(it-en-es) Grecia: Trasferimento di Pola Roupa nel carcere di Eleonas a Tebe e aggiornamento sulla situazione nelle carceri greche (marzo 2020)

Grecia: Trasferimento di Pola Roupa nel carcere di Eleonas a Tebe e aggiornamento sulla situazione nelle carceri greche (marzo 2020)

Pola Roupa è stata trasferita perché ha partecipato, dal carcere di Korydallos (ad Atene), a una mobilitazione contro il sovraffollamento nelle carceri e per l’adozione di misure contro la diffusione dell’epidemia nelle carceri in Grecia. Esiste la possibilità che anche Nikos Maziotis possa essere trasferito nel carcere di alta sicurezza di Domokos, dove è già stato recluso in passato. Infatti venne trasferito a Korydallos nel 2015 per poter essere presente alle numerose udienze dei processi contro Lotta Rivoluzionaria (Επαναστατικού Αγώνα, “Epanastatikòs Agonas”), udienze che si sono susseguite per cinque anni. La sua detenzione a Korydallos si concluderà con la fine del quarto processo contro Lotta Rivoluzionaria.

Il verdetto di questo processo (relativo ad alcune rapine in banca che sono state attribuite al gruppo) sarà emesso il 28 aprile 2020, sempre se non verrà rinviato a causa dell’epidemia in corso. Quando la sentenza sarà pronunciata, Nikos sarà probabilmente trasferito a Domokos. Presumibilmente potrebbe tornare nel carcere ateniese nel 2021, in occasione della corte d’appello del quinto processo contro Lotta Rivoluzionaria (riguardante il tentativo di evasione in elicottero da Korydallos, organizzato nel 2015 da Pola Roupa in clandestinità, e altre due rapine in banca). Dopo la sentenza di aprile, i 155 anni di condanne accumulate da Nikos saranno fusi in 20 anni secondo le disposizioni del nuovo codice penale greco.

Gli indirizzi sono i seguenti:

Pola Roupa (Πόλα Ρούπα)
Dikastiki Fylaki Eleonas – Gynaikeies Fylakes
T. K. 32200, Thebes, Greece

Nikos Maziotis
Dikastiki Fylaki Korydallou – Eidiki Pteryga
T. K. 18110, Korydallos, Athens, Greece

Nota: Anche N. Maziotis è stato trasferito.
Nikos Maziotis, Dikastiki Filaki Domokou, T. K. 35010, Domokos, Fthiotidas, Greece.

Seguono due brevi testi di Pola Roupa e Nikos Maziotis sul traferimento e sulla mobilitazione in corso nelle carceri.

————

Messaggio di Pola Roupa:

23 marzo 2020

Venerdì 20 marzo, poco dopo la chiusura del carcere, membri delle forze speciali della polizia hanno fatto irruzione nella mia sezione per condurmi fuori da Korydallos. Il ministero aveva impartito un ordine per il mio trasferimento in modo da bloccare la mobilitazione nel carcere femminile di Korydallos, al fine di ridurre le sezioni dove lo stesso giorno si erano iniziate a tenere aperte le porte delle celle a mezzogiorno. È la prima volta che un simile ordine viene dato per spezzare una mobilitazione, e ciò mostra l’estremo autoritarismo del governo, la percezione che quest’ultimo ha dei detenuti e come intende affrontare la minaccia di un virus letale. Hanno portato con me un prigioniero di 65 anni, detenuto per problemi finanziari, disabile al 67%, che è in attesa di scarcerazione. Il suo trasferimento è stato una decisione di vendetta da parte del servizio penitenziario. Nel carcere di Eleonas, a Tebe, siamo tenuti in quarantena per il coronavirus, e vi resteremo per diversi giorni.

Con i nostri testi e la nostra mobilitazione, le detenute nelle sezioni femminili di Korydallos hanno voluto lanciare un avvertimento per evitare una propagazione devastante e mortale del virus nelle carceri del paese. Il loro decongestionamento generalizzato è l’unica soluzione per salvare vite umane. Tuttavia, il governo ritiene meno importante occuparsi della vita dei detenuti, rispetto al salvare il proprio prestigio e non minare la disciplina nelle carceri del paese. La sua «sincera» preoccupazione per la vita degli abitanti di questo paese si manifesta anche nel rifiuto di prendere sotto tutela gli ospedali privati, dimostrando così che non voler entrare in conflitto con il grandi imprese nel mezzo della maggiore crisi sociale e umanitaria in atto. Il governo non smette di decimare medici e infermieri negli ospedali pubblici infettati dal coronavirus, costretti a battersi privi di fondi, personale, forniture. In tutto il paese le prigioniere e i prigionieri sono in balia dell’indifferenza criminale. Il mio brutale trasferimento dall’inizio della mobilitazione conferma che la strategia dell’ordine pubblico ha la precedenza sulla sicurezza sociale e sulla stessa vita umana.

