(it) Marsiglia, Francia: Fiera del libro anarchico

https://foireanarchistemarseille.noblogs.org/files/2019/04/torre-poster.jpgMarsiglia, Francia: Fiera del libro anarchico

Ancora qui.
Ancora qui. A lanciarsi nell’avventura senza freni della pratica anarchica, in quel ciclone di idee libere proteso verso la tempesta dell’azione sregolata, del gioco senza premi da vincere, della vita senza mediazioni.
Ancora qui. Distanti e contro le ideologie che promuovono soggetti politici, contro gli occhiali offuscati dal cittadinismo, contro l’imposizione di una vita securitaria trasformata in abitudine e obbedienza.
Ancora qui. Malgrado i tentativi di recupero e di annientamento dell’idea di libertà. Malgrado il realismo, i moralismi e l’integrazione della logica di potere da parte dei suoi falsi critici, che mirano alla riforma del dominio piuttosto che alla sua distruzione.
Ancora qui. A persistere nella ricerca di sentieri per tessere complicità e combattere l’offensiva tecnologica che rinnova e approfondisce il dominio, per dedicarsi appassionatamente alla distruzione dell’oppressione e dello sfruttamento, per guardare al di là degli orizzonti di questo presente insipido.
Ancora qui. Anche se le dipendenze delle protesi tecnologiche cercano di distrarci dall’incessante annichilimento in corso della nostra sensibilità e della nostra immaginazione. Anche se le relazioni virtuali cercano di privarci della complicità e dell’umanità.
Ancora qui. A rivendicare con amore e fierezza le idee anarchiche, in un’epoca in cui integrazione e repressione vanno di pari passo, oscurando sempre più gli orizzonti di rivolta.

Due giorni per ritrovarsi attorno all’anarchismo e alle sue proposte, per discuterle e approfondirle; attorno ai libri e alla nostra stampa, testimoni del nostro patrimonio rivoluzionario e attorno a nuove scintille di carta, pronti a dare fuoco a questo presente che si dibatte tra la profonda rassegnazione e la rabbia occasionale.
Due giorni e una fiera del libro anarchico, libera da compromessi commerciali e istituzionali.
Due giorni intrisi di idee in libertà, lontano da vecchi e nuovi pastori delle masse, lontano da vecchi e nuovi seguaci di greggi. Perché tutto è sempre possibile per chi, tra tensione individuale e trasformazione sociale, si sente un individuo in lotta capace di unire idee e pratica.
Questa due giorni avrà luogo a Marsiglia il 21 e 22 settembre 2019.

Programma

SABATO 21 SETTEMBRE

10h Apertura della Fiera del libro anarchica a Marsiglia con distribuzioni permanenti, banchetti di edizioni anarchiche e mostra sulla stampa anarchica a Marsiglia alla fine del XIX secolo.

11h Benvenuto: cogliamo l’occasione dell’apertura di questo evento per presentare alcuni progetti anarchici a Marsiglia come il CIRA, Centro Internazionale di Ricerca sull’Anarchismo fondato nel 1965 e la stamperia anarchica L’Impatience attiva dal 2018.

14h Ristrutturazione del potere e prospettive anarchiche, dibattito presentato da Alfredo M. Bonanno.

Alla fine degli anni settanta, in pieno periodo di fermento rivoluzionario, il dominio ha avviato una vasta ristrutturazione. Le grandi galere industriali chiudevano i battenti, la produzione diventava sempre più automatizzata, i discorsi statali s’infarcivano di partecipazione cittadina e di integrazione, i mercati si diversificavano.
Invece di subire questo processo, alcuni anarchici proposero allora di spostarsi dal centro alla periferia. Piccoli gruppi di affinità, auto-organizzazione delle lotte, organizzazione informale, lotte specifiche e attacchi diffusi erano gli elementi di base per l’elaborazione di progettualità insurrezionali contro la ristrutturazione in corso.
Oggi siamo di fronte a una nuova ristrutturazione, o piuttosto, a un nuovo processo di profonda trasformazione dell’insieme dei rapporti sociali. Se l’asse centrale di questo processo è costituito dalla tecnologia nel senso più ampio del termine, sembra che stia ricoprendo la realtà stessa con una nebbia sottile, in cui le capacità caratteristiche dell’essere umano (come la sensibilità e la comprensione della realtà circostante) tendono a svanire a favore di un nuovo paradigma. In un mondo afflitto da sanguinose guerre, sottoposto ad una irreversibile devastazione ambientale e ad un profondo annichilimento delle capacità di comprensione della realtà, che ne è della proposta anarchica oggi? Riflettere sulle trasformazioni in corso porta l’anarchico, questo amante della libertà, a porre la questione della distruzione. E se la distruzione rivoluzionaria non è uno slogan, se non è un semplice artificio retorico, è necessario affrontare i problemi che colmano il divario tra l’idea e l’agire: come battersi, con quali mezzi, con quali forme organizzative e quali progettualità.

17.30h Presentazione del libro: Incognito, Expériences qui défient l’identification, ed. Mutineseditions.

