Che la politica di ogni colore si schieri a fianco di leghisti conservatori, reazionari, omofobi, razzisti, fascisti e infami non meraviglia. Chi difende il suo ruolo di parassita non può che essere al
fianco di parassiti suoi simili, sbraitando la solita litania che ognuno deve esprimere la propria opinione poiché altrimenti si minano le basi della democrazia. Certo nessuno di essi risulta essere indignato da ciò che la politica della Lega sta portando avanti ormai da più di un
ventennio e che ora che è al Governo ha la possibilità di mettere in pratica. Una politica assassina nei confronti degli stranieri rei di essere poveri o di scappare da guerre e calamità poco naturali; una
politica di restaurazione dell’ordine e repressione della libertà in ogni ambito della vita quotidiana: basterebbe pensare alle parole del senatore Pillon che vorrebbe obbligare le donne a partorire per decidere di agire contro chi minaccia la libertà.
Domenica 19 maggio nella piazza centrale di Lecce alcuni militanti della Lega promuovevano queste politiche, dopo aver raccolto firme per la castrazione chimica contro chi si rende autore di abusi sessuali. Una proposta feroce, così come feroce è l’ideologia che considera i corpi umani sacrificabili come si faceva in altre epoche. Quella mattina qualcuno ha deciso di ostacolarli e naturalmente ne è nato un parapiglia.
Permettere a questi soggetti di parlare ed essere nelle piazze non ha nulla a che vedere con la libertà di pensiero. Sarebbe come dare la parola a Goebbels e consentirgli di esprimere quali erano i programmi del partito nazista o ad Eichmann per spiegare la gestione dei campi di
concentramento. Un fascista, un leghista non devono parlare, devono essere cancellati dalla Storia perché sono una minaccia costante per la libertà di tutti. Un candidato sindaco ha espresso loro solidarietà citando le parole di Pertini secondo cui tutti hanno diritto di parola, dimenticando che lo stesso Pertini nella medesima intervista sosteneva che il fascismo, al contrario, andava solo combattuto, poiché era un crimine.
Usare la violenza per respingere la violenza è necessario, affermava l’anarchico Malatesta, ed è per noi anche giusto. Pensare invece che fascismo, leghismo, autoritarismo, iniquità, privilegio, sopraffazione e devastazione della natura si cancelleranno pacificamente è una grande illusione e anche un pensiero molto comodo.
Detto questo non si può non ribadire la correttezza di mandare via i leghisti da ogni luogo anche perché, insieme ai servi giornalisti, sono solo in grado di mistificare la realtà e piagnucolare. Nessuna ragazza minorenne è stata infatti ferita la mattina del 19 maggio, mentre un leghista ha sferrato un pugno in faccia ad un compagno, rompendogli i denti. Questa la realtà, ma passare da vittime serve ai leghisti per nascondere la loro vigliaccheria e quella di tutti i politici che li hanno difesi.
Nemici della Lega e di ogni Fascismo
[Manifesto affisso a Lecce, 20.05.2019].