione “Scintilla” che ha comportato l’arresto di sei anarchici, alcune perquisizioni a Torino e altrove e lo sgombero dell’Asilo Occupato di via Alessandria, occupazione anarchica esistente dal 1995. L’accusa principale era di aver costituito o partecipato ad una “associazione sovversiva”, di aver compiuto alcune azioni dirette inerenti la lotta contro i CIE ed i CPR, carceri per persone migranti e di aver redatto l’opuscolo “I cieli bruciano”, dove si indicano precise responsabilità nella gestione di queste prigioni. Cinque anarchici sono stati scarcerati nei mesi successivi. Silvia resta in carcere con l’accusa che il suo “profilo antropometrico” corrisponderebbe con quello di una persona ripresa dalle telecamere mentre posizionava un ordigno sotto un ufficio postale (le Poste Italiane hanno avuto possesso della compagnia aerea “Mistral Air”, con cui venivano effettuati rimpatri di persone migranti).

Riportiamo qui il testo che Silvia, tramite videoconferenza, ha letto il 29 maggio durante una udienza legata ad un processo per occupazione in corso a Torino, dove anch’essa è imputata:

“Ci troviamo da quasi due mesi rinchiuse nella sezione AS2 femminile de L’Aquila, ormai sono note, qui e fuori, le condizioni detentive frutto di un regolamento in odore di 41bis ammorbidito.
Siamo convinte che nessun miglioramento possa e voglia essere richiesto, non solo per questioni oggettive e strutturali della sezione gialla (ex-41bis): l’intero carcere è destinato quasi esclusivamente al regime 41bis, per cui allargare di un poco le maglie del regolamento di sezione ci pare di cattivo gusto e impraticabile, date le ancor più pesanti condizioni subite a pochi passi da qui, non possiamo non pensare a quante e quanti si battono da anni accumulando rapporti e processi penali. A questo si aggiunge il maldestro tentativo del DAP di far quadrare i conti istituendo una sezione mista anarco-islamica, che si è concretizzato in un ulteriore divieto di incontro nella sezione stessa, con un isolamento che perdura.
Esistono condizioni di carcerazione, comune o speciale, ancora peggiori di quelle aquilane. Questo non è un buon motivo per non opporci a ciò che impongono qui.
Noi di questo pane non ne mangeremo più: il 29 maggio iniziamo uno sciopero della fame chiedendo il trasferimento da questo carcere e la chiusura di questa sezione infame”.
Silvia e Anna

[Testo ricevuto via e-mail].

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Italy: Further update on the hunger strike of imprisoned anarchists

On May 29, 2019 the anarchist comrades Anna Beniamino and Silvia Ruggeri announced that in the same day they had begun a hunger strike against the conditions and restrictions imposed on them in the AS2 section (“High Surveillance 2”) in the prison of L’Aquila, where they are locked up.

In the following days, between 29 and 31 May, six other anarchist comrades also joined the hunger strike: Alfredo Cospito and Luca Dolce (known as Stecco) imprisoned in Ferrara, Marco Bisesti imprisoned in Alessandria, Salvatore Vespertino (known as Ghespe) and Giovanni Ghezzi in the Sollicciano prison in Florence, and Leonardo Landi in the prison of Lucca. Regarding this last comrade, the fact that he was on a hunger strike had not been disclosed in recent days. Leonardo was arrested in February 2019 for a residual sentence of 2 years and 8 months relating to a 2012 sentece in the trial related to the “Ardesia” repressive operation. Together with other comrades he was accused of having carried out a robbery in 2007 and of having formed a “subversive association” (a crime for which they were not convicted).

Anna and Marco were arrested on 6 September 2016 for the “Scripta Manent” operation, while Alfredo was arrested in September 2012 for the action against the CEO of “Ansaldo Nucleare” Roberto Adinolfi (7 May 2012, Genoa), an action claimed individually by Alfredo and comrade Nicola Gai during the trial. In September 2016, these last two comrades were recipients of as many precautionary measures in prison for the “Scripta Manent” operation. Anna, Marco and Alfredo, together with Nicola and Alessandro, were convicted in the first instance sentence in the “Scripta Manent” trial to sentences of between 5 and 20 years in prison, accused of having established or participated in a “subversive association with finality of terrorism and subversion of the democratic order ” (all five, in reference to the FAI/FRI) and for “terrorist attack”, “massacre” and “detention and transportation of explosive material” (two people, in reference to seven explosive actions carried out between 2005 and 2007 by some groups adhering to the FAI). The defendants in the trial were about twenty and the charge of “instigation to commit crimes” related to the publication of the last edition of “Croce Nera Anarchica” and to the running of some internet sites fell for all the accused.

Giovanni and Ghespe were arrested on 3 August 2017 in the context of a repressive operation that saw eight comrades arrested and the eviction of La Riottosa anarchist occupation in Florence. Together with another prisoner anarchist (Paska) they are accused of having carried out the explosive attack against the fascist bookstore “Il Bargello” on 1 January 2017, in which a police blaster was seriously injured. They are all charged in the trail for the “Panico” operation, which also includes the facts of which they are accused (for the crimes of “attempted murder”, “detention and transport of explosive material”, “criminal association”, and others ), whose sentence is expected in July 2019.