Questo libro che parla di clandestinità proietta un raggio di luce nell’oscurità. Propone un salto nel versante sconosciuto del segreto, in questa dimensione parallela dove, spesso, anche ciò che può essere detto non lo è. Per eccesso di precauzione, per paura o perché si considera la clandestinità come una questione che non ci riguarda. O anche, in alcuni ambienti, e nel peggiore dei casi, per puro calcolo politico.
Eppure, anche ad una osservazione superficiale, questo mondo non si presenta come una landa desolata, ma piuttosto come un mondo popolato di esseri viventi, di esperienze e idee che navigano insieme a noi, negli aspetti più miserabili e più affascinanti del nostro quotidiano, accanto ai nostri desideri più ardenti e ai nostri sogni ad occhi aperti più appassionati. I testi qui raccolti parlano di questo mondo, riportandocene alcune voci tra le altre, voci il cui tono, le emozioni e i messaggi sono certamente diversi, ma che vivono o hanno vissuto nella dimensione della clandestinità. Esperienze che sono state sofferte per scelta o per motivi esterni alla propria volontà, in seguito ad un percorso di lotta rivoluzionaria per gli uni o ad una condizione sociale per tanti altri, da tutti coloro che non hanno più nulla da perdere sulle strade dello sfruttamento e dell’atrocità delle frontiere, nemmeno un pezzo di identità.

20.30h Cena e serata musicale

DOMENICA 22 SETTEMBRE

10h Apertura con distribuzioni permanenti, banchetti di edizioni anarchiche e mostra sulla stampa anarchica a Marsiglia alla fine del XIX secolo.

12h Proiezione documentario “Anarchici in Russia, Ucraina e Bielorussia”.

Il filmato ripercorre gli ultimi dieci anni di azione anarchica in questi paesi. La proiezione sarà seguita dalla lettura di un contributo scritto dai compagni russi per l’occasione, un contributo che propone di tornare sulle tensioni sociali, sulla repressione e la conflittualità anarchica in Russia, la qual cosa non mancherà di alimentare una discussione sulla solidarietà internazionale e rivoluzionaria.

14h Dibattito sulla rivoluzione siriana e l’intervento anarchico.

Lo Stato siriano conduce una politica di sterminio di massa. In risposta a un movimento popolare di liberazione, non cessa di ricercare i mezzi più efficaci per distruggere la rivolta. Al fine di raggiungere una nuova situazione governabile sul suo territorio, ha spostato in modo massiccio e alienato coloro che non potevano essere messi in riga.
La guerra contro-insurrezionale è stata usata come esempio per frenare i sollevamenti e le rivolte, in particolare in Egitto, Iran e Giordania. Inoltre, ciò ha creato una situazione in cui alcuni Stati stranieri competono ancor più per il potere politico e in cui alcune imprese fanno grossi affari a scapito di una lotta liberatrice.
Benché questo spazio sembri attrarre la riflessione, la critica e la solidarietà anarchiche, non pare materializzarsi nel pensiero di quest’ultima né sul campo. La questione rimane: con le enormi conseguenze della situazione in Siria, perché non c’è stato un uguale impegno nei suoi confronti da un punto di vista anarchico? Oltre al sostegno materiale dei rifugiati, perché gli aspetti, le aspirazioni e le lotte del movimento popolare siriano sono stati ignorati?
Questa discussione è una critica dei fallimenti passati e recenti rivolta alla situazione in Siria da una prospettiva anarchica. È anche un invito a riflettere insieme sull’intervento anarchico nei movimenti popolari che non rivendicano chiaramente delle proposte anarchiche.

17.30h Presentazione del libro: Face à face avec l’ennemi, Severino Di Giovanni et les anarchistes intransigeants dans les années 1920 et 1930 en Amérique du Sud. Ed. Tumult e L’Assoiffé.

«Della sua gioventù sappiamo ben poco, bambino intelligente, vivo, insofferente dell’autorità familiare …». Severino di Giovanni era nato a Chieti nel 1901, e fin da piccolo si immergeva nelle letture che hanno alimentato e infiammato le sue tensioni anarchiche. Nel 1922, è emigrato a Buenos Aires con la sua famiglia, portando con sé il pesante fardello di miseria e rancore a causa delle persecuzioni che i fascisti gli avevano riservato. A ventitré anni esortava, dalle colonne di un giornale anarchico a Buenos Aires, a «distruggere le caserme, i tribunali, le chiese e tutti gli idoli di cartapesta». Subito schedato dalla polizia come un «temibile agitatore anarchico», si dedicò senza tregua all’anarchismo più intransigente, essendo l’attesa la cosa a lui più lontana: giornali, libri e una biblioteca, per fare breccia nella marea di morti di fame italiani che erano là emigrati.
Ma l’agitazione di chi è vissuto con la fretta di bruciare nel fuoco della rivolta assoluta, non è fatta solo di discussioni e di inchiostro.
Se, da un lato, le teorie sono un utile arricchimento, le azioni dinamitarde e gli espropri a mano armata compiuti con i suoi compagni dimostravano che attaccare «il nemico faccia a faccia» non solo è possibile, ma è anche indispensabile per accelerare il processo rivoluzionario a beneficio di tutti.
Arrestato mentre usciva da una tipografia nel centro di Buenos Aires, Di Giovanni rispose a coloro che volevano porre fine alla sua vita aprendo il fuoco con la sua colt 45. Atterrato e infine catturato, venne fucilato due giorni dopo il suo arresto, alle cinque e dieci del mattino. Era il primo febbraio del 1931. È morto come ha vissuto, gridando «Viva l’anarchia» di fronte al plotone d’esecuzione che lo ha crivellato di proiettili.

L’indirizzo della Fiera è:
8 Rue Venture, 13001 Marsiglia

Il blog di riferimento è:
foireanarchistemarseille.noblogs.org

Per domande o per tenere uno stand in fiera, si può scrivere alla mail:
foireanarchiste2019 [at] riseup.net