Kiev, Ucraina: Anarchici incendiano una automobile della polizia (17/10/2019)
È un classico, è una cosa da conoscere!
La notte tra il 16 e il 17 ottobre 2019, l’automobile Toyota Prius di una pattuglia di polizia è stata ridotta in cenere. È successo nel parcheggio custodito situato nel quartiere Svyatoshinsky di Kiev. Noi, anarchici, assumiamo la responsabilità dell’incendio e pubblicheremo un filmato esclusivo in cui è possibile vedere come brucia l’auto della polizia.
Perché siamo in guerra con i bastardi della polizia?
Al giorno d’oggi, le nostre vite sono sotto il controllo ferrato dello Stato e delle multinazionali. Nessuno ci chiede se vogliamo ciò o se non lo vogliamo. Le autorità fanno ciò che ritengono giusto. Per loro siamo merce, bestiame e malviventi. Chiunque intenda opporsi a questo modo di vivere dovrebbe affrontare la repressione, la morte. Ma il controllo e la repressione non sarebbero possibili senza la polizia, il corpo marcio del Ministero degli Interni. La polizia è lo strumento principale nelle mani delle autorità. Pertanto, siamo costretti a intraprendere la guerra con la schifosa polizia – per motivi di libertà, per motivi di giustizia.
Hanno leggi, prigioni e potere dalla loro parte… Dobbiamo solo avere povertà ed estenuante eterno lavoro per l’oligarchia. Il divario tra un lavoratore e un oligarca è così grande che è terrificante. Gli anziani alla periferia della capitale raccolgono ogni giorno carta e vetro per comprare il pane sociale. Se chiedi a un poliziotto perché accadono queste cose, lui allegramente risponderà: questo è l’ordine e la legge. Il poliziotto conosce l’intera situazione e svolge consapevolmente il ruolo di un cane al servizio del potere. Il poliziotto feticizza la sua posizione, gli piace portare una Fort 17 [pistola in dotazione alla polizia ucraina] e guidare una Prius, ma gli piacciono di più la violenza e il denaro. Questi sono solo alcuni dei motivi per cui abbiamo molto odio nei confronti della polizia e della struttura del Ministero degli Interni nel suo insieme.
Non può esserci confronto tra anarchici e poliziotti fino a quando il MIA [“Ministero per gli affari interni” dello Stato ucraino] e i suoi protettori, lo Stato e l’oligarchia, non saranno completamente distrutti. Ognuno di noi deve scegliere tra lavorare obbedientemente per il sistema, tremare di paura per la propria vita o resistere con tutti i mezzi.
Noi anarchici invitiamo ad una resistenza organizzata: collettiva ed individuale. Impara la teoria dell’anarchismo. Fai scorta di miscele incendiarie, armi e munizioni. Attacca la polizia. Lotta contro gli stati. Non aver paura delle prigioni. Libertà o morte!
P. S.:
Per quanto strano possa sembrare, il sito internet ufficiale della polizia nazionale ucraina tace dell’incendio. Solo i pompieri lo hanno segnalato in modo velato. Pensiamo che i poliziotti si vergognino di scrivere e di pubblicare fotografie della Prius bruciata. E così succede sempre…
Nel 2015 il Giappone ha consegnato circa 1500 Toyota Prius al Ministero per gli affari interni dell’Ucraina, destinate alle pattuglie di polizia. Ormai, circa 1300 pattuglie “Prius” sono state rotte o si trovano fuori servizio. Non rimane molto. Aiutiamo gli sbirri a finire il lavoro.
La nostra dichiarazione non sarà completa se non diciamo nulla delle nostre persone affini che si trovano nelle carceri o sono in fuga. Che questa infuocata notizia possa darti piacere possa ispirarti a continuare la lotta in ogni situazione. Così come Dmitry Polienko, un anarchico e imputato, che il 17 ottobre, nell’aula di tribunale, si è tagliato la mano con una lametta, protestando contro la sua detenzione in un’aula a porte chiuse.
In libertà, in cattività o in una situazione illegale, continueremo il nostro attacco contro il governo e lo Stato.
Anarchici
[Tradotto a partire da a2day.net].
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Kiev, Ukraine: Anarchists burned a police car (October 17, 2019)
It’s a classic, it’s a must-know thing!
On the night of 16 to 17 October 2019, the Toyota Prius car of the patrol police was burned to the ground. It happened at the guarded parking lot in Svyatoshinsky district of Kyiv. We, anarchists, take responsibility for the arson and will publish an exclusive video where you can see how the police car burns.
Why are we at war with the police bastards?
Today, our lives are under the iron control of the state and corporations. No one asks us whether we want it or not. The authorities do what they think is right. For them, we are a commodity, cattle and lowlifes. Everyone who wants to oppose this way of life is expected to face repression, death. But control and repression would not be possible without the police, the rotten body of the Interior Ministry. The police are the main instrument in the hands of the authorities. Therefore, we are forced to wage war with police crap – for the sake of freedom, for the sake of justice.
They have laws, prisons, power on their side… We are only supposed to have poverty and eternal exhausting work for the oligarchy. The gap between a worker and an oligarch is so huge that it is terrifying. The elderly on the outskirts of the capital city collect waste paper and glass every day to buy social bread. If you ask a cop why such things happen, he will cheerfully answer: this is the order and law. The policeman knows the whole situation and consciously performs the role of a dog in the service of power. The policeman fetishizes his position, likes to wear a Fort 17 [gun supplied to the Ukrainian police] and drive a Prius, but he likes violence and money more. These are just some of the reasons why we have a lot of hatred for the police and the Interior Ministry structure as a whole.