Comrade Luca Dolce, known as Stecco, has been in prison since February 19, 2019, arrested along with seven other anarchists for the repressive operation called “Renata”. On May 9, five anarchists were transferred under house arrest, while another comrade initially placed under house arrest is subject to some restrictive measures, for all of them, in March, following a decision of the review court that considered inexistent the allegations and aggravating circumstances of “terrorism”, the accusation (of which a part of the arrested comrades were initially accused) of “subversive association with finality of terrorism and subversion of the democratic order” has fallen, and the hypothesized crime has become that of “subversive association”. The charges relating to specific facts (“interruption of public service”, “damage”, “sabotage of telematic devices”, “fire” and “transport of explosive material”) were unchanged.

Comrade Silvia Ruggeri was arrested on 7 February 2019 for the “Scintilla” operation that involved the arrest of six anarchists, some searches in Turin and elsewhere and the eviction of Asilo Occupato of via Alessandria, an anarchist occupation existing since 1995. The main accusation was that they had formed or participated in a “subversive association”, to have carried out some direct actions concerning the fight against the CIE and the CPR, prisons for migrant people and to have drawn up the brochure “I cieli bruciano” (“The skies burn”), where precise responsibilities are indicated in the management of these prisons. Five anarchists were released in the following months. Silvia remains in prison for the accusation that her “anthropometric profile” would correspond with that of a person filmed by cameras while placing a bomb under a post office (Poste Italiane had possession of the “Mistral Air” airline, with which migrants were repatriated).

We report here the text that Silvia, via videoconference, read on May 29 during a hearing related to a process for “abusive occupation” ongoing in Turin, where she is also a defendant:

“We have been detained for almost two months in the women’s AS2 section of L’Aquila, now the detention conditions resulting from a regulation in the odor of softened 41bis are known, here and outside.
We are convinced that no improvement can and will be required, not only for objective and structural issues of the yellow section (ex-41bis): the entire prison is destined almost exclusively to the 41bis regime, so to enlarge the meshes of the regulation by a little section seems in bad taste and impractical, given the even heavier conditions suffered a few steps from here, we can’t not think of how many and how many fought for years accumulating reports and criminal trials. Added to this is the DAP’s clumsy attempt to make ends meet by setting up a mixed anarcho-islamic section, which resulted in a further ban on meeting in the section itself, with an isolation that continues.
There are prison conditions, common or special, even worse than those in L’Aquila. This isn’t a good reason not to oppose what they impose here.
We of this bread will not eat any more: on May 29th we begin a hunger strike asking for the transfer from this prison and the closure of this infamous section”.
Silvia and Anna

[Text received via e-mail].

(it-en) Italia: Aggiornamenti sullo sciopero della fame degli anarchici prigionieri per la chiusura della sezione AS2 de L’Aquila

Italia: Aggiornamenti sullo sciopero della fame degli anarchici prigionieri per la chiusura della sezione AS2 de L’Aquila

Prosegue lo sciopero della fame per la chiusura della sezione AS2 del carcere de L’Aquila [iniziato dalle anarchiche Anna Beniamino e Silvia Ruggeri il 29 maggio 2019].

Allo sciopero si sono uniti anche gli anarchici prigionieri Salvatore Vespertino, Giovanni Ghezzi, Alfredo Cospito, Marco Bisesti, Luca Dolce.

Nella nostra vicinanza, non pubblicheremo né daremo in alcun modo spazio a raccolte di firme, telegrammi, fax, mail bombing o qualsivoglia mezzo di civile pressione volto a sottolineare la situazione repressiva in corso, riteniamo tali mezzi non solo inutili ma dannosi, controproducenti ed obiettivamente nemici del pensiero e dell’azione anti-autoritari, che in ben altro orizzonte si dispiegano.

Tratto da qui: https://www.autistici.org/cna/2019/06/03/aggiornamenti-sullo-sciopero-della-fame-dei-prigionieri-anarchici-per-la-chiusura-della-as2-de-laquila/

[Testo arrivato tramite e-mail].

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Italy: Updates on the hunger strike of imprisoned anarchists for the closure of the AS2 section of L’Aquila

The hunger strike for the closure of the AS2 section [“High Surveillance 2”] of the prison of L’Aquila continues [it was started by the anarchists Anna Beniamino and Silvia Ruggeri on 29 May, 2019].

The anarchists prisoners Salvatore Vespertino, Giovanni Ghezzi, Alfredo Cospito, Marco Bisesti and Luca Dolce also joined the hunger strike.

In our closeness, we will not publish or in any way give space to petitions, telegrams, faxes, mail bombings or any means of civil pressure aimed at emphasizing the current repressive situation; we consider these means not only useless but harmful, counterproductive and objectively enemies of anti-authoritarian thought and action, which unfold in a very different horizon.

Translated from here: https://www.autistici.org/cna/2019/06/03/aggiornamenti-sullo-sciopero-della-fame-dei-prigionieri-anarchici-per-la-chiusura-della-as2-de-laquila/

[Translation arrived via e-mail].

(it-en) Italia: Boba agli arresti domiciliari

Italia: Boba agli arresti domiciliari

Apprendiamo che il 31 maggio il giudice ha accolto l’istanza per i domiciliari per Marco, in attesa del riesame ha tutte le restrizioni.

[Nota: Per maggiori informazioni leggere il testo a questo link: anarhija.info].

[Tratto da roundrobin.info].

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Italy: Boba under house arrest

We learn that on May 31, the judge accepted the instance for house arrest for Marco, while awaiting the Court of the review he has all the restrictions.

[Note: For more informations read the text at this link (in Italian): anarhija.info].