Pola Roupa, membro di Lotta Rivoluzionaria

————

Messaggio di Nikos Maziotis:

21 marzo 2020

Questa mattina le forze speciali della polizia sono entrate nel carcere femminile di Korydallos e hanno prelevato Pola Roupa per trasferirla nel carcere femminile di Eleonas, a Tebe. Ovviamente, questo trasferimento avviene a seguito della mobilitazione e della richiesta di ridurre le pene detentive a causa del rischio di diffusione del coronavirus nelle carceri. Ieri le detenute hanno iniziato a mobilitarsi tenendo aperte le celle all’ora di pranzo.

Il trasferimento della compagna Roupa nel carcere di Eleonas è apparentemente la risposta del Ministero per la protezione dei cittadini [che si occupa della gestione dell’ordine pubblico ed è responsabile delle forze di polizia dello Stato greco] alle richieste e alle mobilitazioni dei detenuti. Non c’è stata risposta alla richiesta di ridurre il sovraffollamento delle carceri in modo legale, come indicato nelle richieste dei detenuti, che è il modo più elementare per prevenire una massiccia diffusione del virus nelle carceri stesse. È certo che dopo la cessazione delle visite di parenti e avvocati, il prossimo passo del ministero sarà quello di incarcerare i prigionieri nelle loro celle per 24 ore al giorno con il pretesto di «proteggerli», dato che il virus sarà entrato nelle carceri, se non lo ha già fatto. La misura delle 24 ore di reclusione in cella è completamente fascista, né risolve il problema. È illegale e non è prevista da nessuna legge o codice penale ed è in linea con l’approccio più generale per un divieto di circolazione già in vigore in tutta Europa. Fascismo nella società, fascismo nelle carceri!

Pola Roupa è sempre stata in prima linea nelle mobilitazioni e nelle proteste nel carcere femminile di Korydallos. E naturalmente la reazione del ministero e del governo è «comprensibile». Facciamo sapere loro che questo non ci spezzerà e che non ci piegheremo a nessun governo, né di destra né di sinistra.

Nikos Maziotis, membro di Lotta Rivoluzionaria

Nota: Nel testo scritto da P. Roupa viene indicato che il trasferimento è avvenuto il 20 marzo.

[Ricevuto via e-mail].

____________________________________________________________

Greece: Transfer of Pola Rοupa to the prison of Eleonas in Thebes and update on the situation in the Greek prisons (March 2020)

Pola Roupa was transferred because she was taking part in a mobilization in the prison of Korydallos (Athens), against prison overcrowding and for the implementation of measures to stop the spreading of the epidemic in Greece’s prisons. There is a possibility that Nikos Maziotis will also be transferred to the high security prison of Domokos, where he has been held in the past. In fact he was moved to Korydallos in 2015 in order to attend the hearings of the trials against Revolutionary Struggle (Επαναστατικού Αγώνα, “Epanastatikòs Agonas”), that have been going on for five years. His imprisonment in Korydallos will end with the conclusion of the fourth trial against Revolutionary Struggle.

The sentence of this trial (concerning bank robberies attributed to the group) will be pronounced on 28th April 2020, unless it is postponed due to the current epidemic. After the sentence is pronounced, Nikos is likely to be moved to Domokos. Presumably he will be taken back to the Athens prison in 2021, on the occasion of the appeal trial related to the fifth trial against Revolutionary Struggle (concerning the escape attempt from Korydallos by helicopter, organized by Pola Roupa in 2015 when she was in hiding, and another two bank robberies). After the April sentence, the 155 years accumulated by Nikos will be merged into 20 years, according to dispositions set out by Greece’s new penal code.

Here are the addresses:

Pola Roupa (Παναγιωτα Πόλα Ρούπα)
Dikastiki Fylaki Eleonas – Gynaikeies Fylakes
T. K. 32200, Thebes, Greece

Nikos Maziotis (Nικος Μαζιωτης)
Dikastiki Fylaki Korydallou – Eidiki Pteryga
T. K. 18110, Korydallos, Athens, Greece

Here follow two short texts written by Pola Roupa and Nikos Maziotis on the transfer and the mobilization going on in prisons.

————

A message from Pola Roupa:

23rd March 2020

On Friday 20th March, shortly after the prison shutdown, members of the police special forces stormed my section in order to remove me from Korydallos. The ministry had issued an order for my transfer so as to block a mobilization in Korydallos women’s prison, with the purpose of reducing the sections where doors started to be held open at midday. This is the first time an order of this kind has been given to break up a mobilization, and demonstrates the government’s extreme authoritarianism, the perception that the latter has of the prisoners and how it intends to tackle the threat of a deadly virus. Along with me they took a 65-year old prisoner incarcerated for financial problems, 67% disabled and awaiting release. Her transfer was a vengeful decision by the prison service. We are in quarantine in the prison of Eleonas in Thebes because of coronavirus and will remain so for several days.