There can only be confrontation between anarchists and cops until the MIA and its patrons, the state and the oligarchy, are completely destroyed. Each of us has to choose between working obediently for the system, shaking with fear for their lives, or resisting by all means.
We anarchists call for organized resistance: collective, individual resistance. Learn the theory of anarchism. Stock up on incendiary mixtures, weapons and ammunition. Attack the police. Fight against states. Do not be afraid of prisons. Freedom or death!
P. S.:
Strange as it may seem, the official website of the National Police of Ukraine is silent about arson. Only the rescuers reported it in a veiled manner. We think the cops are ashamed to write and publish photos of the burnt-out Prius. And so it always happens…
In 2015, Japan handed over about 1.5 thousand Toyota Prius to the Ministry of Internal Affairs of Ukraine for patrol police. By now, about 1.3 thousand patrol “Priuses” have been broken or are out of order. There is little left. Let’s help the cops finish the job.
Our statement will not be complete if we do not say anything about our like-minded people in prisons and on the run. May this fiery news please and inspire you to continue the fight in any situation. As did Dmitry Polienko, an anarchist and defendant, who cut his hand with a razor blade in the courtroom on October 17, protesting against his detention in a closed courtroom.
At-large, in captivity or in an illegal situation, we will continue our attack on the government and the state.
Anarchists
[Text taken from a2day.net].
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Kiev, Ukraine: Une voiture de police incendiée par des anarchistes (17 octobre 2019)
C’est un classique, c’est un must !
Dans la nuit du 16 au 17 octobre 2019, la Toyota Prius d’une patrouille de police a été réduite en cendres. C’est arrivé sur le parking gardé dans le quartier Svyatoshinsky de Kiev. Nous, anarchistes, prenons la responsabilité de l’incendie criminel et publions une vidéo exclusive où vous pourrez voir comment la voiture de police brûle [voir sur A2day, lien ci-dessus; NdAtt.].
Pourquoi sommes-nous en guerre avec les bâtards de la police ?
Aujourd’hui, nos vies sont sous le contrôle de fer de l’État et des entreprises. Personne ne nous demande si nous le voulons ou pas. Les autorités font ce qu’elles pensent être juste. Pour eux, nous ne sommes que de la marchandise, du bétail et des voyous. Quiconque veut s’opposer à ce mode de vie doit faire face à la répression, à la mort. Mais le contrôle et la répression ne seraient pas possibles sans la police, le corps pourri du ministère de l’Intérieur. La police est l’instrument le plus important dans les mains des autorités. C’est pourquoi nous sommes obligé.e.s de faire la guerre aux merdes de la police – pour la liberté, pour la justice.
Ils/Elles ont de leur côté les lois, les prisons, le pouvoir… Nous sommes censé.e.s n’avoir rien d’autre que la pauvreté et un travail épuisant et sans fins, au service de l’oligarchie. L’écart entre un.e travailleur.euse et un.e oligarque est si grand qu’il en devient terrifiant. Les personnes âgées de la banlieue de la capitale ramassent tous les jours des vieux papiers et du verre, pour acheter du pain « à prix social ». Si vous demandez à un.e flic pourquoi de telles choses arrivent, elle/il vous répondra allègrement : ça c’est l’ordre et la loi. Le.a policier.e connaît toute la situation et joue consciemment le rôle d’un chien au service du pouvoir. Le.a policier.e fétichise sa position, aime porter une Fort 17 [les flingues de la police ukrainienne ; NdAtt.] et conduire une Prius, mais il/elle aime encore plus la violence et l’argent. Ce ne sont là que quelques-unes des raisons pour lesquelles nous avons beaucoup de haine envers la police et la structure du ministère de l’Intérieur dans son ensemble.
Entre les anarchistes et les flics il ne peut y avoir que de l’hostilité, jusqu’à quand le ministère de l’Intérieur et ses patrons, l’État et l’oligarchie, seront complètement détruits. Chacun.e d’entre nous doit choisir entre travailler avec obéissance pour le système, en tremblent de peur pour sa vie, ou bien résister par tous les moyens.
Nous, les anarchistes, appelons à une résistance organisée : résistance collective, résistance individuelle. Apprenez la théorie de l’anarchisme. Faites des provisions de mélanges incendiaires, d’armes et de munitions. Attaquez la police. Luttez contre les États. N’ayez pas peur des prisons. Liberté ou mort !
P. S.:
Aussi étrange que cela puisse paraître, le site officiel de la Police nationale de l’Ukraine reste muet sur cet incendie. Seuls les pompiers l’ont signalé, de manière voilée. Nous pensons que les flics ont honte d’écrire et de publier des photos de la Prius brûlée. C’est toujours ainsi…
En 2015, le Japon a remis environ 1500 Toyota Prius au ministère de l’Intérieur de l’Ukraine, pour les patrouilles de la police. A ce jour, environ 1300 Prius de patrouille ont été accidentée ou sont hors service. Il ne reste pas grand-chose. Aidons les flics à finir le boulot.
Notre revendication ne serait pas complète si nous ne parlons pas de nos compas en prison et en cavale. Puisse cette nouvelle ardente vous plaire et vous inspirer dans la continuation du combat, dans toute situation. Tout comme Dmitry Polienko, anarchiste sous procès [en Biélorussie, pour avoir utilisé un spray au poivre contre quelqu’un ; NdAtt.], qui s’est coupé la main avec une lame de rasoir dans la salle d’audience, le 17 octobre, protestant contre sa détention dans une salle d’audience fermée.
En liberté, en captivité ou en situation illégale, nous continuerons notre attaque contre le gouvernement et l’État.
Anarchistes
[Depuis attaque.noblogs.org].