(it-en) Atene, Grecia: Manifestazione di solidarietà con i migranti e gli spazi di lotta (2/11/2019)

https://anarchistsworldwide.noblogs.org/files/2019/10/greece-1024x683.jpgAtene, Grecia: Manifestazione di solidarietà con i migranti e gli spazi di lotta (2/11/2019)

Manifestazione di solidarietà con i migranti e gli spazi di lotta contro lo Stato e il progresso capitalista, piazza Victoria, sabato 2 novembre 2019, ore 12.00.

La popolazione migrante viene degradata ed eliminata su tutti gli aspetti della propria vita. Per fuggire dalla guerra e/o dalla povertà, stanno percorrendo i sentieri dell’essere rifugiati in mare e in terra, verso le squallide condizioni dei campi di concentramento, come Moria, dove l’impoverimento e la morte sono di solito l’unica via da percorrere per loro. Se sopravvivono, c’è una guerra con gli sbirri nei quartieri in cui vivono e lavorano. Omicidi e pestaggi nei dipartimenti di polizia, identificazioni e arresti che portano a confinamenti, sparizioni e espulsioni a lungo termine. Al lavoro, vengono sfruttati senza alcuna limitazione in quanto sono la parte invisibile della forza lavoro. La loro condizione lavorativa comporta una totale esclusione dalle infrastrutture educative, sanitarie e di altro genere.

Allo stesso tempo, l’industria delle ONG (Organizzazioni non governative), che è attiva sia dentro che fuori dai campi di concentramento, è una delle più redditizie e in via di sviluppo per il capitalismo greco. C’è un conflitto costante tra lo Stato greco e quello turco per quali guardiani di esseri umani otterranno più fondi di protezione dell’UE. In queste condizioni, i migranti resistono e si ribellano. Nelle città, si allineano e si organizzano con il movimento di solidarietà e trovano rifugio nelle sue strutture. Spazi di solidarietà come gli squat che un tempo ospitavano centinaia di immigrati, gli squat che sono stati sgomberati e i loro inquilini trasferiti nei buchi infernali dello Stato. In generale, gli spazi di lotta e di solidarietà non solo coprono e forniscono un numero enorme dei loro bisogni, ma fungono anche da luoghi di organizzazione degli oppressi e come una trincea sostanziale contro gli interessi politici e finanziari dello Stato e del capitale.

Luoghi di lotta, siano essi occupati o spazi pubblici, villaggi e quartieri, come Exarcheia, hanno agito contro un ulteriore degrado della nostra vita e contro uno Stato di polizia. Partendo dal governo di SYRIZA e facendo seguito al governo della Nuova Democrazia (partito politico greco), la macchina capitalistica e statale sta attraversando una ricostruzione, promuovendo devastanti piani di sviluppo sia per l’ambiente che per i nostri quartieri. Di conseguenza, i meccanismi oppressivi stanno attaccando in modo brutale poiché comprendono che la popolazione emigrata ed ,emarginata insieme ai luoghi di lotta e all’organizzazione della popolazione internazionale oppressa, rappresentano un ostacolo sostanziale alla realizzazione dei loro piani. Gli interessi commerciali locali e stranieri sono in linea con i meccanismi oppressivi ed è per questo che dobbiamo affrontarli nel loro insieme, a partire dalla difesa delle persone e delle strutture che sono sotto attacco.

LOTTA COLLETTIVA SENZA DISCRIMINAZIONE NAZIONALE, CONTRO LA DEGRADAZIONE DELLE NOSTRE VITE E LO SPOSTAMENTO DEI NOSTRI CORPI, CONTRO LO STATO E IL CAPITALE.

Il 2 novembre chiamiamo compagni dalla Grecia e da tutto il mondo a mostrare la loro solidarietà e unire le loro voci attraverso chiamate, manifestazioni e azioni multiformi.

Assemblea aperta di squat, collettivi, internazionalisti, migranti e solidali

[Tradotto a partire dal testo pubblucato in anarchistsworldwide.noblogs.org].

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Athens, Greece: Solidarity Demonstration for Immigrants & Spaces of Struggle (Nov 2nd, 2019)

SOLIDARITY DEMONSTRATION FOR IMMIGRANTS AND SPACES OF STRUGGLE AGAINST STATE AND CAPITALISTIC DEVELOPMENT VICTORIA SQUARE / NOVEMBER 2 / 12:00

The immigrant population is being debased and eliminated on all aspects of its life. In order to flee war and/or poverty they are walking the paths of refugeeism on sea and land, to the squalid conditions of concentration camps, like Moria, where impoverishment and death are usually the only way forward for them. If they survive, there is a war with the cops in the neighbourhoods they live and work. Murders and beatings at the police departments, identifications and arrests that lead to long-term confinements, disappearances and deportations. At work, they get exploited without any limitation as they are the invisible part of the workforce. Their working undervaluation comes along with a total exclusion from educational, health, and other general infrastructures.

At the same time, the NGO industry which is active both in and out of the concentration camps, is one of the most lucrative and developing for greek capitalism. There is a constant conflict between greek and turkish states for which of the human-wardens will grab more of the EU warding funds. In these conditions, immigrants resist and revolt. In the cities, they align and get organised with the solidarity movement, and find refugee in its infrastructures. Solidarity infrastructures like squats that used to be a home for hundreds of immigrants, squats that got evacuated and their tenants got transferred to the hellholes of the state. Generally, the spaces of struggle and solidarity not only cover and provide for a huge number of their needs, they also act as places of organisation of the oppressed, and as a substantial trench against the political and financial interests of the state and capital.

Places of struggle, whether squats or public spaces, villages and neighbourhoods like Exarcheia, have acted against further degradation of our lives and against a police state. Starting off with the SYRIZA government, and following up with the government of New Democracy, the capitalistic and state machine is going through a reconstruction, promoting ravaging developing plans both for the environment and our neighbourhoods. As a result, the oppressive mechanisms are attacking viciously as they do understand that the marginalised immigrant population in tandem with places of struggle and organisation of the international, oppressed population, are a substantial obstacle for the fulfillment of their plans. Local and foreign business interests are in alignment with the oppressive mechanisms, and that’s why we have to confront them as a whole, starting by defending the people and structures which are under attack.

COLLECTIVE FIGHT WITHOUT NATIONAL DISCRIMINATION AGAINST THE DEGRADATION OF OUR LIVES AND THE DISPLACEMENT OF OUR BODIES AGAINST STATE AND CAPITAL

On November 2nd, we are calling comrades from Greece and all over the world to show their solidarity, and to unite their voices through calls, demonstrations, and multiform actions.

Open assembly of squats, collectives, internationalists, refugees and solidarians

[Taken from anarchistsworldwide.noblogs.org].