Tolosa/Tarn, Francia: Non ci sarà nessuna diga a Sivens (18/10/2019)
Questa settimana, le notti stellate e la luna piena hanno fatto brillare in diversi luoghi la contestazione contro la diga di Sivens.
Un avvertimento per le imprese e coloro che decidono ella pianificazione del territorio di Sivens [1]. La Camera dell’agricoltura di Tolosa (dove si riuniscono la “FNSEA” [2], produttori di sementi ed altri/e attori/rici del settore agroindustriale) e la sede dell’agenzia che gestisce le acque “Adour Garonne” (incaricata degli studi sui fabbisogni d’acqua dell’agricoltura intensiva) hanno avuto le loro facciate ridipinte, accompagnate da un messaggio chiaro: non ci sarà nessuna diga a Sivens. Nella valle di Sivens, un ripetitore è bruciato, interrompendo le comunicazioni.
Pianificatori, politici/che locali, agroindustriali, produttori di sementi, tutti gridano già alla vittoria, in pubblico: la magia del consenso sembra guidare tutta questa bella gente verso la costruzione di una nuova diga a Sivens: a soli 300 metri dalla zona umida che è stata distrutta e dal campo sul quale le forze dell’ordine hanno ucciso Rémi Fraisse cinque anni fa.
Non avete alcun rispetto né per il vivente, né per i morti!
Mentre gli/le abitanti dell’area e gli/le oppositori/trici cominciano appena a riassorbire il trauma, la ripresa dei negoziati, per servire gli interessi di qualche agricoltore intensivo suona come l’ennesima umiliazione.
Gli attori e le attrici di questo cantiere, mortifero da tutti i punti di vista, riprendono servizio, vantandosi e continuando ad ignorare le voci che vi si oppongono. Non si tratta di qualche specie minacciata che verrà distrutta, si tratta di tutto il sistema che stermina e opprime il vivente nell’interesse di una classe borghese e bianca, che attacchiamo.
TUTTO, gli oppositori alla diga di Sivens rimettono in questione ogni autorità: da quelle elette democraticamente, che impongono i loro progetti inutili, a quelle che impongono un modello agricolo industriale, da quelle che operano alla cementificazione e alla gestione delgi spazi naturali, a quelle che opprimono e sfruttano umani ed animali.
Piene le scatole di fare della pedagogia, basta agroindustria!
Dato che sembrano restare sordi/e di fronte all’opposizione che si esprime ovunque, abbiamo scelto di renderla un po’ più reale, per le imprese e i luoghi di potere che fanno i propri interessi con questo progetto e con tanti altri. Quando le masse gridano che c’è una emergenza, i piccoli gruppi agiscono. E se loro continuano ad ignorare queste grida e questi atti, bisognerà che i responsabili paghino! Questa forza d’opposizione continuerà a diffondersi, con azioni più forti di quelle che sono state fatte queste ultime notti…
Contro la diga e il suo mondo, siamo vivi/e ed organizzati/e!
Resistenza e sabotaggio! La ZAD è dovunque.
Note di attaque.noblogs.org: [1]. Sivens è un’area del dipartimento del Tarn, nel sud della Francia, dove è prevista la costruzione di una diga; l’opposizione a questo progetto ha visto momenti molto duri, come la notte del 26 ottobre 2014, quando, durante degli scontri, Rémi Fraisse è stato ucciso da una granada lanciata da un gendarme. [2]. Si tratta della “Fédération nationale des syndicats d’exploitants agricoles”, sindacato maggioritario degli imprenditori agricoli.
[Testo tradotto ricevuto via e-mail; rivedicazione pubblicata in attaque.noblogs.org].
______________________________________________________________________________
Toulouse/Tarn, France: Il n’y aura pas de barrage à Sivens (18/10/2019)
Cette semaine, les nuits étoilées et la pleine lune ont laissé briller la contestation contre le barrage de Sivens en plusieurs endroits.
Un avertissement pour les entreprises et les décideur.euses impliqué.es dans le plan d’amenagement du territoire à Sivens. La chambre d’agriculture de Toulouse (fnsea, semmenciers et autres acteur.ices de l’agroindustrie s’y réunissent) et l’agence de l’eau Adour Garonne (en charge de l’étude sur les besoins en eau pour les agriculteurs intensifs) ont vu leurs facades repeintes asssortis d’un message clair: Il n’y aura pas de barrage à Sivens. Un pylone dans la vallée de Sivens a brulé, coupant les communications.
Amenageurs, élu.es, agroindustriels, semenciers, tous crient déjà publiquement à la victoire: la magie du consensus semble diriger tout ce beau monde vers la construction d’un nouveau barrage à Sivens: à seulement 300m de la zone humide qui a été détruite et du champs sur lequel les forces de l’ordre tuèrent Rémi Fraisse il y a 5 ans.
Vous n’avez ni respect pour le vivant, ni pour les morts!
Alors que le trauma chez les habitant.es du coin et les opposant.es au projet commence tout juste à se resorber, la reprise des negociations pour servir les interets de quelques agriculteur.ices intensifs sonne comme une énième humiliation.
Les acteurs et actrices de ce chantier mortifère en tout point reprennent du service en fanfaronnant tout en continuant d’ignorer les voix qui s’y opposent. Ce n’est pas quelques espèces menacées qui l’on vient défendre, c’est tout le systeme qui extermine et opprime le vivant au profit d’une classe bourgeoise et blanche que l’on vient attaquer.
TOUT, les opposants au barrage de Sivens remmettent en question toute autorité: de celles élues démocratiquement qui imposent leur projets inutiles à celles qui imposent un modèle agricole industriel, de celles qui oeuvrent à la betonisation et la gestion des espaces naturels à
celles qui oppressent et exploitent humain.es et animaux.
Ras le bol de faire de la pédagogie, c’est la fin de l’agroindustrie!
Par ce qu’iels semblent faire la sourde oreille face à l’opposition qui s’exprime de partout nous avons choisi de la rendre un peu plus réelle pour les entreprises et les lieux de pouvoir qui font leur beurre avec ce projet comme avec tant d’autres. Quand les masses crient qu’il y a urgence, les petits groupes agissent. Et si iels persistent à ignorer ces cris et ces actes il faudra bien que les responsables payent! Cette force d’opposition continuera de se repandre en actes plus forts que ceux qui ont eu lieu ces dernières nuits…
Contre le barrage et son monde, soyons vivant.es et organisé.es!
Resistance et Sabotage. La Zad est touPar!
[Depuis attaque.noblogs.org].