(it-fr) Anglet, Francia: Un po’ di benzina, un po’ d’audacia (22/01/2020)

Anglet, Francia: Un po’ di benzina, un po’ d’audacia (22/01/2020)

Ineo fuori dalle nostre vite.

Nella notte dal 21 al 22 gennaio 2020, abbiamo allegramente incendiato e imbrattato di vernice la facciata degli uffici di Ineo (del gruppo Engie), a Anglet, nel Paese Basco.

Allegramente, certo, ma con determinazione e convinzione innanzitutto, perché non si tratta di un gioco.

Engie Ineo è un’impresa francese compresa nell’indice dei CAC 40 [indice che comprende le 40 più grandi imprese francesi quotate in borsa], specializzata in ingenieria elettrica, sistemi d’informazione e di comunicazione, cybersicurezza e sorveglianza video, e che interviene nel campo della smart citiy. Agisce anche nel campo della difesa militare e del nucleare.

«Creare delle soluzioni per un mondo più connesso sfruttato» [slogan pubblicitario di Engie Ineo].

Con la scusa dello sviluppo tecnologico delle grandi città, incoraggiata dalla transizone energetica ed ecologica, Engie Ineo installa chilometri di cavi e di fibra ottica, per rendere le città “intelligenti” e connesse. Con le sue menzogne supposte “senza CO2”, Engie giustifica una produzione sempre maggiore di elettricità. Al carbone, al gas, all’idroelettrico e al nucelare si aggiungono oramai i parchi di impianti eolici, le centrali ad energia solare e a biomassa, il tutto connesso in uno smart grid.

Aumentando sempre più la domanda di materie prime, essa partecipa all’espansione dell’estrazione mineraria a livello mondiale, con le conseguenze che questo implica (espropriazione, deforestazione, sfruttamento umano, inquinamento) e mantiene guerre e neocolonialismo.

Non vogliamo essere complici né beneficiari/ie di questi cosiddetti progressi e comodità, distruttrici e macchiate di sangue, e nemmeno vogliamo restare con le mani in mano.

Se Ineo illumina e connette le nostre città, mette anche in applicazione gli strumenti più autoritari di questi anni: big data, sorveglianza di massa, riconoscimento facciale, controllo degli accessi, etc.

Qualche esempio:

Nel 2015, il comune di Marsiglia fa ricorso a Engie Ineo per sviluppare un algoritmo che permetta di valutare il livello di rischio di una situazione, nel contesto del suo progetto di “big data della tranquillità pubblica”, il cui principio è quello di incrociare le informazioni in possesso del comune, quelle di altri attori come la polizia o le società fornitrici di telefonia, oppure gli ospedali, con lo scopo di anticipare eventuali disordini.

Lo stesso anno, Engie Ineo impiega in Egitto i programmi della sua filiale di allora, Ercom, che permettono di “intercettare l’integralità delle chiamate e degli SMS, di sorvegliare il traffico internet o di geolocalizzare un obiettivo”.

Il comune di Nizza collabora con Engie Ineo nel contesto del suo progetto di safe city, attraverso un  centro di controllo e di comando che permette di individuare delle persone il cui comportamento sarebbe “anormale”, degli oggetti abbandonati, delle altercazioni o degli assembramenti, ed intervenire.  

Abbiamo identificato Engie Ineo, nociva nel suo insieme, come uno degli operatori accessibli, che aiutano la sopravvivenza di questo vecchio mondo, che contribuiscono alla sorveglianza generalizzata delle popolazioni e alla schedatura di massa, rendendo in questo modo più facile la repressione da parto dello Stato in carica. Ne esistono molti altri.

Questa azione non è né la prima, né l’ultima. Essa si inserisce nella continuità d’azioni dette “dirette”, contro il capitalismo ed il suo mondo, contro i loro progetti inutili. Dal taglio di un pilone elettrico ad alta tensione, in solidarietà con l’Amassada*, dall’incendio di auto della RTE** [filiale di Electricité de France che gestisce la rete di trasporto di elettricità ad alta tensione] a Grenoble, alla resistenza contro la discarica nucleare a Bure, passando per le ZAD di qui e d’altrove, lotteremo con ogni mezzo necessario.

Ecco perché, con questa azione e con questo comunicato, sosteniamo ed incoraggiamo ogni sabotaggio, ogni blocco, occupazione e distruzione riuscito, in corso oppure futuro, che permette di mettere della sabbia negli ingranaggi della macchina, fino al suo arresto completo, visto che tutti gli aspetti sono legati.

Se il flusso elettrico è il suo sangue, il denaro il suo nutrimento, noi vogliamo creare l’emorragia e la dieta dimagrante per accelerare il suo ineluttabile declino.

