(it-en) Firenze, Italia: Verso la fine del processo “Panico”

https://anarhija.info/library/g-p-grecia-per-i-13-anni-di-carcere-a-irianna-14-0-1.jpgFirenze, Italia: Verso la fine del processo “Panico”

Si è conclusa oggi la settimana di udienze finali del processo panico. Lunedì 15 e metà di martedì 16 si è svolta la parte finale della fase dibattimentale; dalla parte dell’accusa, la trattazione dell’ultima tranche di trascrizioni peritali delle intercettazioni, ambientali e telefoniche; da parte della difesa, sono state sollevate alcune obiezioni rispetto all’ingerenza del perito dell’accusa nelle attività del perito del tribunale (ovvero: l’intercettazione principale con cui hanno accusato Paska è stata prima trascritta in modo diverso dal perito del tribunale, poi corretta dopo le pressioni dell’accusa per farla tornare conforme all’”originale”). Poi è stato sentito un testimone della difesa rispetto al piede rotto di Ghespe nel periodo intorno a capodanno [2017].

Nel pomeriggio di martedì c’è stata la requisitoria dei p. m. e delle parti civili, e queste sono abbastanza inutili da commentare, han dato il peggio di sé. Le richieste per i 28 imputati sono state piuttosto alte, come d’altronde ci si aspettava. I capi d’imputazione per ciascuno sono rimasti invariati rispetto alla chiusura indagine.

I quattro accusati dei fatti di capodanno: 10 anni per Ghespe e Nicola (quest’ultimo gravato, oltre che del 416 [ovvero “associazione a delinquere”], anche di un presidio a Sollicciano ad agosto), 10 anni e mezzo per Paska (anche lui compreso nell’associazione dal novembre 2016), 11 anni per Giova (accusato inoltre di essere diventato capo organizzatore del’associazione dal gennaio 2017).

Per le altre due grottescamente definite “cape” dell’associazione le richieste sono di 6 e 4 anni.

Per altri otto imputati nell’associazione le richieste si aggirano tra i 2 e i 3 anni, per i rimanenti due invece sono 4 e 7 anni.

Per i restanti 13 imputati per vari specifici fuori dall’associazione le richieste vanno da 15 giorni di carcere a un anno e mezzo. Complessivamente, i p. m. hanno chiesto 86 anni di carcere.

Per quanto riguarda le parti civili, Vece ha chiesto la realistica cifra di 2 milioni di euro; il sindacato di polizia Siulp ha chiesto 100.000 euro, Bargello e Casapound 10 mila a testa. Tra le parti civili vi erano anche il ministero dell’interno, della difesa e un passante del corteo del 25 aprile [2016], ma non ci ricordiamo quanto hanno chiesto, per quel che ci interessa.

Le giornate di mercoledì e giovedì sono state dedicate alle arringhe dei tre avvocati della difesa e, in battuta finale, giovedì è stato sentito nuovamente uno dei pm per una vaneggiante replica.

Lunedì 22 [luglio] è stato confermato come ultimo atto del primo grado del processo. L’udienza inizia alle 9 e mezza, ci saranno le controrepliche della difesa. Poi i giudici si ritireranno in camera di consiglio ed a un certo punto della giornata emetteranno la sentenza.

Giova, Ghespe e Paska saranno presenti in aula quel giorno, come lo sono stati per queste ultime udienze, e apprezzano la presenza in aula dei compagni. Il nostro pensiero principale va a loro, ancora rinchiusi ai domiciliari con tutte le restrizioni. FORZA!

[Tratto da panicoanarchico.noblogs.org].

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Florence, Italy: Towards the end of the “Panico” trial

The week of final hearings of the “Panico” trial ended today. On Monday 15th and half of Tuesday 16th the final part of the trial phase took place; on the prosecution side, the treatment of the last tranche of expert interceptions of wiretapping, environmental and by telephone; by the defense, some objections have been raised regarding the interference of the prosecution expert in the court expert’s activities (that is: the main interception with which they accused Paska was first transcribed differently from the court expert, then corrected after prosecution pressures to bring it back to the “original”). Then a defense witness was heard about the broken foot of Ghespe in the period around 2017 New Year.

On Tuesday afternoon there was the indictment of the prosecutors and of the civil parties, and these are quite useless to comment on, they have given the worst of themselves. The requests for the 28 defendants were rather high, as was expected. The heads of indictment for each remained unchanged with respect to the closure of the investigation.

The four accused of the 2017 New Year events: 10 years for Ghespe and Nicola (the latter burdened, as well as the 416, that is the crime of “criminal association”, even a protest outside Sollicciano prison in August 2017), 10 and a half years for Paska (also included in the “association” since November 2016), 11 years for Giova (also accused of having become “head of the association” since January 2017).

For the other two grotesquely called “heads” of the criminal association the requests are of 6 and 4 years of prison.

For another eight defendants in the criminal association the requests are between 2 and 3 years, for the remaining two instead they are 4 and 7 years.

For the remaining 13 defendants for various specifics outside the criminal association, the requests range from 15 days in prison to one and a half years. Overall, the prosecutors asked for 86 years in prison.

As for the civil parties, Mario Vece (the policeman blaster) asked for the realistic figure of 2 million euros; the Siulp police union demanded 100,000 euros, “Il Bargello” fascist bookshop and Casapound (fascist party) 10,000 each. Among the civil parties there were also the ministry of the interior, of the defense and a passer-by of the demonstration of April 25th (2016), but we don’t remember what they asked for what interests us.

The days of Wednesday and Thursday were devoted to the harangues of the three defense lawyers and, in the final measure, one of the prosecutors was heard again on Thursday for an idle reply.

Monday 22nd was confirmed as the last act of the first degree of the trial. The hearing starts at 9:30, there will be defense counter-arguments. Then the judges will retire to the council chamber and at some point in the day they will issue the sentence.

Giova, Ghespe and Paska will be present in the courtroom that day, as they were for these last hearings, and they appreciate the presence of the comrades in the courtroom. Our main thought goes to them, still locked up with all the restrictions. Strength!

At this link a website where you can read (in Italian) updates and texts about the “Panico” repressive operation and the trial: https://panicoanarchico.noblogs.org