Torino, Italia: Indirizzi degli arrestati in corso Giulio Cesare (19/04/2020)
I quattro compagni arrestati ieri [19 aprile] in corso Giulio Cesare si trovano nel carcere delle Vallette con l’accusa di favoreggiamento, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Stanno tutti bene e al momento non sappiamo ancora con precisione quando verrà fissata l’udienza di convalida degli arresti. Per chi volesse scrivere o mandar loro un telegramma ecco i nomi e l’indirizzo.
Daniele Altoè, Giordana Laera, Maria Francesca Giordano, Samuele Cattini
C. C. “Lorusso e Cotugno”
via Maria Adelaide Aglietta 35
10151 Torino
TUTTE LIBERE, TUTTI LIBERI
In corso Giulio Cesare è solo l’inizio
Il potere ormai a briglia sciolta della polizia si è manifestato oggi in maniera esemplificativa in un fermo che aveva il sapore di un’aggressione. Poco dopo pranzo, sotto all’occupazione di c.so Giulio Cesare 45 una decina di poliziotti hanno fermato due uomini con un esercizio di forza esagerato e senza badare alle misure precauzionali anti-contagio. La violenza dell’azione è stata tale da aver destato l’attenzione delle persone della zona che, seppur rinchiuse in casa, non sono rimaste zitte e molte sono scese in strada. Tra loro anche alcuni compagni che hanno iniziato a inveire contro quella brutalità aggravata dalla totale e sprezzante noncuranza del possibile contagio. Proprio coloro che impongono fattualmente il lockdown e hanno la gestione completa di ciò che avviene nelle strade delle città rappresentano un ulteriore pericolo alla salute, oltre quello che il loro ruolo gli concede normalmente. Numerosi mezzi della polizia e dell’esercito sono arrivati di rinforzo e, di fronte a un quartiere a loro palesemente ostile, hanno iniziato a far pressione sui compagni che sono stati buttati a terra, trascinati e portati via.
Decine e decine di individui sono rimasti in strada e insieme a qualche solidale arrivato dopo e a centinaia di residenti alle finestre hanno inscenato una vera e propria protesta.
Con incredibile velocità sono arrivate le prime dichiarazioni dei politici cittadini che da destra e sinistra si contendono in maniera scomposta il titolo di chi avesse invocato la repressione degli anarchici più tenacemente negli anni. Sembra palese che siano spaventati da scenari che non riescono neanche a immaginare perché in Aurora la misura pare essere colma e dopo settimane di domiciliamento forzato in angusti appartamenti, una vita ridotta ormai letteralmente alla fame, verso lo Stato e i suoi rappresentanti in divisa si iniziano a vedere inequivocabili segni d’insopportazione.
Nei quartieri popolari delle città potrebbe essere solo l’inizio. Si ha infatti notizia di un gruppo di compagni che a Milano, nel tardo pomeriggio, sono andati di cortile in cortile, in zona ticinese, a raccontare degli avvenimenti di Torino col megafono e che la risposta dalle case sia stata di accorata e rumorosa solidarietà ai compagni arrestati.
Di loro ancora non si hanno notizie certe, riporteremo presto aggiornamenti. Intanto i giornali dicono che sarebbero in arresto e che quaranta persone sarebbero state denunciate per violazione delle norme della pandemia.
Quello che è avvenuto oggi, come dicavamo, sembrerebbe essere solo l’inizio e non è un caso che sia avvenuto tra le vie più povere della città.
Giordana, Marifra, Samu e Daniele liberi!
Tutti liberi, tutte libere!
[Tratto da macerie.org].
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Turin, Italy: Addresses of the arrested in Giulio Cesare street (19/04/2020)
The four comrades arrested yesterday [April 19, 2020] in Giulio Cesare street (Turin) are in “Le Vallette” prison on charges of aiding and abetting, resisting a public officer and causing injury. They are all fine and at the moment we still don’t know exactly when the hearing to validate the arrests will be scheduled. For those who would like to write or send them a telegram or a letter, here are the names and addresses.
Daniele Altoè, Giordana Laera, Maria Francesca Giordano, Samuele Cattini
C. C. “Lorusso e Cotugno”
via Maria Adelaide Aglietta 35
10151 Torino
Italy
FREEDOM FOR EVERYONE
In Giulio Cesare street is just the beginning
The now unbridled power of the police has manifested itself today in a catch that tasted like an assault. Shortly after lunch, under the occupation of 45, Giulio Cesare street, a dozen policemen stopped two men with an exaggerated exercise of force and without paying attention to the precautionary anti-infection measures. The violence of the action was such that it aroused the attention of the people in the area who, although locked in their homes, did not remain silent and many took to the streets. Among them also some comrades who began to rage against that brutality aggravated by the total and contemptuous disregard for the possible contagion. It is precisely those who effectively impose the lockdown and have the complete management of what happens in the streets of the cities that represent a further danger to health, beyond what their role normally grants them. Numerous police and army vehicles arrived as reinforcements and, in the face of a neighbourhood that was clearly hostile to them, began to put pressure on comrades who were thrown to the ground, dragged and taken away.
Dozens and dozens of individuals remained in the street and together with a few sympathizers who arrived later and hundreds of residents at the windows created a real protest.
With incredible speed came the first statements by the city citizen politicians from the right and left who, from the right and the left, compete in a disjointed manner for the title of who, over the years, have invoked the repression of anarchists most tenaciously. It seems clear that they are frightened by scenarios that they cannot even imagine because in Aurora neighbourhood the measure seems to be full and after weeks of forced domicile in narrow apartments, a life now literally reduced to starvation, towards the State and its representatives in uniform are beginning to see unequivocal signs of not forbearance.
In the popular neighbourhoods of the cities this could be just the beginning. In fact, there is news of a group of comrades who, in Milan, in the late afternoon, went from courtyard to courtyard, in the neighborhood of Ticinese, to tell about the events in Turin with a megaphone and that the response from the houses was of heartfelt and noisy solidarity with the arrested comrades.
There is still no certain news of them, we will soon report some updates. In the meantime, the newspapers say that they are under arrest and that forty people have been denounced for violation of the rules envisaged for the current coronavirus pandemic.
What happened today, as we said, seems to be only the beginning and it is no coincidence that it happened on the poorest streets of the city.
Freedom for Giordana, Marifra, Samu and Daniele!
Freedom for everyone!
[Italian text published in macerie.org].