(it) Italia: Operazione “Prometeo” – Aggiornamenti su Robert, Natascia e Beppe (agosto 2019)

https://anarhija.info/library/i-a-italia-aggiornamento-su-prigionieri-anarchici-1.jpgItalia: Operazione “Prometeo” – Aggiornamenti su Robert, Natascia e Beppe (agosto 2019)

Alcuni aggiornamenti su Robert, Natascia e Beppe, in carcere dal 21 maggio 2019 per l’operazione repressiva “Prometeo“.

Natascia: Rimandiamo agli aggiornamenti già usciti: Aggiornamento da una lettera di Natascia dal carcere di Piacenza e Aggiornamenti su Natascia dal carcere di Piacenza (agosto 2019). Aggiungendo solo che per tre settimane di fila c’è stato un saluto a settimana sotto il carcere di Piacenza a Natascia e a tutt* gli/le altr* rinchius* lì. Nei dintorni sono comparse sui muri scritte per la libertà e contro le galere.

Robert: Da lettere e colloqui apprendiamo che si trova “abbastanza” bene nel carcere di Sassari, in sezione con complessivamente circa 25 detenuti, tutti gli altri rinchiusi con accuse relative a terrorismo di matrice islamica. Il carcere è conosciuto come la “Guantanamo d’Italia” per via del forte isolamento geografico. Alcuni degli altri rinchiusi nella sezione non sono così imbibiti di religione, e Robert ha potuto quindi trovare qualcuno con cui scambiare due chiacchiere. Le due ore di socialità al giorno sono comunque sostanzialmente ore di preghiera, mentre le altre quattro ore di uscita dalla cella al giorno sono più “libere” da religione e quant’altro. I colloqui sono un po’ scomodi per il forte isolamento geografico del carcere, e l’atteggiamento di alcune guardie non “aiuta”. Ad esempio, in un’occasione in cui erano state prenotate quattro ore di colloquio, le guardie ne hanno poi fatte svolgere solo due, adducendo a pretesto che la sala colloqui servisse per i colloqui degli altri rinchiusi, quando di fatto gli altri non hanno praticamente nessuno che vada a colloquio con loro. Molti dei rinchiusi in questa sezione sono ragazzi giovani che hanno attraversato il deserto e sono passati per i campi di concentramento libici, hanno attraversato il mediterraneo, e si ritrovano ora in carcere per qualche “like” su facebook, con avvocati d’ufficio, il ché comporta quasi immancabilmente una condanna assicurata, e non hanno praticamente nessuno che scrive loro o va a colloquio con loro. C’è una palestra utilizzabile nel carcere, libri e lettere arrivano anche se qui o là a rilento. Robert caldeggia di mandargli libri, e consiglia di usare posta 1 (un tipo di posta prioritaria) per le lettere, e i pieghi di libri raccomandati per libri e cd (non masterizzati ma originali, vanno bene anche usati). E’ stata fatta richiesta di trasferimento per riavvicinamento ai famigliari che hanno i colloqui con Robert, così come richiesta di colloqui per altre persone. Al momento non risulta arrivata risposta.

Beppe: Sta vivendo una situazione più difficile nel carcere di Rossano Calabro, anch’essa una sezione (finora) “riservata” a detenuti accusati di terrorismo di matrice islamica. E’ ben consapevole che l’invio in queste sezioni sia una mossa punitiva della repressione. In questa sezione vige un clima particolarmente chiuso con un certo regime fondamentalista religioso, che si rispecchia nella quotidianità con sveglia alle quattro del mattino al suono di richiami alla preghiera, le ore di socialità che sono sostanzialmente momenti di preghiera, e le altre ore di uscita dalla cella costellate di discorsi su torture fisiche punitive che andrebbero riservate a donne che non rispettano certi precetti di sottomissione religiosa e omosessuali e altre categorie che sarebbero sgradite ad Allah (o chi per esso). Inoltre, la posta viene consegnata (naturalmente a busta aperta) dalle guardie ad un detenuto col compito di redistribuirla, il quale se la leggerebbe prima di consegnarla ai rispettivi destinatari originali. Persino le guardie del carcere avrebbero fatto un esposto per comunicare che lui non dovrebbe stare in questa sezione (indubbiamente allo scopo di lavarsene le mani e discolparsi preventivamente se dovesse succedere qualcosa). Beppe sta resistendo come può in questa situazione, a testa alta e con molta pazienza, ma chiaramente è una quotidianità pesante. E’ stata fatta una richiesta di trasferimento, e per quanto possibile si segue la situazione oltre alle lettere anche tramite avvocati e colloqui. Beppe scrive che gli farebbe piacere ricevere libri e aggiornamenti.

Invitiamo tutt* a continuare una riflessione su quanto la situazione di Natascia, Robert e Beppe possa rappresentare, secondo le intenzioni della repressione, una sorta di avanguardia di un imminente “ristrutturazione” dell’organizzazione repressiva rivolta in particolare contro i/le prigionier* politici/che, che comprende il separarli/le il più possibile mettendoci singolarmente in varie carceri sperdute geograficamente, in sezioni AS2 che qui o là possono essere di fatto come 41bis (ricordiamo la sezione dell’Aquila dove ancora si trova rinchiusa Anna e dove sono state rinchiuse anche Natascia e Silvia), eventualmente in sezioni [AS2] fin’ora “riservate” ad accusati di terrorismo di matrice islamica. Intenzioni repressive di cui tener conto, con l’ottica di guardare avanti, e di pensare a risposte da dare e opporre alla repressione.

Sempre, per la libertà, per l’anarchia! Per la libertà di tutt* i/le compagn* e per vedere le carceri ridotte a macerie!

Alcun* anarchiche/ci complici e solidali


Ricordiamo che gli indirizzi per scrivere:

Natascia Savio
Casa Circondariale Le Novate – Sezione femminile
strada delle Novate 65
29122 Piacenza

Robert Firozpoor
C. C. di Sassari – Bancali
strada provinciale 56, n. 4
Località Bancali
07100 Sassari (SS)

Giuseppe Bruna
C. R. di Rossano Calabro
Contrada Ciminata Greco, snc
87067 Corigliano-Rossano (CS)

I riferimenti per i benefit, per garantire la copertura delle spese in carcere, le spese legali e le spese di viaggio per chi ha i colloqui:

Postepay evolution
Intestata a: Ilaria Benedetta Pasini.
n° 5333 1710 8931 9699
IBAN: IT43K3608105138213368613377

Conto corrente
Intestato a: Vanessa Ferrara.
IBAN: IT89W0894616401000024400978

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