Che crepi questo vecchio mondo


Note: Tra parentesi quadre sono state aggiunte alcune informazioni necessarie alla comprensione del testo. * Da qualche parte in Francia: RTE vattene – Sabotiamo il loro saccheggio a sostegno dell’AMASSADA. ** Non si sono trovate rivendicazioni d’incendi di auto della RTE a  Grenoble, ma magari si tratta dell’incendio di veicoli di Enedis, come di recente, oppure di EDF.

[Testo tradotto ricevuto via e-mail, rivendicazione pubblicata in attaque.noblogs.org].

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Anglet (Pyrénées-Atlantiques), France: Un peu d’essence, un peu d’audace (22/01/2020)

Ineo hors de nos vies.

Dans la nuit du 21 au 22 Janvier 2020, nous avons joyeusement incendié et peinturluré la façade des bureaux d’ Ineo (groupe ENGIE) à Anglet, Pays Basque.

Joyeusement certes, mais avec détermination et conviction avant tout, car ce n’est pas un jeu.

ENGIE INEO est une entreprise française du CAC 40 spécialisée en génie électrique, systèmes d’information et de communication, cybersécurité et vidéosurveillance et qui intervient dans le domaine des villes intelligentes. Elle évolue également dans le domaine de la défense militaire et du nucléaire.

« Créateur de solutions pour un monde mieux connecté exploité »

Sous couvert de développement technologique des grandes villes, encouragé par la transition énergétique et écologique, Engie Ineo déroule des kilomètres de câble et de fibre pour rendre les villes « intelligentes » et connectées. Dans son mensonge dit « décarboné », Engie justifie toujours plus de production électrique. Aux charbon, gaz, hydroélectrique et nucléaire, s’ajoutent désormais parcs éoliens, centrales solaires et biomasse, le tout connectés en smart grid.

Augmentant toujours plus la demande en matière première, elle participe à l’expansion de l’extraction minière mondiale avec les conséquences que ça implique (expropriation, déforestation, exploitation humaine, pollution), et entretenant guerres et néocolonialisme.

Nous ne souhaitons ni être complices, ni bénéficiaires de ces soi-disant progrès et conforts destructeurs et entachés de sang, ni rester les bras croisés.

Si INEO illumine et connecte nos villes, elle met aussi en œuvre les outils les plus autoritaires de ces dernières années : big data, surveillance de masse et reconnaissance faciale, contrôle d’accès, etc.

Quelques exemples :

En 2015, la ville de Marseille recourt à Engie Ineo pour développer un algorithme qui permet d’évaluer le niveau de risque d’une situation, dans le cadre de son projet de « big data de la tranquillité publique » dont le principe est de croiser les informations détenues par la mairie, celles de partenaires tels la police nationale ou les opérateurs téléphoniques, ou les hôpitaux, afin d’anticiper d’éventuels troubles publics.

La même année, Engie Ineo déploie en Égypte les programmes de sa filiale d’alors, Ercom, qui permettent « d’intercepter l’intégralité des appels et des SMS, de surveiller le trafic Internet ou de géolocaliser une cible ».

La ville de Nice collabore avec Engie Ineo dans le cadre de son projet de « safe city » à travers un centre de contrôle et de commandement permettant de repérer des personnes au comportement dit « anormal », objets abandonnés, altercations ou attroupements, et d’intervenir.

Nuisible dans son ensemble, nous avons identifié Engie Ineo comme l’un des opérateurs accessible qui profite à la survie de ce vieux monde, qui contribue à la surveillance généralisée des populations et au fichage de masse facilitant ainsi sa répression par l’État en place. Il en existe beaucoup d’autres.

Cette action n’est ni la première, ni la dernière. Elle se place dans une continuité d’actions dites « directes » contre le capitalisme et son monde, contre leurs projets inutiles. Du sciage d’un pylône électrique THT en soutien à l’Amassada*, de l’incendie des bagnoles d’RTE à Grenoble**, à la résistance contre la poubelle nucléaire à Bure, en passant par les ZADs d’ici et d’ailleurs, nous lutterons par tous les moyens nécessaires.

C’est pourquoi, par cette action et ce communiqué nous soutenons et encourageons tout sabotages, blocages, occupations et destructions réussis, en cours et à venir, permettant d’ensabler la machine jusqu’à l’arrêt complet, car tout est lié.

Si le flux électrique est son sang, l’argent sa pitance, nous entendons bien créer l’hémorragie et sa diète nécessaire pour accélérer son déclin inéluctable.

Que crève ce vieux monde


Notes d’Attaque:
* Quelque part en France : RTE dégage – sabotons leurs saccages en soutien à l’AMASSADA.
** On a pas trouvé des revendications d’incendie de bagnoles de RTE à Grenoble ; peut-être il s’agit des véhicules d’Enedis, comme dernièrement ici, ou d’EDF, .

[Depuis attaque.noblogs.org].