Canzone arrabbiata
Provano rabbia per questo mondo di sfruttamento e di autorità. Questa fondamentalmente la colpa degli anarchici, di tutte le epoche. Ed è per questo che lottano, con o senza violenza, perché la violenza è parte di questo mondo. Non possono sopportare che la gente muoia in mare, nell’indifferenza generale. Non sopportano che si alzino muri, frontiere, galere e filo spinato, che il mondo sia dominato dall’ideologia militare. Non tollerano che si aizzi la guerra tra poveri e il razzismo, che personaggi insulsi e inutili fomentino tutto questo, come fa il ducetto Salvini e tutto il partito che rappresenta. Non sopportano che la natura, quella dove si è cresciuti fino a quella più lontana, venga devastata e annientata. Non possono ancora consentire che la morale, religiosa e non, ci schiacci e decida del nostro corpo, così come della nostra esistenza. Non accettano la schiavitù, quella salariata come quella tecnologica. Desiderano tutto, sono innamorati della poesia. Per questo i compagni anarchici del Trentino sono stati arrestati, per questo siamo a loro fianco.
Tra chi si rassegna e chi apre orizzonti, abbiamo da tempo scelto con chi parteggiare. In pochi giorni due ondate repressive contro gli anarchici, hanno coinvolto Torino, Trento e Rovereto. E la solita macchina mediatica si è messa in moto. Questo, forse, sarà servito a trovare dei facili nemici interni su cui scagliare il perbenismo democratico, o ad occultare il peggioramento delle condizioni di tutti. Oppure servirà a nascondere quanto il controllo sia parte dell’esistenza e quanto l’addomesticamento sia il pilastro del presente e futuro consenso, ma non potrà certo bastare a renderci completamente muti.
Camminiamo e cantiamo, per questo tentiamo di distruggere le catene, non solo le nostre. E siamo scintille, fuochi, semi, alberi, onde, montagne, farfalle. Il nostro pensiero ai compagni arrestati a Trento e Rovereto.
Solidarietà complice e arrabbiata. TERRORISTA È LO STATO!
Biblioteca anarchica occupata Disordine [Lecce]