Italia: Prossime iniziative in solidarietà con Vincenzo
Riportiamo alcune iniziative in solidarietà con Vincenzo che si terranno nelle prossime settimane. Vincenzo è un anarchico arrestato l’8 agosto 2019 in Francia perché latitante e ricercato dal 2012 a seguito della condanna in cassazione a circa 12 anni di carcere per i giorni di rivolta contro il G8, a Genova, nel luglio del 2001.
Milano: Presidio in solidarietà a Vincenzo, 14 settembre alle ore 15.00 presso la stazione centrale
[Tratto da roundrobin.info].
Brescia: Presidio in solidarietà a Vincenzo, 14 settembre alle ore 18.00 presso largo Formentone
Solidarietà e complicità con chi si sottrae alla mano repressiva dello Stato.
Vince libero, liber* tutt*
In occasione della giornata internazionale di mobilitazione per Vincenzo.
Sabato 14 settembre presidio a largo Formentone (Brescia) alle ore 18:00.
Anarchiche e anarchici
[Tratto da roundrobin.info].
Milano: Corteo per Vincenzo, 25 settembre alle ore 19.00 presso la Darsena
LIBERTA’ PER VINCENZO!
NE’ PRIGIONE NE’ ESTRADIZIONE
Vincenzo è stato arrestato l’8 agosto 2019 a Rochefort en Terre dove viveva da anni dopo essersi sottratto ad una condanna spropositata, più di dodici anni di carcere, per aver partecipato al controvertice del g8 a Genova nel 2001. Attualmente è rinchiuso presso il carcere di Vezin le Coquet, vicino a Rennes.
In seguito al suo arresto, in Francia sono nati quasi 30 comitati di sostegno che si pongono l’obiettivo della sua liberazione. Sono state già organizzate diverse mobilitazioni in occasione delle udienze del 14 e del 23 agosto presso la corte d’appello di Rennes. Grazie anche al sostegno e alla solidarietà è stato ottenuto un supplemento d’inchiesta al fine di ottenere dall’Italia tutti i documenti ufficiali del processo di Genova e del relativo mandato di cattura internazionale in quanto al momento ciò che è stato fornito dallo stato italiano risulta lacunoso ed impreciso. Ciò ha permesso di dilatare i tempi della procedura di estradizione che diversamente sarebbe già in corso. La giustizia italiana ha tempo fino al 10 ottobre per fornire quanto richiesto.
Il tempo guadagnato apre un varco che va sfruttato fino in fondo. Per questo come parenti, amici e compagni di Vincenzo ci siamo recati a Rochefort en Terre, dove abbiamo conosciuto le tante persone che lì sostengono Vincenzo con forza e determinazione e a maggior ragione qui in Italia raccogliamo la proposta francese di mobilitazione internazionale per il 14 e il 25 settembre, vigilia dell’udienza che darà risposta alla richiesta di libertà provvisoria per Vincenzo.
Invitiamo tutte e tutti a mobilitarsi il 14 e il 25 settembre, nelle proprie città, per la libertà di Vincenzo e in solidarietà a tutti i ribelli di Genova, con ogni mezzo che la fantasia mette a disposizione.
Amici, familiari e compagn* di Vincenzo
[Tratto da roundrobin.info].
Milano: Serata benefit per Vincenzo, 27 settembre
Fiamme di libertà
Pubblicamente, Genova 2001 viene raccontata come il giorno della morte di Carlo, il giorno della Diaz e di Bolzaneto, come l’inizio dell’applicazione sistematica del reato di devastazione e saccheggio per gli scontri di piazza.
È vero che è stato anche questo, ma vogliamo ricordare che quelli sono stati i giorni in cui tantissimi compagni e compagne hanno scelto di accendere fiamme di libertà. Senza scadere nella retorica di “un giorno che non tornerà più”, vorremmo parlare di Genova 2001 per quello che hanno fatto i compagni, per non parlare sempre e solo di repressione ma anche di attacco.
Giorni di attacco, di lotta, in cui incendiare bancomat, lottare contro i blindati della polizia nelle strade e dirigersi con le più bellicose intenzioni verso il carcere di Marassi ha dimostrato come fosse chiaro a tutti chi e dove sono i nemici che quotidianamente opprimono le nostre vite.
Quelle pratiche non sono nate a Genova e non si sono esaurite in quei vicoli, ma si sono riproposte in tanti altri momenti e luoghi, tra cui l’11 marzo 2006 a Milano, con dimensioni e conseguenze diverse. Un’opposizione senza mediazioni, di aperto conflitto, si è espressa contro le politiche e le istituzioni della democrazia e spesso ha dovuto affrontare la repressione poliziesca, la vendetta dei tribunali e la scandalizzata voce della sinistra. A questo negli anni si sono aggiunti al racconto i piagnistei dei “pompieri di movimento” sempre pronti a ricordare dell’”inaudita violenza” delle forze dell’ordine e a indicare come “provocatore” e “infiltrato” chi, sottraendosi al gioco complice delle manifestazioni pacifiche, dei carri con i palloncini e delle petizioni contro le leggi ingiuste, ha deciso di passare all’attacco.
I momenti di piazza, per loro natura, hanno certamente il limite di essere circoscritti nel tempo, ma è per noi fondamentale ribadirne l’importanza: ricordare solo la repressione che ne segue, senza avere chiaro da cosa e perché è scaturita, porta a pensare che possiamo solo perdere e che il ripetersi di giorni di lotta e di ribellione individuale non sia più possibile.
Vincenzo, condannato per aver partecipato ai fatti di Genova 2001 ed al corteo dell’11 marzo 2006, ha scelto di accendere un’altra fiamma, scegliendo otto anni fa di sottrarsi alla carcerazione e di non consegnarsi allo Stato. In un periodo in cui lo Stato cerca di convincerci che sia impossibile sfuggire al suo controllo, vogliamo ribadire il valore di una scelta – pesante e difficile – come quella della latitanza, una scelta condivisa da altri compagni e compagne negli anni. Una scelta importante, che rode allo Stato perché insegna che non è onnipotente e la galera, a volte, non è una fine obbligatoria.
Solidarietà a Vincenzo e a tutti e tutte i compagni e le compagne che scelgono di attaccare questo mondo.
Vorremmo parlare di tutte queste cose in una serata benefit per Vincenzo:
Venerdì 27 settembre dalle ore 19.00 chiacchierata e a seguire aperitivo e dj set.
All’Ⓐccerchiata, piazza Alfieri 1, Milano.
[Tratto da roundrobin.info].