Through our texts and mobilization, prisoners in the female units of Korydallos were raising the alarm to fend off a devastating and deadly spreading of the virus in the country’s prisons. Their general decongestion is the only solution to save human lives. But the government considers it less important to occupy itself with prisoners’ lives than to save its prestige and not undermine discipline in the country’s prisons. Its «sincere» preoccupation for the lives of the inhabitants of this country also manifests itself in the refusal to take over private hospitals, thus demonstrating that it doesn’t want to come into conflict with the big companies in the midst of the current major social and humanitarian crisis.  The government doesn’t stop decimating doctors and nurses in public hospitals contaminated by coronavirus as they are forced to struggle without funds, staff and equipment. All over the country the prisoners are at the mercy of criminal indifference. My brutal transfer at the beginning of the mobilization confirms that the strategy of public order comes before social safety and human life itself.

Pola Roupa, member of Revolutionary Struggle

————

A message from Nikos Maziotis:

21st March 2020

This morning police special forces entered Korydallos women’s prison and took Pola Roupa away to transfer her to the women’s prison of Eleonas, in Thebes. Obviously this transfer happened following the mobilization and the request to have sentences reduced because of the risk of coronavirus spreading in the prisons. Yesterday the  prisoners began to mobilize by keeping the cells open at lunchtime.

The transfer of the comrade Roupa to the prison of Eleonas appears to be the response given by the Ministry for the protection of citizens [which is in charge of public order and is responsible for police forces in the Greek State] to the prisoners’ demands and mobilizations. There was no response to the demand for reducing overcrowding in prisons in a legal way as indicated in the prisoners’ requests, which is the most elementary way to prevent the mass spreading of the virus in the prisons themselves. It is certain that, following the suspension of families’ and lawyers’ visits, the ministery’s next step will be to imprison the prisoners in their cells for 24 hours a day under the pretext of «protecting them», given that the virus will have got into prisons, if it hasn’t done so already. The measure of 24-hours’ detention in a cell is totally fascist, nor does it solve the problem. It is illegal and is not foreseen in any law or penal code and is in line with a more general approach towards ban on movement already in force all over Europe. Fascism in society, fascism in the jails!

Pola Roupa has always been in the front line in mobilizations and protests in the women’s prison of Korydallos. And naturally the reaction of the ministry and the government is «understandable». Let’s let them know that this won’t break us and that we won’t give in to any government, neither of the right or the left.

Nikos Maziotis, member of Revolutionary Struggle

————

Note: In the text written by P. Roupa it is indicated that her transfer took place on 20th March.

Actforfree note:

New address of the Revolutionary Struggle member: Nikos Maziotis, Dikastiki Filaki Domokou, T. K.  35010, Domokos, Fthiotidas, Greece.

[Taken from actforfree.nostate.net].

____________________________________________________________

GRECIA: TRASLADO DE POLA ROUPA A LA PRISIÓN DE ELEONAS EN TEBAS Y TEXTOS DE NIKOS MAZIOTIS – POLA ROUPA (MARZO DE 2020)

Pola Roupa fue transferida porque estaba participando en una movilización en la prisión de Korydallos (Atenas), contra el hacinamiento en las cárceles y por la implementación de medidas para detener la propagación de la epidemia en las cárceles de Grecia. Existe la posibilidad de que Nikos Maziotis también sea trasladado a la prisión de alta seguridad de Domokos, donde estuvo recluido en el pasado. De hecho, fue trasladado a Korydallos en 2015 para asistir a las audiencias de los juicios contra Lucha Revolucionaria (Επαναστατικού Αγώνα, «Epanastatikòs Agonas»), que han estado ocurriendo durante cinco años. Su encarcelamiento en Korydallos terminará con la conclusión del cuarto juicio contra Lucha Revolucionaria.

La sentencia de este juicio (sobre robos bancarios atribuidos al grupo) se pronunciará el 28 de abril de 2020, a menos que se posponga debido a la epidemia actual. Después de pronunciar la sentencia, es probable que Nikos sea trasladado a Domokos. Presumiblemente lo llevarán de regreso a la prisión de Atenas en 2021, con motivo del juicio de apelación relacionado con el quinto juicio contra Lucha Revolucionaria (en relación con el intento de fuga de Korydallos en helicóptero, organizado por Pola Roupa en 2015 cuando estaba clandestina y de otros dos robos a bancos). Después de la sentencia de abril, los 155 años acumulados por Nikos se fusionarán en 20 años, según las disposiciones establecidas por el nuevo código penal de Grecia.

