(it-en) Italia: Sul prelievo coatto di DNA a Juan nel carcere di Terni (marzo 2020)

Italia: Sul prelievo coatto di DNA a Juan nel carcere di Terni (marzo 2020)

Come ci aveva annunciato in una lettera precedente, il 4 marzo 2020, nel carcere di Terni, si è svolto il prelievo coatto del DNA a Juan. In seguito a un suo precedente rifiuto, il PM aveva chiesto e ottenuto dal GIP di Venezia l’autorizzazione a procedere “con mezzo di coercizione fisica”. Il 4 marzo erano presenti, oltre all’avvocato, un medico, due periti (presumibilmente del RIS di Parma), due graduati e tre guardie carcerarie. Juan ha opposto una resistenza passiva, simbolica, sedendosi per terra, abbassando la testa e rifiutandosi per principio di aprire la blocca. È stato alzato di peso dalle guardie, che gli hanno aperto la bocca con la forza mentre i periti gli infilavano il tampone in bocca. Una coercizione da protocollo.

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Italy: On forced DNA collection in Juan in Terni prison (March 2020)

As he had announced to us in a previous letter, on March 4th, 2020, in the prison of Terni, the forced DNA collection took place against Juan. Following his previous refusal, the public prosecutor had requested and obtained permission from the GIP [Giudice per le Indagini Preliminari, a pre-trial judge] of Venice to proceed “by means of physical coercion”. On March 4th, in addition to the lawyer, a doctor, two experts (presumably from RIS of Parma [RIS is the “Scientific investigations department” of Carabinieri]), two graduates and three prison guards were present. Juan made a passive, symbolic resistance, sitting on the floor, lowering his head and refusing on principle to open the lock. He was lifted of weight by the guards, who opened his mouth forcibly while the experts put the swab in his mouth. A protocol coercion.