(it-en) Italia: Operazione “Panico” – Nuovo conto per benefit e contributi solidali (dicembre 2019)

https://anarhija.info/library/g-p-grecia-per-i-13-anni-di-carcere-a-irianna-14-0-1.jpgItalia: Operazione “Panico” – Nuovo conto per benefit e contributi solidali (dicembre 2019)

Abbiamo cambiato carta per raccogliere i soldi benefit per l’operazione Panico, sia per le spese legali che per quelle dei prigionieri. Le nuove coordinate sono:

Carta postepay evolution n. 5333 1710 9589 2077 intestata a Micol Marino. IBAN: IT22M3608105138272359572366.

La precedente carta non verrà più utilizzata.

Il 4 dicembre sono state depositate le motivazioni della sentenza, e intorno al 20 gennaio scadono i termini per presentare appello.


Il 22 luglio 2019, presso il tribunale di Firenze, è stata emessa la sentenza nel processo di primo grado per l’operazione “Panico” (otto anarchici arrestati ed incarcerati, perquisizioni e sgombero dell’occupazione anarchica “La Riottosa” a Firenze, 03/08/2017). Complessivamente una ventina di persone sono state condannate, tra cui Giovanni, Paska e Ghespe a pene tra i 9 anni e i 9 anni e 10 mesi circa (principalmente per le accuse inerenti l’attacco esplosivo del 1 gennaio 2017 contro la libreria fascista “Il Bargello” a Firenze, in cui rimase gravemente ferito un poliziotto artificiere). Tra gli altri compagni condannati, nove sono stati riconosciuti membri di una “associazione a delinquere” e, tra questi, due compagne ritenute “cape” di tale associazione sono state condannate a pene tra i 5 e i 6 anni circa. Un compagno, anch’esso condannato per “associazione a delinquere”, è stato assolto dall’accusa di aver compiuto l’azione del 1 gennaio 2017. Giovanni, Paska e Ghespe da giugno 2019 si trovano agli arresti domiciliari. Tutte le altre pene sono sospese.

Il nome operazione “Panico” (un altra occupazione anarchica fiorentina) fa riferimento all’operazione repressiva che comportò perquisizioni e tre arresti il 31 gennaio 2017. Successivamente le due indagini (relative agli arresti del 31/01/2017 e del 03/08/2017) sono state unite nello stesso processo, e dalla prima è derivata l’accusa di “associazione a delinquere”.

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Italy: “Panico” operation – New bank account for benefits and solidarity contributions (December 2019)

We changed the card to collect the benefit money for the “Panico” operation, both for the legal costs and those of the prisoners. The new coordinates are:

Postepay evolution card n. 5333 1710 9589 2077. Accountholder: Micol Marino. IBAN: IT22M3608105138272359572366.

The previous card will no longer be used.

The reasons for the sentence were filed on December 4th, and the deadlines for appealing expire around 20 January.


On 22 July 2019, at the Florence court, was issued the sentence in the first instance trial for the “Panico” operation (eight anarchists arrested and imprisoned, searches and eviction of “La Riottosa” anarchist occupation in Florence, August 3rd, 2017). A total of twenty people were sentenced, including Giovanni, Paska and Ghespe between 9 years and 9 years and 10 months in prison (mainly for the charges related to the explosive attack of January 1st, 2017, against the fascist bookstore “Il Bargello” in Florence, where a blaster policeman was seriously injured). Among the other sentenced comrades, nine were recognized as members of a “criminal association” and, among these, two comrades considered “chief” of that association were sentenced to sentences of between 5 and 6 years. A comrade, also convicted of “criminal association”, was acquitted of the charges related to the action of January 1st, 2017. Giovanni, Paska and Ghespe have been under house arrest since June 2019. All other convictions are suspended.

The name of operation “Panico” (another Florentine anarchist occupation) refers to the repressive operation that led to searches and three arrests on January 31st, 2017. Subsequently the two investigations (relating to the arrests of January 31st, 2017, and August 3rd, of the same year) were united in the same judicial proceeding against the anarchists in Florence, and the accusation of “criminal association” arose from the first investigation.