Aquí están las direcciones:

Pola Roupa (Παναγιωτα Πόλα Ρούπα)
Dikastiki Fylaki Eleonas – Gynaikeies Fylakes
T. K. 32200
Tebas, Grecia

Nikos Maziotis (Nικος Μαζιωτης)
Dikastiki Fylaki Korydallou – Eidiki Pteryga
T. K. 18110
Korydallos, Atenas, Grecia


Un mensaje de Pola Roupa:

23 de marzo de 2020

El viernes 20 de marzo, poco después del cierre de la prisión, miembros de las fuerzas especiales de la policía irrumpieron en mi sección para sacarme de Korydallos. El ministerio había emitido una orden para mi traslado con el fin de bloquear una movilización en la prisión de mujeres de Korydallos, con el propósito de reducir las secciones donde las puertas comenzaron a mantenerse abiertas al mediodía. Esta es la primera vez que se da una orden de este tipo para romper una movilización, y demuestra el extremo autoritarismo del gobierno, la percepción que tiene este último de los prisioneros y cuál es su  intención de enfrentar la amenaza de un virus mortal. Junto a mí, llevaron a un prisionero de 65 años encarcelado por problemas financieros, discapacitado en un 67%  y en espera de liberación. Su traslado fue una decisión vengativa del servicio penitenciario. Estamos en cuarentena en la prisión de Eleonas en Tebas a causa del coronavirus y va permanecer así durante varios días.

A través de nuestros textos y movilizaciones, los prisioneros en las unidades femeninas de Korydallos dieron la alarma para defenderse de una propagación devastadora y mortal del virus en las cárceles del país. Su descongestión general es la única solución para salvar vidas humanas. Pero el gobierno considera que es menos importante ocuparse de la vida de los prisioneros que salvar su prestigio y no socavar la disciplina en las cárceles del país. Su preocupación «sincera» por la vida de los habitantes de este país también se manifiesta en la negativa en hacerse cargo de los hospitales privados, lo que demuestra que no quiere entrar en conflicto con las grandes empresas en medio de las principales redes sociales actuales y crisis humanitaria. El gobierno no deja de diezmar a médicos y enfermeras en hospitales públicos contaminados por coronavirus, ya que se ven obligados a luchar sin fondos, personal y equipo. En todo el país, los prisioneros están a merced de la indiferencia criminal. Mi brutal transferencia al comienzo de la movilización confirma que la estrategia del orden público viene antes que la seguridad social y la vida humana misma.

Pola Roupa, miembro de Lucha Revolucionaria


Un mensaje de Nikos Maziotis:

21 de marzo de 2020

Esta mañana, las fuerzas especiales de la policía entraron en la prisión de mujeres de Korydallos y se llevaron a Pola Roupa para trasladarla a la prisión de mujeres de Eleonas, en Tebas. Obviamente, esta transferencia se produjo después de la movilización y la solicitud de reducir las condenas debido al riesgo de propagación del coronavirus en las cárceles. Ayer los prisioneros comenzaron a movilizarse manteniendo las celdas abiertas a la hora del almuerzo.

La transferencia de la compañera Roupa a la prisión de Eleonas parece ser la respuesta dada por el Ministerio para la protección de los ciudadanos [que está a cargo del orden público y es responsable de las fuerzas policiales en el Estado griego] a las demandas de los prisioneros y a las movilizaciones No hubo respuesta a la demanda de reducir el hacinamiento en las cárceles de manera legal como se indica en las solicitudes de los prisioneros, que es la forma más elemental para evitar la propagación masiva del virus en las propias cárceles. Es seguro que, luego de la suspensión de las visitas de familiares y abogados, el próximo paso del ministro será encerrar a los prisioneros en sus celdas las 24 horas del día con el pretexto de «protegerlos», dado que el virus habrá sido infectado a las cárceles, si aún no lo ha hecho. La medida de la detención de 24 horas en una celda es totalmente fascista, ni resuelve el problema. Es ilegal y no está previsto en ninguna ley o código penal y está en línea con un enfoque más general hacia la prohibición de movimientos ya en vigor en toda Europa. ¡Fascismo en la sociedad, fascismo en las cárceles!

Pola Roupa siempre ha estado en primera línea en las movilizaciones y protestas en la prisión de mujeres de Korydallos. Y, naturalmente, la reacción del ministerio y el gobierno es «comprensible». Hagámosles saber que esto no nos romperá y que no cederemos ante ningún gobierno, ni de derecha ni de izquierda.

Nikos Maziotis, miembro de Lucha Revolucionaria


Nota: En el texto escrito por P. Roupa se indica que su transferencia tuvo lugar el 20 de marzo.

Nueva dirección del miembro de Lucha Revolucionaria:

Nikos Maziotis,
Dikastiki Filaki Domokou,
T. K. 35010, Domokos,
Fthiotidas, Grecia.

[Tomado de anarquia.info].